Vaccinazioni obbligatorie e raccomandate
Oggi in Italia le malattie per le quali è prevista la vaccinazione obbligatoria nell’infanzia e nell’adolescenza sono dieci: la difterite, il tetano, la pertosse, l’epatite B, le infezioni da emofilo (Haemophilus influenzae di tipo b),la poliomielite, il morbillo, la parotite, la rosolia e la varicella. L’obbligatorietà per l’anti-morbillo, l’anti-rosolia, l’anti-parotite e l’anti-varicella è però soggetta a una revisione ogni tre anni in base ai dati epidemiologici e delle coperture vaccinali raggiunte.
Esistono inoltre altre malattie dalle quali è possibile proteggersi e rispetto alle quali la vaccinazione è fortemente consigliata. Nei bambini, queste sono: la meningite, le infezioni da rotavirus, le infezioni da pneumococco, nonchè le infezioni da papilloma virus nel corso del dodicesimo anno di vita. Altre vaccinazioni raccomandate, ma in questo caso nell’anziano, sono quelle contro l’Herpes zoster e lo pneumococco.
Quando somministrare i vaccini obbligatori
La somministrazione dei vaccini obbligatori è gratuita e inizia nel primo anno di vita. Molte vaccinazioni possono essere fatte insieme sia attraverso vaccini combinati, ovvero preparati insieme nella stessa fiala, sia attraverso la somministrazione contemporanea con due o più preparati diversi. Tra i vaccini combinati rientrano, per esempio, il vaccino esavalente contro tetano, difterite, pertosse, emofilo, epatite B e poliomielite e il vaccino MPRV o tetravalente contro morbillo, parotite, rosolia e varicella. La somministrazione di più vaccini nello stesso momento non aumenta il rischio di effetti collaterali; al contrario sembra favorire una maggiore attivazione del sistema immunitario con ricadute positive, senza contare che, riducendo il numero di iniezioni, diminuisce anche il disagio per il bambino.
La vaccinazione esavalente prevede una prima dose al 3° mese di vita, seguita da una seconda e una terza dose al 5° e all’11° mese di vita. È poi previsto, all’epoca dell’entrata nella scuola elementare (5-6 anni), un richiamo per difterite, tetano, pertosse e poliomielite, che può essere effettuato con vaccini combinati. Un altro richiamo di queste vaccinazioni è richiesto tra i 12 e i 18 anni. Infine è raccomandata la vaccinazione per difterite, tetano e pertosse ogni dieci anni.
Gli altri quattro vaccini obbligatori (contro morbillo, parotite, rosolia e varicella) vengono in genere somministrati attraverso il vaccino tetravalente MPRV, costituito da virus vivi ma attenuati, quindi non in grado di causare la malattia. Questa vaccinazione viene somministrata tra il 13° e il 15° mese, con un richiamo obbligatorio intorno ai 5-6 anni di età. Il richiamo alla soglia della scuola elementare può essere effettuato in contemporanea alla dose di richiamo per difterite, tetano, pertosse e poliomielite.
Il calendario delle vaccinazioni raccomandate
Accanto alle vaccinazioni obbligatorie, il calendario vaccinale individua i momenti migliori per somministrare i vaccini che vengono raccomandati nel corso della vita. Tra questi rientrano l’anti-pneumococco, l’anti-meningococco B, l’anti-rotavirus nonché la vaccinazione antinfluenzale.
La vaccinazione per lo pneumococco è consigliata nei bambini per proteggerli da meningiti, polmoniti e infezioni del sangue. La vaccinazione viene in genere somministrata insieme all’esavalente al 3°, 5° e 11° mese di vita, ma in una sede del corpo diversa (per esempio la coscia).
Il rotavirus è la causa più comune di gastroenterite virale fra i neonati e i bambini al di sotto dei 5 anni. In particolare, nei bambini molto piccoli (tra i 6 ei 24 mesi) il virus può causare una diarrea grave con conseguente disidratazione. La somministrazione del vaccino contro il rotavirus avviene per bocca ed è raccomandata a partire dalla 6a settimana di vita, in 2 o 3 dosi a seconda del vaccino utilizzato. Essa può essere somministrata in contemporanea ad altre vaccinazioni, diversamente dal vaccino contro il meningococco di gruppo B, un batterio che può causare meningite e sepsi. La somministrazione della vaccinazione anti-meningococco B viene raccomandata nel corso del primo anno di vita, ma in date sfasate rispetto a quelle dell’esavalente. Sono previste quattro dosi: la prima al 3° mese, la seconda entro il 5° mese, la terza al 6° mese e la quarta dose dopo 6 mesi dall’ultima e quindi intorno al 13° mese di vita.
Accanto alla vaccinazione contro il meningococco B si raccomanda anche quella contro altri ceppi del batterio della meningite, in particolare il vaccino anti-meningococcico quadrivalente ACWY, che può essere somministrato dopo il compimento del primo anno, seguito da una dose di richiamo in adolescenza, tra il 12° e 18° anno di età.
Nel corso del dodicesimo anno (dall’11° al 12° compleanno) è consigliata, sia nei ragazzi che nelle ragazze, la vaccinazione contro il papilloma virus. Il vaccino può essere utile anche se si hanno più di 12 anni, ma la sua efficacia diminuisce se si è già entrati in contatto con uno o più dei ceppi virali contenuti nel vaccino stesso. L’infezione determinata da alcuni ceppi di papilloma virus è associata a patologie genitali (condilomi acuminati o verruche genitali per analogia con quelle della pelle), al cancro del collo dell’utero, dell’orofaringe e ad altri tumori più rari.