Ospedale unico dell’asl 5, il sindaco di Chieri, Martano: ‘Scenario cambiato, ma l’importante è che l’ospedale nuovo si faccia’
“Speriamo che prevalga il buon senso”. Il commento è di Claudio Martano, sindaco di Chieri, dopo l’assemblea dei sindaci che martedì ha lanciato la volata per le candidature a sito dove far sorgere il nuovo ospedale unico dell’asl 5. Una assemblea dove è successo di tutto. E dove non solo non è stata detta la parola fine su dove sorgerà l’ospedale, ma addirittura si sono ridefinite certezze che sembravano definitive. “Sembrava – racconta Martano – che nelle precedenti riunioni fosse chiaro che i siti idonei si dovessero trovare nell’area individuata dai tecnici della Regione e non al di fuori di essa. Giustamente qualche sindaco, su tutti Nicco di Villastellone, ha chiesto un incontro con i tecnici per capire il perché un posto andasse bene e un altro no. Perché, insomma la proposta di Villastellone fosse stata bocciata. La risposta dell’architetto Robino, il dirigente regionale che ha curato la mappa dei siti, è stata diversa da quel che mi sarei aspettato: a Nicco è stato risposto che nulla gli vieta di presentare la candidatura di Villastellone, perché pur essendo vero che sono stati definiti dei criteri e dei vincoli, questo non significa che ci possano essere valutazioni diverse, non strettamente legate ai confini individuati, magari leggermente divergenti. Nulla osta, è stato risposto a Nicco dopo che anche il sindaco di Carmagnola, Ivana Gaveglio, ha posto la stessa domanda, che Villastellone candidi il suo sito, le valutazioni si faranno dopo. Non mi è piaciuto questo modo di procedere: bisognava essere più chiari da subito. Nicco, a questo punto, aveva ragione a fare la voce grossa…”
In realtà, le valutazioni che hanno escluso in un primo tempo Villastellone potrebbero tornare in una seconda fase. “E’ stato detto: prima le candidature, poi le scelte. Ma così si rischia di far sì che tutti i comuni siano sul piede di guerra. Tra l’altro, mentre si recupera Villastellone, si concretizza una seconda candidatura a Cambiano, presentata da un comitato di privati nell’ex sito industriale Besenzoni e Ferraresi. Una candidatura interessante, che però presuppone che davvero le Ferrovie dello Stato siano disposte a investire un sacco di soldi sulla linea Chieri-Trofarello, che passerebbe addirittura all’interno del futuro ospedale con tanto di fermata.”
Ma la poca chiarezza non finisce qui. Dando per scontato che arriveranno quattro candidature per altrettanti siti ( due a Cambiano, uno a Trofarello/Moncalieri, uno a Villastellone), chi deciderà quale scegliere? “Potrebbe essere la Regione – prosegue Martano – oppure l’assemblea dei sindaci votando per quote.”
Che vuol dire, in parole povere: da una parte Moncalieri, Nichelino e Trofarello (cioè la maggioranza relativa) e dall’altra il resto dei comuni dell’asl, magari in ordine sparso.
“Sono anch’io dell’idea del sindaco di Santena, Baldi – conclude Martano – e cioè che deve prevalere il buon senso, che l’importante è he l’ospedale nuovo si faccia, e si faccia presto e bene. Senza che i territori perdano gli indispensabili presidi sanitari esistenti.”
Gianni Giacone