PIEMONTE ARTE: GLI EVENTI PER JAQUERIO A SANT’ANTONIO DI RANVERSO, L’ARTE A CAMBIANO E MIRADOLO, DE-COLL’ E LE ALTRE MOSTRE
Coordinamento redazionale di Angelo Mistrangelo
PER IL 650° ANNIVERSARIO DEL PITTORE GIACOMO JAQUERIO CONFERENZE, CONCERTI, ESCURSIONI E UN BUS NAVETTA GRATUITO PER RAGGIUNGERE LA PRECETTORIA DI SANT’ANTONIO DI RANVERSO
Nel primo fine settimana di aprile i Comuni di Buttigliera Alta, Rosta ed Avigliana e la Fondazione Ordine Mauriziano celebreranno il 650° anniversario della nascita del pittore Giacomo Jaquerio, massimo rappresentante in Piemonte dell’arte tardo-gotica, attivo tra Torino, Ginevra e la Savoia, noto soprattutto per gli affreschi che realizzò a partire dal 1410 per decorare gli interni della Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso.
Il programma delle iniziative culturali, delle rievocazioni storiche, dei momenti musicali e delle escursioni guidate nei dintorni della Precettoria di Sant’Antonio è stato illustrato nel corso di un incontro che si è tenuto nella sala panoramica al 15° piano della sede di corso Inghilterra della Città metropolitana di Torino.
Erano presenti il Vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo, la Consigliera metropolitana delegata al turismo Sonia Cambursano, la dottoressa Marta Fusi, direttrice della Fondazione Ordine Mauriziano, gli amministratori locali, tra i quali i Sindaci di Buttigliera Alta, Rosta e Avigliana, Alfredo Cimarella, Domenico Morabito e Andrea Archinà.
I BUS NAVETTA PER RAGGIUNGERE SANT’ANTONIO DI RANVERSO
In occasione della presentazione, sono state dettagliate le modalità con cui, sabato 5 e domenica 6 aprile, le persone che non intendono o non possono raggiungere la Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso con mezzi propri potranno usufruire gratuitamente dei bus navetta in partenza da Avigliana e da Rivoli per iniziativa della Città metropolitana di Torino e della Città di Rivoli. In entrambe le giornate il bus navetta da Avigliana, programmato dalla Città metropolitana di Torino nell’ambito del PUMS-Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile, partirà dalle 14 in avanti da piazza De Andrè alla volta del Santuario della Madonna dei Laghi, per consentire la visita ai dipinti di Jaquerio. Il bus raggiungerà poi la Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso. È prevista una corsa ogni ora e mezza circa. La navetta Rivoli-Sant’Antonio di Ranverso partirà invece da piazzale Mafalda di Savoia dalle 14 in avanti, per iniziativa della Città di Rivoli, che dal punto di vista organizzativo si appoggia al Consorzio Turismovest. L’ultima corsa è prevista per le 19.
LA RIQUALIFICAZIONE DEL COMPLESSO E IL PROGRAMMA DEGLI EVENTI
Gli eventi del 5 e 6 aprile si inseriscono in un progetto di riqualificazione del polo artistico e culturale di Sant’Antonio di Ranverso, oggetto di importanti investimenti e restauri curati dalla Fondazione Ordine Mauriziano, che comprendono anche l’Ospedaletto e la Cascina Bassa.
