Chieri, sull’immigrazione Centro-Destra compatto: “Amministrazione complice o inadeguata”

Karol Vaccaro (FdI-AN)

Karol Vaccaro (FdI-AN)

Posizione unica per Forza Italia, Fratelli d’Italia – An e Lega Nord sul possibile arrivo di nuovi richiedenti asilo a Chieri. «Lavarsene le mani alla Ponzio Pilato non è certo il modo con cui un’amministrazione dovrebbe trattare un argomento tanto delicato – interviene la capogruppo FI Rachele Sacco -Un sindaco non può dichiarare che la situazione è in mano alla Questura e all’associazione Trame tirandosi fuori da ogni possibile conseguenza sul territorio. E’ compito dell’amministrazione avvertire e tranquillizzare la popolazione sull’arrivo di nuovi immigrati. Ci vuole trasparenza e un progetto concreto. Non si riesce più a capire quanti “richiedenti asilo” siano ora ospiti in città. Chieri doveva ospitarne al massimo 50, ma stiamo di gran lunga superando. Dichiarati ci sono 28 pakistani in via Marconi, 4 ucraini in zona Giallo, 8 afgani, ma sembrerebbe debbano arrivarne altri da Settimo. Stiamo perdendo il conto».

Una situazione che rischia di fomentare business personali: «Ricordiamo tutti lo scandalo degli alloggi del senatore dati in affitto per i richiedenti asilo – rammenta Karol Vaccaro Coordinatore FdI-AN Chieri e per l’ area del Chierese – E la cosa si sta verificando nuovamente. L’atteggiamento dell’amministrazione è molto subdolo. Lascia gestire ad altri, ma ne prende i vantaggi, passando come Comune disponibile all’accoglienza e usando queste persone nei lavori socialmente utili e risparmiando così soldi a discapito dei residenti che potrebbero usufruire di borse lavoro. Senza pensare alle conseguenze che si avranno, sia dal punto di vista dell’integrazione che della salute pubblica».

Ci sono infatti molti punti ancora da chiarire: «Quali sono le intenzione dell’amministrazione verso queste persone? – domanda Sacco- Continueranno a vivere accalcati nello stesso appartamento? Sono state messe in opera azioni per l’integrazione che consentano loro di vivere nel nostro Paese? Sono state pensate delle misure di sicurezza per arginare casi di criminalità? Parlando con le persone si percepisce la paura verso questa immigrazione incontrollata. Passato il primo periodo stallo, dopo cosa andranno a fare?».

Le perplessità dei tre referenti sono molte: «Noi a priori siamo contrari ad accogliere ancora altri immigrati – chiarisce Paolo Casalegno segretario di Lega Nord – Ma se così dev’essere vogliamo sapere dove vengono spesi i soldi messi a budget per queste situazioni. E sapere qual è l’obiettivo a lungo termine dell’amministrazione chierese? Una comunità di 100 persone non è un piccolo numero. Sarebbe il caso che il Comune condividesse con la cittadinanza le strategie a lungo termine, perché ora si deve affrontare un’emergenza, ma tra un anno, due, tre cosa accadrà?».