CALCIO. Il Chieri: “Andiamo avanti, nonostante nessuno ci abbia aiutato”. La società ribatte alle critiche
“Il presidente Claudio Bello è la persona che ha permesso al Chieri di sopravvivere nella difficile estate 2023. Tanti debiti e supporto nullo dal tessuto imprenditoriale del territorio”
In un comunicato stampa diffuso oggi, domenica, l’attuale dirigenza del Calcio Chieri 1955 fa il punto della situazione e risponde alle voci circolate nelle ultime ore.
“Il Chieri tiene a precisare, in merito alle notizie circolate nelle ultime ore, la posizione della società ed in particolare del suo presidente Claudio Bello. Di fatto, la persona che ha permesso al Chieri di sopravvivere nella difficile estate 2023. L’attuale numero 1 della società ha rilevato un club in enormi difficoltà economiche dopo la gestione di Stefano Sorrentino, contribuendo in modo importante con le proprie risorse economiche e con il sostegno di Marco Palmiere per risollevare la società. Un impegno che ha permesso di centrare non solo la salvezza in Serie D con la prima squadra, ma raggiungendo sul campo diversi ottimi risultati con un settore giovanile che è stato rimesso in sesto a tempo di record dopo il passaggio del Chieri da Sorrentino aumentando gradualmente il numero dei tesserati nel corso degli ultimi 12 mesi.
Tutto questo affrontando lo scetticismo della piazza, del tutto ingiustificato di fronte ad una dirigenza che ha evitato di fatto il fallimento del Chieri, e un supporto praticamente nullo da parte del tessuto imprenditoriale del territorio. Inoltre con il passare dei mesi, l’attuale dirigenza ha amaramente constatato che la situazione debitoria ereditata era ben maggiore di quanto dichiarato dall’ex presidente Sorrentino al momento del passaggio di consegne.
Condizioni di lavoro decisamente complicate, che per fronteggiare la situazione debitoria ereditata dalla precedente gestione hanno anche costretto la società a limitare le spese relative alla prima squadra a circa 200 mila euro: una cifra che ovviamente in Serie D permette di competere solo ed esclusivamente per mantenere la categoria.
Discorso a parte quello che riguarda invece la Luese Cristo, società che ha un suo percorso e un suo budget slegato da quello chierese: l’unico legame con il Chieri è rappresentato dalla presenza di Marco Palmiere. Il patron della Luese Cristo infatti contribuisce ancora a sostenere il Chieri come sponsor, ma naturalmente ha come impegno principale la Luese.
Nonostante tutto ciò, l’impegno del presidente Bello e dell’attuale gruppo dirigenziale è non solo quello di andare avanti lottando con tutte le proprie forze per mantenere la categoria ma anche quello di tenere in ordine i conti del club evitando un ulteriore indebitamento. Inoltre, in questa stagione gli azzurri sono tornati al “De Paoli”, abbandonando la soluzione Gassino. Insomma, altro che affondare il Chieri: si farà invece di tutto per risollevarlo, sperando di aver meritato con i fatti un atteggiamento diverso da parte della città e di chi ama il calcio a Chieri.”