Sabato 5 aprile si terrà la conferenza celebrativa, che si aprirà alle 9,30 con il saluto delle autorità, seguito dagli interventi delle storiche e critiche dell’arte Cristina Scalon e Arabella Cifani, che si soffermeranno sul polo di Ranverso nelle carte dell’Archivio della Fondazione Ordine Mauriziano e sulla rivalutazione della figura di Giacomo Jaquerio. Seguirà l’intervento dell’architetto Luigi Valdemarin sui restauri del complesso monumentale. Alle 15 è in programma un momento dedicato alle scuole, curato da Serena Fumero. Alle 17 si terrà un concerto del coro degli Alpini di Rosta e della corale “Il bramito” di Bussoleno. Domenica 6 aprile si terranno le rievocazioni storiche e, alle 9,30, inizierà una camminata culturale ad anello di 3,5 km, con partenza e arrivo alla Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso e tappa alla cappella di Madonna dei Boschi per visitare gli affreschi della scuola jaqueriana. Chi è più allenato potrà seguire il percorso di 8 km, che prosegue lungo la pista ciclo pedonale “Just the Woman I Am” sino alle scuole secondarie Giacomo Jaquerio e alla Villa San Tommaso nel parco Rosa Luxemburg, sempre con arrivo a Sant’Antonio di Ranverso. Nel pomeriggio alle 16,30 è in programma la sfilata dei gruppi storici “Conte Verde” di Rivoli, “Conte Rosso” di Avigliana, “Il filo della memoria” e “Marchesi Carron di San Tommaso” di Buttigliera. Alle 17 il programma degli eventi si chiuderà con il concerto della Filarmonica San Marco.
A giudizio di Marta Fusi, direttrice della Fondazione Ordine Mauriziano, “l’evento organizzato per il 650° anniversario della nascita di Giacomo Jaquerio sottolinea l’importanza della collaborazione e della sinergia tra gli enti, al fine di promuovere e valorizzare un importante bene artistico. La Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso, infatti, custodisce un capolavoro che è una delle poche opere firmate da un pittore che è considerato uno dei maggiori esponenti del gotico internazionale in Piemonte”.
“Abbiamo fortemente voluto promuovere un evento dall’ampio respiro culturale, per porre l’accento sul cuore del patrimonio artistico del nostro territorio, celebrando e contribuendo alla riscoperta di un artista del calibro di Giacomo Jaquerio. – commenta il Sindaco di Buttigliera Alta, Alfredo Cimarella – Da molti anni, le nostre amministrazioni lavorano, in collaborazione con la Regione e la Fondazione Ordine Mauriziano, in direzione della riqualificazione e del rilancio turistico di questo eccezionale complesso monumentale, cerniera tra la cintura metropolitana di Torino e la valle di Susa, punto importante lungo la via Francigena”.
Per il primo cittadino di Rosta, Domenico Morabito, “le iniziative programmate il 5 e 6 aprile sono un’occasione straordonaria per far conoscere il nostro territorio. Parliamo della meravigliosa cornice della Collina Morenica di Rivoli. È un territorio raggiungibile in treno da Torino e, scendendo alla stazione di Rosta, si può inforcare una bicicletta e scoprire un ambiente meraviglioso. In vista del 5 e 6 aprile, le nostre scuole e le nostre associazioni collaborano con gli uffici comunali, per dimostrare che, oltre ad un territorio bellissimo, da noi c’è una comunità che saprà dare il meglio di sé”.
“Avigliana ha un legame storico con la Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso, voluta dal conte Umberto III di Savoia, nato proprio ad Avigliana. Dietro l’altare del nostro santuario della Madonna dei Laghi vi è un pilone dedicato alla Madonna del Latte, che Umberto III volle far ridipingere in stile jaquariano. – sottolinea il Sindaco Andrea Archinà – La Precettoria fa parte di un nucleo di arte e architettura medioevale di assoluta eccellenza. Da questo punto di vista è importante la sperimentazione da parte della Città metropolitana di un bus navetta che collega i luoghi storici del nostro territorio in modo sostenibile”.
“Le iniziative del primo fine settimana di aprile a Buttigliera Alta, Avigliana e Rosta sono il frutto di un importante lavoro per mettere in rete le eccellenze della Bassa Valle di Susa, al fine di promuovere il turismo lento e sostenibile, su cui il territorio può puntare carte importanti. – sottolineano il Vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo e la Consigliera metropolitana delegata allo sviluppo economico e al turismo, Sonia Cambursano – La Città metropolitana apprezza e sostiene questa impostazione e i bus navetta gratuiti sono il riconoscimento tangibile della validità dei progetti in corso di elaborazione e realizzazione”.
