Ospedale unico asl 5, volata per le candidature: 5 in lizza, rispunta anche Santena

Il progetto per l'ospedale a Cambiano, nell'ex autoparco militare

Il progetto per l’ospedale a Cambiano, nell’ex autoparco militare

Ospedale unico, ci siamo. Siamo alla volata finale per i sindaci dei comuni dell’asl 5 intenzionati a candidare siti di loro gradimento per la scelta finale che dovrà fare la Regione Piemonte. Come nelle migliori volate ciclistiche, c’è chi si tiene fuori perché preferisce scalare le montagne e chi sgomita per avere la posizione migliore. Una volata platonica, perché decide (così è stato detto, e così sarà) solo l’assessore regionale Saitta. Ma rinunciare alla volata sarebbe politicamente scorretto. E così, ecco che le candidature sono salite a cinque. La quinta (e ultima?) era in realtà la prima, spuntata fuori già un anno fa: Santena e il sito di zona Masseria, vicino alla tangenziale. Quando tutti i sindaci, a Chieri, votarono concordi per l’ospedale unico, qualche maligno disse che il più concorde era il sindaco di Santena, Ugo Baldi, che nel cassetto aveva già da tempo (per ragioni anche storiche) un’idea di ospedale da quelle parti. Le altre quattro candidature sono più che note: Cambiano ex autoparco militare, ancora Cambiano ex Besenzoni e Ferraresi, Vadò al confine tra Trofarello e Moncalieri, e Villastellone (ex Stars).

A rigor di logica (ma il rigore non sembra più di moda, sul tema), due dei cinque siti sarebbero fuori del perimetro che all’inizio delimitava la cosiddetta baricentricità: si tratta di Villastellone (appoggiato da Carmagnola e Poirino) e Santena. I tecnici regionali li hanno rimessi in gioco, ma conta la politica, che potrebbe non avallare l’opinione dei tecnici. Uno, Vadò, avrebbe dalla sua il comune più forte (Moncalieri, con Nichelino in scia, più Trofarello), ma c’è di mezzo l’esondabilità dell’area. L’altro (Cambiano-2, quello presentato da una cordata di privati) piace per le soluzioni innovative ma esiste solo se le Ferrovie escono allo scoperto e investono sulla linea Chieri-Trofarello. Resta Cambiano-1, area demaniale, gradita a Chieri (che però accetterebbe anche Cambiano-2) ma, molto meno, a Moncalieri.

Adesso tocca alla Regione fare piani di fattibilità e scegliere. Speriamo in fretta. Sennò, scordiamoci l’ospedale nuovo.

 

Gianni Giacone