Il Centro per Cambiano: “Vergnano sostenga anche l’area ex Besenzoni Ferraresi per l’Ospedale Unico”
I Comuni interessati hanno tempo fino al 15 settembre per presentare alla Regione le candidature per l’ubicazione del futuro Ospedale Unico ASL5.
L’amministrazione comunale di Cambiano ha già presentato ufficialmente sul tavolo degli esperti il progetto relativo all’area ex-demaniale, ma non è la sola area che potrebbe ospitare la nuova struttura. Esiste infatti un altro progetto, anche questo già presentato ufficialmente in Regione, da parte di un gruppo di cittadini che si sono riuniti in un comitato spontaneo.
Due aree, quindi, sul territorio cambianese, ma solo una presentata ufficialmente dall’Amministrazione Comunale.
Ora il gruppo consiliare Il Centro per Cambiano riprende con forza l’argomento, proponendo all’attenzione del consiglio comunale una mozione urgente. A spiegarci i dettagli è Alberto Benna, consigliere di minoranza, a nome de Il Centro per Cambiano.
Benna, sappiamo che un comitato spontaneo di cittadini ha proposto un progetto di Ospedale Unico in zona ex Besenzoni Ferraresi, quali sono le caratteristiche che potrebbero rendere ‘appetibile’ questa area?
Si tratta di un’area che presenta caratteristiche fortemente aderenti a quanto richiesto dall’accordo sottoscritto tra i sindaci della ASL TO5. E’ già urbanizzata, quindi non ci sarebbe consumo di suolo agricolo, e dotata di collegamenti. In particolar modo ha una predisposizione ad essere ottimamente collegata su rotaia”.
Ma il Comune di Cambiano ha presentato ufficialmente la candidatura di un’area diversa, quella del demanio. Perché la ex Besenzoni Ferraresi dovrebbe essere preferibile?
Certamente l’area demaniale non ha una superficie sufficiente di per se stessa a consentire l’insediamento, quindi comporta il consumo di aree agricole, e questo va contro quello che è espressamente previsto nei patti stipulati dai sindaci. In ogni caso qui non si tratta di discutere di quale area cambianese preferire. Noi chiediamo che entrambe le aree siano sostenute dall’amministrazione comunale, in modo da dare la maggiore possibilità al nostro comune di risultare la sede dell’Ospedale Unico”.
Del che la mozione urgente presentata. Esattamente cosa richiedete?
Alla luce della scadenza del 15 settembre chiediamo che urgentemente si discuta delle aree da proporre in Regione. Ormai l’area demaniale è stata ufficializzata, ma questa decisione così importante per tutti noi cambianesi è stata presa “a porte chiuse” in Giunta. Non se ne è mai discusso in consiglio comunale, e quindi le minoranze sono state escluse. Di più, nemmeno i cittadini sono stati coinvolti o informati. Altri comuni hanno indetto assemblee aperte per parlare dell’Ospedale Unico, a Cambiano questo non è successo. Certo, c’è stato un incontro pubblico per presentare il progetto sull’area ex Besenzoni Ferraresi, ma è stata un’iniziativa privata del comitato. Noi richiediamo che sia iniziativa dell’amministrazione informare e coinvolgere la cittadinanza, magari con un consiglio comunale aperto”.
Perché l’area ex BF non è stata presa in considerazione dall’amministrazione comunale?
E’ esattamente quello che vorremmo sapere. Ma soprattutto vogliamo che Cambiano possa sfruttare tutte le possibilità a disposizione di diventare sede dell’Ospedale Unico. Per questo motivo è necessario che l’amministrazione sostenga tutte i siti possibili ubicati sul nostro territorio, cercando anche di far convergere il gradimento dei comuni limitrofi su un sito cambianese. Teniamo presente che recentemente il consiglio comunale di Chieri si è pronunciato indicando Cambiano quale sede preferenziale, dando espressamente il proprio appoggio al nostro territorio. Non possiamo ignorare una presa di posizione così netta e favorevole, e sopratutto non possiamo estromettere i cittadini da una decisione così importante”.
A quando la discussione della mozione?
La mozione de Il Centro per Cambiano è datata 30 agosto 2016. Ad oggi il consiglio comunale non è ancora stato convocato, nonostante la mozione sia di tipo urgente. I tempi stringono, occorre fare in fretta”.
Sandra Pennacini