VITA E OPERE DI GIACOMO JAQUERIO
Giacomo Jaquerio è considerato uno dei maggiori esponenti della pittura tardogotica in Piemonte, attivo nella prima metà del Quattrocento. Nato nel 1375 circa a Torino da una famiglia con una lunga tradizione nella pratica della pittura, visse la prima parte della sua vita tra continui spostamenti fra Torino, Ginevra, Thonon-les-Bains ed altre località d’oltralpe, lavorando come pittore di corte al servizio di Amedeo VIII di Savoia e del principe Ludovico di Acaja e ricevendo commesse da istituzioni religiose e da importanti casate nobiliari. Dal 1429 in poi abitò stabilmente a Torino, dove ricoprì anche le cariche pubbliche di consigliere del Comune e tesoriere. Della sua vasta produzione solo pochissime opere sono documentate e il primo documento certo è proprio la sua firma, scoperta nel 1914 sugli affreschi della Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso, databili intorno al 1410, epoca in cui l’artista doveva già essere a capo di una fiorente bottega. La “Salita al Calvario” è il suo capolavoro caratterizzato da toni marcatamente realistici di crudeltà e dolore. Jaquerio morì tra il 1445 e il 1453, quando i documenti riportano i nomi della moglie vedova e degli eredi. La sua bottega fu ancora attiva nella seconda metà del XV secolo: al suo entourage e ai suoi modelli, costituiti da cartoni e matrici per la realizzazione di motivi decorativi in serie, sono riconducibili numerose opere presenti nei territori del ducato sabaudo e di diretta discendenza dalle pitture della Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso.
VISITARE SANT’ANTONIO DI RANVERSO
La Precettoria è visitabile dal mercoledì alla domenica dalle 9,30 alle 13 (ultimo ingresso alle 12,30) e dalle 14 alle 17.30 (ultimo ingresso alle 17). Il biglietto d’ingresso intero costa 5 euro, ridotti a 4 euro per i minorenni, gli over 65 e i gruppi di almeno 15 persone. I bambini fino a 6 anni e i possessori dell’Abbonamento Musei hanno l’ingresso gratuito. Per informazioni e prenotazioni si può chiamare dal mercoledì alla domenica il numero telefonico 011-6200603 o scrivere a ranverso@biglietteria.ordinemauriziano.it e maggiori informazioni sono reperibili nel sito Internet www.ordinemauriziano.it
CAMBIANO. MOSTRA DELL’ACQUARELLISTA DANIELA BOSCOLO
La stagione 2025 della rassegna “La lunga stagione dell’Arte cambianese” prosegue con la mostra dell’artista acquarellista Daniela Boscolo.
La mostra si inaugurera’ il giorno 5 aprile alle ore 15,00 presso la Sala Conferenze della Biblioteca Civica cambianese in via L. Lagrange num. 1
La mostra sara’ visitabile in orari di apertura della Biblioteca fino al giorno 28 aprile 2025.
