Baldissero Torinese, Sagra dell’Uva sabato 1 e domenica 2 ottobre
Il vino Cari lo troviamo citato come “Cario” già nel ‘600 da Giovanni Battista Croce, orafo di corte ed architetto, che nei suoi scritti “Dell’eccellenza dei vini e loro diversità che nella montagna di Torino si fanno e del modo di farli”, lo elogiava come vino delicato, dolce, buono celebrato anche per le sue qualità afrodisiache, contenute nei suoi acini: era infatti di moda servirlo nelle locande della collina alle coppie di innamorati che vi salivano a piedi alla ricerca di intimità. I tempi cambiano e oggi la produzione del vino Cari non caratterizza più in modo così significativo il territorio di Baldissero T.se, che tuttavia valorizza le proprie origini anche rivisitando gli antichi mestieri del passato. Accanto alla tradizionale esposizione dei prodotti tipici del territorio collinare del Parco Naturale di Superga, si affianca infatti la rievocazione itinerante della mestieranza contadina con antichi carri trainati dai buoi che animano le vie del centro paese, insieme ai cittadini che per l’occasione riesumano le antiche vesti delle nonne o gli utensili delle lavorazioni agricole di un tempo.
La novità di quest’anno sarà la degustazione del fritto misto alla piemontese, piatto tipico di tradizione popolare del territorio di Baldissero che come Amministrazione abbiamo intenzione di valorizzare.