Chieri. Sandri presidente Orfanelle: “Preoccupati per la fusione, ma un unico ente è meglio per gli anziani”
In una nota diffusa ieri, il presidente delle Orfanelle di Chieri, Giacomo Sandri, spiega le motivazioni che hanno portato il suo ente ad accogliere la propostab del Comune per una fusione con il Giovanni XXIII.
“Alcuni mesi orsono l’Amministrazione Comunale ci ha contattato segnalandoci l’aggravarsi della situazione patrimoniale della Casa di Riposo Giovanni XXIII e proponendoci di valutare la possibilità di fusione tra i due Enti, aventi la stessa natura giuridica.
Vi è stata una prima fase di incertezza, determinata dal particolare momento che vedeva l’Ente ancora impegnato nel completamento ed allestimento, necessario all’apertura della nuova ala di via Tana 7, dopo lungo e complesso iter dell’appalto dei lavori.
Il concomitante avvio di una procedura amministrativa, oltremodo gravosa per giungere alla fusione, è stato motivo di preoccupazione.
Ottenuto il fattivo supporto del Comune, in particolare del Sindaco e dell’Assessore Quattrocolo, e la collaborazione degli Uffici Regionali, il Consiglio, dopo approfondita riflessione sulle implicazioni e prospettive, ha accolto la proposta e avviato il procedimento .
La motivazione principale che ha determinato la convinta adesione alla richiesta di fusione è stata volontà del Consiglio delle Orfanelle di non disperdere il patrimonio storico della più antica istituzione di pubblica assistenza e beneficenza di Chieri.
Guardando al futuro, un unico Ente consentirà una miglior progettualità ed un incremento dei servizi socio assistenziali a favore degli anziani e delle persone per l’intero territorio chierese.
Il 23 dicembre scorso i Consigli di Amministrazione delle due Case di Riposo, Giovanni XXIII e Orfanelle, all’unanimità hanno deliberato il progetto di fusione, che per divenire esecutivo, dovrà essere oggetto di approvazione da parte dalla Giunta Regionale, presumibilmente nella prossima primavera”.