Uno spazio per Chieri e i suoi prodotti alla Fiera del Tartufo di Alba, il 5-6 novembre
Durante l’86° edizione della Fiera internazionale del Tartufo Bianco D’Alba i 50 km che distanziano Chieri ed Alba si annulleranno nell’incontro delle loro ricchezze enogastronomiche, che avverrà nel weekend del 5 e 6 novembre. Lo spazio espositivo della Sala Fenoglio, per la prima volta in assoluto, aprirà le porte sul patrimonio storico, culturale, architettonico e gastronomico della Città di Chieri che sarà presentata alla scena mondiale, con tutti i colori e sapori evocati dal logo realizzato per l’occasione dal noto artista Guido Appendino.
L’Assessore alle attività produttive Marina Zopegni afferma: “Punteremo alla valorizzazione dei nostri prodotti tipici come la doc freisa di Chieri, il grissino rubatà, la focaccia chierese, perché rappresentano la radice del gusto del nostro territorio. Alba è un’occasione eccellente per far conoscere anche la nostra storia e le nostre ricchezze, resa possibile grazie alla caparbia volontà di creare una partnership con una realtà di spessore come l’Ente Fiera Internazionale di Alba. Ciò che ci aspettiamo, è diffondere e condividere le eccellenze del territorio a livello internazionale e la Fiera del Tartufo Bianco d’Alba non poteva essere occasione migliore, anche come leva per un ulteriore sviluppo economico territoriale.”
Per la prima volta la tradizione culinaria chierese si unirà con la passione gourmet di quattro chef stellati, all’interno dell’Alba Truffle Show. Cinque foodies moments di altissimo livello si alterneranno nelle due giornate, dando luogo a show cooking che guideranno il pubblico in degustazioni e percorsi di alta cucina. L’inspirazione tradizionale e l’estro dello chef Luca Zecchin, inaugureranno l’inizio del weekend chierese ad Alba, che proseguirà con le raffinate sperimentazioni di Davide Scabin, l’assolutezza della tradizione reinventata da Ugo Alciati e l’eccelsa dinamica dei sapori di Marc Lanteri.
Altra novità in riserbo nello spazio chierese della Fiera sarà Casa Martini Mixology Class, in cui l’Ambassador Valter Gosso – vincitore del Martini Grand Prix 2015 – accompagnerà il pubblico presente in un viaggio alla scoperta di alcuni tra i più famosi cocktail al mondo, preparati con i prodotti Martini. La presenza dello storico brand piemontese, conferma il solido legame che l’Amministrazione Comunale ha fortemente voluto instaurare con una realtà industriale così identitaria della tradizione enologica territoriale.
In programma interessanti workshop , che punteranno a viaggi sensoriali alla scoperta di magici abbinamenti enogastronomici.
La Fiera sarà anche l’occasione ufficiale per lanciare l’Aperitivo del Territorio, un’iniziativa nata dall’intuito dell’Amministrazione Comunale e dalla collaborazione con gli esponenti del wine e food più griffati del chierese, per promuovere le prelibatezze in uno dei riti conviviali più gettonati del momento, come appunto l’aperitivo.
Direttamente dalla rassegna “I segni del tempo” l’arte contemporanea incontra uno dei simboli della gastronomia chierese, il grissino rubatà, reinterpretandone il tubo contenitore. Artisti del calibro di Theo Gallino e Vittorio Valente esporranno la loro versione del packaging. A testimoniare il glorioso passato industriale tessile della città di Chieri, saranno presentate due importanti opere appartenenti alla collezione civica Fiber Art “Trame D’autore” di notevole caratura internazionale. La dimostrazione di come la nota tradizione tessile chierese, superata dall’evolversi dei tempi, sia traghettata nell’innovazione, riprendendo vita attraverso un linguaggio artistico che prende a prestito le tecniche dei tessitori utilizzandole in maniera del tutto decontestualizzata e interpretativa.
Nel passaggio dal food all’arte contemporanea, insieme ai numerosi spunti di approfondimento storici, culturali e architettonici, si avrà l’opportunità di evidenziare aspetti della città in un grande contesto internazionale, perché anche Chieri possa giocare il suo ruolo di prestigio nell’ambito della cultura regionale piemontese.