Rivoli, la collina morenica riscopre le sue vigne
Recuperare la memoria della coltivazione della vite sulla Collina Morenica di Rivoli, dove, nel Medioevo, il più nobile vitigno piemontese era di casa: è l’obiettivo del progetto “Nebbiolo 1226”, promosso da un gruppo di volontari e sostenuto dalla Strada Reale dei vini torinesi.
Le prime testimonianze scritte della vitivinicoltura a Rivoli collocano appunto la presenza del vitigno sulla Collina Morenica nell’anno 1266. Il progetto si propone di valorizzare il patrimonio paesaggistico e rurale della Collina Morenica per favorirne la frequentazione, accrescere la consapevolezza dei residenti, comunicare le bellezze, le peculiarità e la storia di un ambiente naturale unico. Da Rivoli ad Avigliana si stende un vero e proprio “polmone verde” di oltre 50 Kilometri quadrati, la cui elevazione rispetto al fondovalle della Dora Riparia e alla pianura torinese è dovuta ad un processo millenario di trasporto e deposito di sedimenti glaciali.
La dedizione e la passione con la quale alcune associazioni locali hanno provveduto negli anni scorsi alla pulizia e alla sistemazione dei sentieri hanno dato visibilità alla Collina Morenica e al suo potenziale ricreativo, turistico, culturale e sportivo.
Le amministrazioni locali hanno patrocinato il progetto: in primo luogo il Comune di Rivoli e la Città Metropolitana di Torino, ma anche i Comuni di Avigliana, Bruino, Buttigliera Alta, Reano, Rosta, Sangano, Trana e Villarbasse.
45 Km di antiche vie, da promuovere on line e con un contest fotografico
L’Anfiteatro Morenico di Rivoli è un territorio che coniuga lo sfruttamento agricolo con l’ambiente forestale ed è disseminato di sorprendenti massi erratici, muti testimoni dell’origine del territorio. Il percorso che attraversa la Collina è un anello di 45 kilometri, con 1266 metri di dislivello totale, tracciato e mappato con GPS. Culmina sulla cima del Monte Cuneo, belvedere tra la Valle Sangone e la Valle di Susa. L’abbraccio delle Alpi, che nelle giornate terse arriva fino al Monviso, è una corona alla bellezza discreta di questi luoghi. E’ un itinerario da percorrere preferibilmente in bici, ma anche a piedi, nella sua interezza o per frazioni, seguendo antiche vie di comunicazione di alto valore storico e ambientale.
Per sottolineare la vocazione enologica del percorso, in corrispondenza delle vigne più importanti saranno posati cartelli informativi in legno, che racconteranno la storia e le caratteristiche della singola vigna. Il tracciato sarà fruibile anche grazie alle moderne tecnologie di mapping GPS. Il percorso è suddiviso in anelli più brevi e meno difficoltosi dal punto di vista sportivo, perché possa essere frequentato dal maggior numero possibile di turisti, escursionisti e ciclisti. Si snoda prevalentemente in aree boscate, su sterrato dal fondo per lo più compatto e drenante. La maggior parte dell’itinerario non richiede particolari doti tecniche o fisiche e presenta sia una valenza sportiva che escursionistica.
Il percorso Nebbiolo1266 è caratterizzato da un logo originale che richiama la Strada Reale dei vini torinesi e il Nebbiolo e sarà presto supportato dal sito Internet www.nebbiolo1266.itdal quale saranno scaricabili i tracciati GPS e le mappe statiche. Sul sito sarà descritto il progetto, saranno comunicate le iniziative e sarà disponibile un compendio storico bibliografico. Verranno anche attivati canali social su Facebook, YouTube, Twitter e Instagram.
L’avvio delle attività sul Web avverrà con un contest fotografico. Per festeggiare la ricorrenza dei 750 anni dalle prime tracce del Nebbiolo in Piemonte il progetto viene presentato in autunno, per beneficiare della bellezza delle vigne cariche di uva in maturazione, della vendemmia e dei colori autunnali. Il contest fotografico raccoglierà le migliori immagini del percorso.
Tramite Facebook si promuoverà il tracciato, invogliando escursionisti e ciclisti a percorrerlo, a conoscerlo e a cercare immagini belle e originali che saranno utilizzate sul sito dedicato.
La premiazione del contest fotografico è prevista per lunedì 28 novembre 2016 a Rivoli.