CENTOTORRI/SFOGLIA LA RIVISTA – CHIERI COM’ERA Quella merceria in Via Vittorio nata cento anni fa…

 

La aprì Giuseppina Martini. Poi, nel 1963, per 30 anni, toccò ad Alda Aiassa

di Valerio Maggio

alda aiassa

Cento anni fa nasceva la Radio. A Chieri, invece, per opera di Giuseppina Martini nasceva il negozio di merceria al civico 42 di via Vittorio Emanuele. Dieci anni dopo a Giuseppina gli subentrerà la figlia Caterina che, dalla fine degli anni ’40, si avvarrà, a sua volta, della collaborazione della figlia Alda (all’anagrafe Aiassa). Nel 1963 quest’ultima diventerà titolare dell’esercizio commerciale che verrà ceduto soltanto trent’anni dopo. Sotto la nuova gestione il punto vendita si traferirà di poco al civico 40 della stessa via dove ancora lo troviamo in attività. Alda nel suo bugigattolo di pochi metri quadrati con una minuscola vetrina che guardava su vicolo Tepice aveva «tutto quello che poteva servire per il cucito». In un’intervista del 1994, pochi mesi dopo il suo ritiro dal lavoro, racconta come essendo lei una grande tradizionalista abbia volutamente conservato intatto per tutto quegl’anni l’arredamento del locale mantenendo in funzione anche gli scaffali di fine Ottocento: “Non volevo modificare ciò che la mia famiglia era riuscita ad ottenere a costo di sacrifici e di molti anni di lavoro. Io le mie soddisfazioni le avevo ugualmente ogni volta che riuscivo ad accontentare al meglio la mia clientela”. Una clientela, tutta al femminile, molto spesso esigente e pignola “capace di cercare cucirini di filo bianco, ma non bianco – bianco”. Non le mancava infatti un certo humor stile anglosassone che sapeva usare nei momenti in cui la pazienza stava per abbandonarla. Come quando alcune clienti “passavano da me solo per fare quattro chiacchiere”. Il negozio ‘delle Martini’ (così è sempre stato conosciuto) passa alla storia anche per essersi riservato un piccolo spazio da dedicare agli accessori in pelle ed in pelliccia che la moda proponeva a quel tempo, anno dopo anno. Sono stati innumerevoli i colletti di castoro, volpe, poche volte di visone, profumanti (si fa per dire) di naftalina – lavorati per le clienti delle sarte che gravitavano in zona; una fra tutte Maria Bosco con laboratorio in vicolo Visca. – ma sono stati tantissimi anche i guanti e i manicotti venduti per essere sfoggiati nel giorno dei Santi. Perché allora novembre era davvero capace di proporre un freddo di tutto rispetto che la tradizione locale indicava col detto: «Sant, manìsa e guant». Verrà premiata più volte con diplomi e onorificenze sia dall’Ascom di Chieri che dalla Camera di Commercio di Torino per la sua lunga attività lavorativa all’interno di un esercizio rimasto immutato per settant’anni. Ma non solo. Un numero consistente di cassetti, cassettini, scatole, che qualificavano l’interno della merceria di Alda diventeranno, infatti, parte integrante dell’arredamento messo su dai nuovi titolari “disposti – diceva – a continuare la mia attività vendendo anche gli stessi articoli che prima trattavo io. Così le mie clienti non soffriranno tanto il cambiamento”. Morirà a Torino nel 2017.