DE-COLL’ A VILLA VENINO DI NOVATE MILANESE
L’artista chierese Pier Tancredi De-Coll’ in una mostra personale a Villa Venino di Novate Milanese, dal 5 al 12 aprile. La mostra è a cura di Emanuele Gregolin e Pengpeng Wang. Catalogo edizioni A60
CSA FARM GALLERY. MOSTRA FOTOGRAFICA “RACCONTI URBANI” DI LAURA BERRUTO
CSA FARM Gallery (by Mauricrenaissanceart) -Via Vanchiglia 36 – int. cortile – 10124 Torino (IT)
Inaugurazione: giovedì 27 marzo 2025 dalle ore 17.00 alle ore 20.00
Orari mostra: Dal 27 marzo al 19 aprile 2025 dal mercoledì al sabato h.16/19.30
Artista: Laura Berruto
Siamo lieti di annunciare l’apertura della mostra “Racconti Urbani” di Laura Berruto, una fotografa di grande talento che ci invita a intraprendere un viaggio visivo attraverso le strade delle nostre città.La mostra si terrà presso CSA Farm Gallery dal 27 marzo al 19 aprile 2025.Con “Racconti Urbani”, Berruto attraverso la fotografia, esplora la bellezza e la decadenza della vita urbana, catturando manifesti stradali lacerati e saracinesche abbassate che raccontano storie di speranze infrante e di un’economia in crisi.Ogni fotografia è un racconto stratificato, un invito a riflettere sulle contraddizioni della nostra quotidianità. Le opere esposte non si limitano a documentare la realtà, ma la reinterpretano attraverso una pratica artistica che sovrappone immagini, creando dialoghi visivi tra elementi apparentemente scollegati.Questo approccio stimola una riflessione profonda, invitando l’osservatore a esplorare le relazioni tra le diverse immagini e a considerare il significato più ampio di ciò che vediamo. La mostra “Racconti Urbani” rappresenta un’opportunità unica per osservare il mondo con occhi nuovi, scoprendo la bellezza nelle imperfezioni e riconoscendo le storie nascoste dietro ogni angolo.Laura Berruto ci invita a fermarci, riflettere e connetterci con la realtà che ci circonda, rendendo omaggio alla complessità dell’esperienza umana.
CASTELLO DI MIRADOLO. “DI ERBE E DI FIORI”, ERBARI D’AUTORE
DALL’8 APRILE: MARWA ARSANIOS, TERESA SOLAR ABBOUD, JEM PERUCCHINI ALLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, dall’8 aprile al 12 ottobre 2025, presenta The Land Shall Not Be Owned, prima mostra personale in Italia di Marwa Arsanios, Bird Dream Machine, prima mostra personale in Italia di Teresa Solar Abboud e Evenfall, prima personale di Jem Perucchini.Inaugurazione: 8 aprile, ore 19In occasione dell’inaugurazione, taglio di 30 torte per i 30 della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Cocktail e Dj Set. The Land Shall Not Be Owned (8 aprile – 12 ottobre) è la prima mostra in Italia di Marwa Arsanios. Al centro dell’esposizione c’è Who is Afraid of Ideology? (2017–in corso), una serie di film che indaga sfruttamento e riappropriazione della terra in Medio Oriente e Sud America. La mostra include la première internazionale del quinto capitolo, coprodotto dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, oltre a disegni, ricami e sculture. Arsanios esplora l’auto-organizzazione femminile contro strutture patriarcali, intrecciando ecologia, femminismo e approcci decoloniali. La mostra è un progetto itinerante e la prossima tappa è prevista presso Artium, Basque Museum-Centre of Contemporary Art, a Vitoria-Gasteiz. A cura di Agustin Pérez Rubio e Bernardo Follini.
Bird Dream Machine (8 aprile – 12 ottobre) è la prima mostra in Italia di Teresa Solar Abboud. L’artista, partita dalla sperimentazione video, ha sviluppato una pratica scultorea che esplora forme e materiali attraverso installazioni immersive. Il suo lavoro indaga il rapporto tra materia, linguaggio e corpo, concentrandosi sulla morfologia e la resistenza della lingua. Negli anni, le sue opere si sono ispirate a strutture organiche, creando metafore visive legate a ossa e orifizi. Le installazioni, sempre più complesse, integrano elementi architettonici, dissolvendo i confini tra interno ed esterno. La mostra rappresenta l’ultimo capitolo di un progetto suddiviso in tre episodi concepito in collaborazione con il Centro de Arte Dos de Mayo (CA2M) di Madrid e il Museu d’Art Contemporani de Barcelona (MACBA).
Evenfall (8 aprile – 12 ottobre) è la prima mostra personale istituzionale di Jem Perucchini. Presentando dodici dipinti e un’installazione ceramica, la mostra esplora il tema del crepuscolo, indagando dicotomie come visibile e invisibile, spirituale e terreno. Ispirandosi a fonti storico-artistiche che spaziano dal tardo-gotico italiano agli affreschi etiopi, i dipinti di Evenfall alludono a figure classiche come Elagabalo e Thanatos, offrendo una nuova interpretazione della storia. Perucchini trasforma il canone occidentale in un mistero da riscoprire, invitando lo spettatore a riflettere su narrazione e memoria.
