Una poesia per Natale 2014

NATALE 2024

di Adelino Mattarello

 

Questi pochi versi

dovrebbero essere un saluto,

magari allegro e spensierato,

ad amici aimè allibiti,

che ornati di capelli incanutiti,

osservano un mondo disperato,

pieno di rancore, di lotte, non amato.

Per fame di potere o di religione,

nessuno se ne fa una ragione

di attaccare, uccidere e depredare

gente inerme e senza colpe

da farsi perdonare.

Appelli di pace, di ritorno alla normalità,

cadono come birilli senza pietà

e noi, osserviamo impotenti,

come fossimo sordi o non vedenti.

Ognuno fa il proprio interesse,

come se due o tre vite si vivesse.

Ci sarà per tutti, comunque, una fine,

anche se saranno altri

a rimanere sulle spine.

Su, smettiamo di farci del male,

tra pochi giorni,

ricordiamoci che è Natale.