Asti. Ultima serata del festival Rosebud. Ornella Vanoni promette: “Tornerò a cantare ad Asti”.
Divertente, ironica e istrionica, spietata nei giudizi verso se stessa e verso gli altri, sincera. E’ Ornella Vanoni che domenica sera, 4 settembre, ha chiuso Rosebud, il festival di parole e musica voluto da Massimo Cotto. Salita sul palco del Teatro Alfieri con un cavaliere speciale, il suo barboncino fulvo, ha chiacchierato piacevolmente con Cotto rispondendo alle sue domande senza mai tirarsi indietro. Ha parlato dei suoi amori per Giorgio Strehler e Gino Paoli, del suo essere “l’altra donna” senza pudori, della fine delle sue storie tormentate. Ha ripercorso gli incontri artistici in una Milano che non esiste più evocando Gaber, Jannacci, Fo. Ha ricordato le canzoni che l’hanno resa grande dalla “mala” inventata da Strehler a “l’appuntamento” che l’ha resa popolare. Non si nasconde il passare del tempo. Una sola amarezza: non poter continuare una carriera nella musica perché nel nostro Paese “ad una certa età si scompare! Impensabile pensare di fare un disco”, dice.
E’ ancora il gianburrasca dell’adolescenza, quando la mandarono in Svizzera perché refrattaria alla scuola. Oggi refrattaria sembra esserlo alle convenienze e al bon ton. Qualche parolaccia per puntualizzare e rafforzare i concetti non la imbarazza. “L’unica cosa che ho preteso nella mia carriera – ricorda – è il rispetto. L’essere donna ti mette sempre un po’ in secondo piano. Io non ho mai tollerato di restarci”.
E basta sentirla cantare per capire che non avrebbe mai potuto essere un personaggio di secondo piano. Esegue “Accendi una luna nel cielo” a cappella con quella modulazione sinuosa della voce che l’ha sempre contraddistinta e subito “accende” la platea. Accompagnata dai musicisti Andrea Negruzzo e Manuel Daniele canta “Domani è un altro giorno”, “My Funny Valentine”, “La voglia e la pazzia”, “Tu si ‘na cosa grande” e scatena le richieste del pubblico che chiede i “classici”.
Sul palco sale anche Alba Parietti, giunta espressamente da Milano per salutarla. Amiche nella vita, Alba ricorda l’occasione nella quale l’amicizia si è rafforzata: un incidente in cui la showgirl torinese rimase coinvolta ed una lettera che la Vanoni le fece avere per dimostrarle la sua vicinanza. Una rarità nel mondo dello spettacolo, dice la Parietti.
Avvolta nel calore del pubblico la Vanoni promette: “Tornerò ad Asti per cantare!”. Si congeda, seguita dal fido cagnolino, lasciando dietro di sé la scia del suo talento. E’ una primadonna, anzi un’artista. “Non posso smettere di esserlo – ha detto – nessun artista può”.
Carmela Pagnotta