Asti. L’ambasciatore Reeker visita la Douja: rapporti commerciali tra astigiano e Usa in crescita.

L'ambasciatore Reeker e Erminio Goria

L’ambasciatore Reeker e Erminio Goria

Avevano fatto rumore nei giorni scorsi, sulla scena politica italiana, le dichiarazioni dell’ambasciatore USA Philip T. Reeker a proposito della posizione sul referendum costituzionale che lo vede sostenere il Sì, ma la sua visita di giovedì 15 settembre alla Douja d’Or è stata soprattutto occasione per fare il punto sui rapporti commerciali della provincia di Asti con il paese a stelle e strisce. Durante la conferenza congiunta con il presidente della Camera di Commercio Erminio Goria, il prefetto Paolo Formicola, il presidente della Provincia Marco Gabusi e il vicesindaco di Asti, Davide Arri, sono stati resi noti i dati dell’export della regione astigiana verso gli Stati Uniti. Bastano per poter affermare che gli scambi commerciali godono di buona salute e sono in crescita: + 114% giĂ  nel primo semestre 2016 (fonte dell’ufficio Studi economici camerale sulla base dei dati ISTAT) per un valore di 123 milioni di Euro, ossia piĂą di tutto il 2015, anno in cui le esportazioni hanno totalizzato 116 milioni di Euro. “Considerato il momento contingente di sofferenza economica italiana – ha dichiarato Goria, – la consistenza descritta invita ad agevolare e approfondire le vie delle relazioni produttive così che si organizzi sempre al meglio e si fortifichi una collaborazione tesa a traguardi sempre piĂą ragguardevoli”.

Altri dati importanti sono arrivati dal consigliere delegato dell’American Chamber of Commerce in Italy Simone Andrea Crolla: “Nel 2015 l’Italia ha esportato negli USA per 44 miliardi, con un aumento del 4,35% in piĂą rispetto al 2014 e un saldo di 27 miliardi nella bilancia tra import ed export a favore dell’Italia. Il 9,9% di questi 44 miliardi è costituito dal settore food e circa 2 miliardi sono rappresentati dal settore enologico: l’Italia è il primo esportatore di vino negli Stati Uniti”.

L’ambasciatore Reeker ha visitato poi la Douja: ha ammirato le etichette del Salone dei Vini Premiati Douja d’Or a Palazzo Ottolenghi, ha visitato Palazzo Alfieri ed è giunto a Palazzo Mazzetti per conferire il Premio Transatlantic Award Douja, destinato alle imprese distintesi nei rapporti Italia-USA.  Il riconoscimento è stato ritirato da Corrado Vietti, delle Cantine Vietti, e Paolo Giacosa, enologo della cantina vinicola Enrico Serafino in rappresentanza del gruppo americano Krause Holding di cui queste due aziende storiche del patrimonio vitivinicolo piemontese sono entrate a far parte.

Per l’ambasciatore Reeker, gli incontri sono stati occasione per ricordare la lunga storia delle relazioni diplomatiche e commerciali tra Italia e USA. “Sono molto lieto di essere nuovamente ad Asti, cittĂ  che ho avuto modo di scoprire in occasione della scorsa edizione del Palio, per conoscere la Douja d’Or. Oggi grazie all’American Chamber of Commerce abbiamo un’ulteriore possibilitĂ  di rafforzare i solidi rapporti commerciali e di amicizia tra i nostri due Paesi. Rapporti che hanno una tradizione antica: basti pensare che quest’anno la AmCham ha festeggiato i suoi 101 anni in Italia, mentre il nostro Consolato a Milano ne celebra addirittura 151. Nel mondo del vino, poi, lo scambio ha radici ancora piĂą profonde, pensate che la produzione di vino in USA ebbe inizio in Virginia grazie a un italiano, Filippo Mazzei, che piantò la prima vigna nella tenuta dell’amico Thomas Jefferson. Quella vigna è diventata un simbolo del legame che ha sempre unito l’Italia agli USA.”

Carmela Pagnotta