IL CERCALAVORO – “Bussola, Timone e Vela per cercare lavoro” – a cura di Alessia Arba  

 

colloquio11^ Puntata. Durante il colloquio. 2^parte

 

Si è arrivati al giorno del colloquio. Circa 5/10 minuti prima, curati e in ordine, con una copia del CV, eventuali allegati (attestati o altra documentazione), se si è risposto ad un annuncio copia dello stesso, documenti di riconoscimento.

Ora si è pronti ad entrare. Un bel respiro … il colloquio è già iniziato!

No, non si è ancora incontrata la persona con cui si ha appuntamento, da li a breve, ma si è di fronte al personale della segreteria. Salutarli, essere gentili e trattarli con rispetto è il vostro primo biglietto da visita.

Cellulare su silenzioso, via caramelle o gomme da masticare. E quando si entra? Sorriso, guardare il proprio interlocutore negli occhi e stretta di mano decisa dando sempre del “Lei”.

Per quanto si possa essere agitati o stressati, è importante ascoltare ciò che viene detto, senza interrompere e rispettando i turni della conversazione, dando dei cenni di assenso. Se non si è capito la domanda, nulla di grave: è meglio chiedere un chiarimento.

Le risposte, poi, devono essere credibili (mai mentire!), senza lunghe divagazioni e, soprattutto, senza borbottii, intercalari vari (“no?”, “cioè”, “dunque”, per citarne alcuni…) e, preferibilmente, senza ridurre il tono della voce.

Per quanto si è scoraggiati perché si è alla ricerca di lavoro, la carta vincente è mostrarsi calmi e presentarsi come persone concrete, propositive, attive e affidabili. Lamentarsi della propria situazione, portare propri problemi personali o parlare male dell’azienda in cui si è lavorato, dei capi e dei colleghi sicuramente non aiuterà a superare il colloquio.

Se rovesciassimo i ruoli candidato / selezionatore per un attimo, chi assumerebbe nella propria azienda che ha già i suoi pensieri, un nuovo lavoratore disperato per la sua situazione (sicuramente comprensibile ma non in quella sede), lamentoso e demotivato che accetta perché tanto un lavoro vale l’altro?

Partendo da questo nuovo punto di vista è fondamentale concentrarsi sulla propria disponibilità, interesse e desiderio di lavorare. Quindi, quando ci verrà chiesto se si hanno domande, queste possono essere riferite alla posizione, ai compiti da svolgere, ad approfondire la conoscenza dell’azienda.

Mai, in sede di primo colloquio, fare invece domande sulla retribuzione, le ferie, le assenze per malattia o permessi. Scontato? Purtroppo non così tanto…

In chiusura, si può chiedere, infine, quale sarà l’iter di selezione e, gentilmente, le tempistiche per un riscontro sul colloquio e, infine, ringraziare il vostro interlocutore prima di uscire.

Dalla prossima puntata approfondiremo alcune delle domande che potrebbero essere fatte in sede di colloquio e la strategia migliore per rispondere.