CIRCOLO DEGLI ARTISTI. “IL VIAGGIO NEL CARNET”, MOSTRA PERSONALE DI WALTER TESIO
ECHI DEL ‘900: LE COLLEZIONI DELLA FONDAZIONE BOTTARI LATTES
Sabato 29 marzo 2025 alle 17,30 prende il via la mostra che racconta l’universo creativo di Mario Lattes a partire dalla collezione personale dell’artista. Fino all’11 maggio, gli spazi della Fondazione Bottari Lattes propongono al pubblico una selezione di oltre quaranta opere. Curata da Armando Audoli, la mostra valorizza il corpus della Fondazione, composto dalla raccolta originaria di Lattes e dai lavori acquisiti dalla presidente Caterina Bottari Lattes, che ha proseguito idealmente l’attività del marito, arricchendola con nuove opere secondo il proprio gusto personale e la propria sensibilità.
Per Mario Lattes il collezionismo non fu esclusivamente un accumulo edonistico di oggetti di pregio, ma un completamento della sua attività artistica e intellettuale, una parte integrante del processo creativo. Non è un caso che i principali ambiti a cui si dedicò l’artista – l’incisione, il disegno, la pittura – costituiscano anche i nuclei più significativi di questa esposizione.
“Il collezionismo, demone ossessionante per eccellenza, può anche (o soprattutto?) essere parte integrante e necessaria del processo creativo, quando si parla di un artista. Così è stato, certamente, per Mario Lattes”, commenta il curatore della mostra Armando Audoli. “Nella selva di ostacoli che una figura complessa, attorta e imprendibile come quella di Lattes pone di fronte a un’ipotesi di lettura complessiva della sua personalità, le scelte collezionistiche possono aprire uno spiraglio. Pensiamo – ad esempio – a una certa passione per gli autori eccentrici, appartati e irregolari, di natura visionaria se non direttamente di matrice simbolista, accostati con colta nonchalance ai grandi nomi del Novecento, nostrano ed europeo; va detto, inoltre, che l’inclinazione collezionistica di Mario era intelligentemente rapsodica, indocilmente imprevedibile, non sistematica. Echi novecenteschi, insomma, che risuonano in modo più o meno udibile nell’espressività, tanto intellettualizzata quanto interiorizzata, del Lattes pittore”.
Protagonista della mostra è il dipinto di Pinot Gallizio del 1963, lavoro di ampio respiro, che dialoga con alcuni significativi brani pittorici di esponenti di primo piano della stagione informale torinese, quali Piero Ruggeri, Sergio Saroni e Giacomo Soffiantino, senza tralasciare Nudo, solida tela di Ennio Morlotti, e quella più aerea di Albino Galvano, con il suo letterario Calligramma, carico di sottintesi poetico-visuali. Artisti dal carisma internazionale sono indubbiamente i parigini George Braque, Maurice Utrillo e Amedeo Modigliani, quest’ultimo autore d’un tenue disegno di fumatore di pipa, a fianco del quale non sfigura certo il lunare Osvaldo Licini, «errante, erotico, eretico» dell’arte italiana del secolo scorso. Una sezione della mostra è dedicata ad autori come gli italiani Luigi Bartolini e Mario Calandri, il francese Jean-Pierre Velly e il ceco Jiří Anderle, tra i migliori incisori del loro tempo: una presenza che racconta una precisa volontà collezionistica e non soltanto un procedere rapsodico. La Sphinx in Pharaon di Ernst Fuchs, viennese più volte esposto a Torino negli anni Settanta, ricorda la mai sopita passione di Lattes per la cultura e gli artisti mitteleuropei, tra Simbolismo e Surrealismo. Altri illustri autori in mostra sono Italo Cremona, Gianfranco Ferroni, Lucio Fontana, Virgilio Guidi, Fausto Melotti, Mario Sironi, Francesco Tabusso, Carlo Terzolo, Renzo Vespignani.
