Asti. Con la sfilata il Festival Sagre entra nel vivo.
Si è svolta questa mattina, sotto un bel sole più agostano che settembrino, la sfilata del Festival delle Sagre con le Pro Loco che hanno proposto i “quadri” ispirati alla vita contadina o ad episodi della storia paesana, più o meno leggendari. Tirando fuori dai bauli delle nonne vecchie camicie ricamate, gilet e pantaloni di fustagno dei nonni, antichi mantelli a ruota e cercando nei fienili i vecchi attrezzi degli avi, gli oltre 3.400 figuranti hanno allestito i loro carri (più di 100) trainati dai trattori o addirittura da pariglie di buoi, facendo rivivere la vita rurale di un tempo o i primi passi verso la modernità, con le prime corriere che sferragliavano su e giù per le colline del Monferrato dirette in città. Azzano ha puntato sulla “parabola” dei migranti piemontesi diretti in America con il tema “Ellis Island”, ricostruendo il piroscafo “Virginia”. Cortazzone ha proposto addirittura un funerale in stile ‘800. In generale tutti si sono ispirati al tema delle stagioni.
La sfilata si è conclusa in piazza Alfieri dove centinaia di astigiani e di turisti hanno assistito al giro d’onore nei suoi viali. Alle 11,30 si è riaperto il ristorante delle Pro Loco in piazza Campo del Palio e la grande festa è ricominciata. Andrà avanti fino all’esaurimento delle scorte, presumibilmente intorno al tardo pomeriggio di questa domenica calda ed assolata. La fanfara dei Bersaglieri è intervenuta per salutare la città.
Anche il Festival delle Sagre partecipa alle iniziative di solidarietà per i terremotati: l’Unpli (Unione delle Pro Loco italiane) raccoglierà le offerte dei commensali dei loro stand o i resti non ritirati e li girerà alle Pro Loco dei paesi colpiti dal sisma.
(Foto di Paola Corrado)
Carmela Pagnotta