CENTOTORRI/SFOGLIA LA RIVISTA. Natale del Signore Gesù: annuncio di gioia e pace

 

Non bastano gli auguri, si deve ricostruire la pace nella vita, nei cuori e nel mondo.

di P. Pio Giuseppe Marcato op

 

Per quanto possiamo essere indifferenti su tanti temi, problemi e tragedie che stanno attraversando il momento presente, la parola “Natale” – ‘nascita, presenza di una nuova vita, di un bambino’ e soprattutto il Natale di Gesù, ancora ci stupisce e ci colma di serenità e di speranza. Illusione, nostalgia di un ricordo di quando eravamo piccoli? Il Natale risveglia in tutti e in ciascuno di noi, tutta una serie di emozioni e di ricordi che permettono, anche solo per un istante, ma un momento davvero magico, di sognare e di interpretare in un modo totalmente diverso il quotidiano che stiamo vivendo e soffrendo. Il Natale col presepe, i pastori, i Magi, le musiche… solo un ricordo? Il Natale è il segno della vita, del ricupero di valori e di sogni da sempre cullati e trattenuti nel profondo di noi stessi che non vorremmo, e non lo possiamo davvero, cancellare o affidare ad altri. È un tesoro presente e nascosto. Anche quest’anno la festa del Natale segna una nuova tappa nella storia dell’umanità e della società ormai abituata tristemente alla guerra (alle guerre!), al rumore delle bombe, missili e droni, alla continua notizia di morti, alla violenza, nelle diverse forme di violenze familiari e sociali, alla mancanza di speranza e di prospettive positive per il nostro futuro. Eppure non possiamo fare a meno di augurarci un sereno e felice Natale. Con o senza regali, l’augurio più semplice e spontaneo è quello di vedere affiorare un sorriso sulle labbra e accorgersi di vedere degli occhi dilatati e luminosi capaci di affermare il dono meraviglioso della vita. I gravi, gravissimi avvenimenti di violenza di questi mesi, quelli del proseguimento delle guerre fratricide e delle spietate distruzioni di ambienti vitali di intere popolazioni, delle violenze familiari, femminicidi e faide di stampo mafioso, ci costringono a ripensare seriamente sul significato e l’incidenza di fare festa e di celebrare un anniversario che ha sempre costituito un momento di gioia e di speranza.Il Natale di quest’anno ha per tutti un significato ancora più importante: con questa festa si apre ufficialmente l’Anno Giubilare della speranza, della pace e della riconciliazione.Ma vogliamo celebrare un Natale di gioia, pace, verità, giustizia. È proprio la presenza di QUEL Bambino nato povero, lontano dal frastuono caotico della città, nel segreto e nell’intimità di una povera famiglia da cui sprigiona quella forza che vince ogni resistenza e inaugura il tempo della gioia e della vita.Se anche non possiamo illuderci di veder cambiate in breve tempo le situazioni drammatiche in cui vivono tanti popoli, famiglie, bambini, sentiamo comunque il bisogno di preparare e fermarci alcuni istanti davanti a quella piccola costruzione fatta in fretta in casa che ci ricorda l’avvenimento che ha cambiato di fatto il corso della storia: un grande albero addobbato con palline colorate e catene di luci e accanto piccolo-piccolo quel presepe ereditato dai nonni, con quelle statuine a volte azzoppate che ricordano quei momenti di stupore e attesa, … eppure è proprio lì che si fissa lo sguardo carico di tenerezza, gioia e speranza. Lo sappiamo bene, il Natale è molto più di una ricorrenza festiva o un momento di evasione dalla quotidianità, è riprendere coraggio di affrontare con forza i veri problemi che attanagliano l’umanità e che richiedono risposte cere per costruire un mondo autentico nella giustizia, nella verità, nella pace e nell’amore. Saremo ancora capaci di fermarci un attimo, per vivere in pienezza questo Natale del Signore e ricordare quanto diceva un autore medievale che sollecitava due giovani a scegliere veri ideali di vita umana e cristiana: “Se desiderate essere liberati da questa grande tempesta che oscura il vostro cuore e v’impedisce di vivere l’incontro col Signore della misericordia, correte ‘fuori’ e troverete la stalla della penitenza e lo presepe della purità, l’asino della simplicità col bue della discrezione, Maria illuminante e Joseph proficiente e il Cristo il quale ti salverà.A tutti voi l’augurio di un sereno e felice Natale del Signore Gesù