In occasione di questa esposizione si rinnova la collaborazione tra la Fondazione Bottari Lattes e l’Ente Fiera di Alba, che ha inserito la mostra all’interno del calendario di eventi culturali promosso da Vinum Alba 2025, la fiera internazionale dei vini del Piemonte.
Ad aprile sono in programma diversi laboratori didattici e visite guidate dedicati alle scuole, in modo tale da avvicinare i giovani all’arte del ‘900 in maniera coinvolgente e interattiva. Bambini e ragazzi potranno sperimentare in prima persona la tecnica dell’incisione, una delle predilette da Lattes, che ha rappresentato un mezzo espressivo fondamentale per molti autori del secolo scorso.
La mostra sarà aperta al pubblico dal 29 marzo all’11 maggio 2025 secondo i seguenti orari: dal lunedì al venerdì dalle 9,30 alle 13 e dalle 14,30 alle 16,30; sabato, domenica e nei giorni festivi dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17. L’ingresso è gratuito e non richiede prenotazione.
CASTELLO DI RIVOLI A BIENNALE DEMOCRAZIA
Programma per Biennale Democrazia 2025
Giovedì 27 marzo 2025 ore 9.30: Colorare di paci il futuroTorino, Piazza Carlo Alberto
Evento con le Scuole, aperto a tutti ore 14.30: Come può l’arte incrementare la democrazia? L’arte come strumento di pace preventiva
Michelangelo Pistoletto in dialogo con Francesco Manacorda Torino, Teatro Gobetti, Via Rossini 8
Incontro aperto a tutti
Il Castello di Rivoli partecipa alla IX edizione di Biennale Democrazia con due appuntamenti nella giornata di giovedì 27 marzo: alle 9.30 si terrà l’evento conclusivo del progetto educativo Colorare di paci il futuro nell’ambito di Democrazia Futura e alle ore 14.30 avverrà la conversazione tra l’artista Michelangelo Pistoletto e il Direttore del Castello di Rivoli Francesco Manacorda. Il tema di questa edizione di Biennale Democrazia, “Guerre e Paci”, vuole essere una riflessione sui conflitti, sulle violenze e sulle guerre, alla luce dell’attuale scenario internazionale. L’arte è un potente strumento per raccontare e superare i conflitti: attraverso di essa si costruiscono ponti tra diverse culture e visioni del mondo, si creano spazi di dialogo e comprensione e si promuovono pratiche e iniziative che favoriscono il pensiero critico e la partecipazione attiva per rispondere alle sfide della contemporaneità. Il tema suscita riflessioni importanti e quanto mai attuali sul tempo presente, sulle relazioni tra noi e gli altri, tra le persone e l’ambiente, tra gli esseri viventi e il pianeta. Il titolo di Biennale Democrazia 2025 allude al concetto di conflitto che in senso etimologico significa mettere a confronto, far incontrare. Tramite il Dipartimento Educazione, il Castello di Rivoli lavora per creare continue occasioni di incontro e di condivisione, promuovendo pratiche e iniziative che favoriscono il pensiero critico e il lavoro collettivo al fine di offrire, soprattutto ai più giovani, strumenti per interpretare e trasformare la realtà e per attivare le tante possibili “paci”. Per Democrazia Futura – la sezione dedicata alle giovani generazioni con le loro famiglie, alle istituzioni scolastiche e all’associazionismo giovanile – il Dipartimento Educazione ha coinvolto un centinaio di classi delle scuole di Torino, in totale oltre mille giovanissimi dell’area metropolitana, attraverso attività al Museo per elaborare il tema Guerre e Paci.Prendendo spunto dalle opere di vari artisti contemporanei nella Collezione del Museo tra cui Michelangelo Pistoletto, Anna Boghiguian e Nicola De Maria, è stata realizzata una grande bandiera collettiva, sintesi grafica e cromatica dei tanti elementi simbolici disegnati e dipinti con bambini e ragazzi. Si tratta di un immenso lavoro condiviso assemblato nel momento conclusivo in Piazza Carlo Alberto a Torino giovedì 27 marzo alle ore 9.30, dove si daranno appuntamento studenti e insegnanti per una riflessione su pace, cooperazione e collaborazione attraverso le pratiche artistiche nell’ambito di Biennale Democrazia. Colorare di paci il futuro è un impegno collettivo da assumere e un’azione concreta e condivisa da intraprendere insieme alle tante persone, grandi e piccole che aderiranno al progetto, che comprende anche un’azione di pittura collettiva per tutte le famiglie, sabato 29 marzo ore 15 in Piazza Carlo Alberto.
Il secondo appuntamento nell’ambito di Biennale Democrazia, si terrà giovedì 27 marzo 2025 alle 14.30 al Teatro Gobetti, dove l’artista Michelangelo Pistoletto candidato al Premio Nobel per la Pace per il suo impegno nel segno delle ‘paci’, della giustizia sociale e della responsabilità collettiva, dialogherà con Francesco Manacorda Direttore del Castello di Rivoli. La conversazione, realizzata in collaborazione con Cittadellarte Fondazione Pistoletto, verterà sulla relazione e soprattutto sulle potenzialità che ha l’arte di essere motore di trasformazione sociale responsabile. Le opere di Michelangelo Pistoletto, nella collezione del Museo fin dalla sua apertura, affrontano infatti temi di grande attualità quali politica, educazione, scienza, sostenibilità. L’artista, attraverso il messaggio della pace preventiva, ha inteso la sua candidatura al Premio Nobel come impegno per il lavoro futuro e afferma che l’arte deve assumere una posizione propulsiva per un cambiamento radicale, che porta un concetto di umanità condiviso e responsabile.
L’appuntamento con Michelangelo Pistoletto e Francesco Manacorda è realizzato in collaborazione con Cittadellarte Fondazione Pistoletto
ALBA, FONDAZIONE FERRERO. MOSTRA “MORE THAN KIDS” DI VALERIO BERRUTI
More than kids, la nuova mostra di Valerio Berruti, sarà ospitata dal 4 aprile 2025 alla Fondazione Ferrero di Alba e proseguirà, dal mese di luglio a novembre 2025, a Palazzo Reale di Milano, per ritornare in autunno ad Alba nella chiesa di San Domenico.
Curata da Nicolas Ballario e Arturo Galansino, l’esposizione esplora il tema dell’infanzia attraverso affreschi, sculture e video-animazioni, con una narrazione che si estende dalle Langhe fino a uno dei più prestigiosi spazi espositivi di Milano. Un viaggio emozionale tra poesia visiva, interazione e riflessione sociale, che osserva l’infanzia con la delicatezza e la profondità proprie di Berruti.
“DAMMI UNA LAMETTA”, MOSTRA AL PASTIS
“Dammi una lametta…” si inserisce nella rassegna “Casa Accademia 2025”, prodotta dal Pastis e dall’AccademiaAlbertina di Belle Arti di Torino.La mostra che inaugura il 27 marzo 2025 negli spazi del Pastis (Piazza Emanuele Filiberto 11) è curata da Elisabetta Ajani e Chiara Causo e riunisce tre artisti selezionati dall’Accademia Albertina, due stiliste e un regista, in un dialogo tra moda e cinema, tagli sartoriali e tagli cinematografici.L’obiettivo è mostrare come i linguaggi dell’arte e del contemporaneo siano in grado di unire performance estetica, contenuti valoriali e arte applicate, restituendo il presente con lo sguardo degli studenti dell’Accademia, attraverso una curatela narrativa capace di dialogare con gli spazi del Pastis con rigore e creatività.
ARTISTI IN MOSTRA
Sam Di Vito, Cecilia Padovan, Margot Predebon
CHIVASSO, UNA MOSTRA DEDICATA A GUIDO GOZZANO