PIEMONTE ARTE: TOULOUSE-LAUTREC, VENARIA, FIABE D’AUTORE, RIVARA, GHIGLIONE, FUTURBALLA…
PALAZZO CHIABLESE: DI SCENA LA BELLE EPOQUE DI TOULOUSE – LAUTREC
Gioia, colore, ironia, il rutilante mondo dello spettacolo, la Parigi Capitale del Progresso in scena nelle sale di Palazzo Chiablese, l’eroe è lui: Henri Toulouse – Lautrec.
In mostra, manifesti, disegni, litografie, stampe, diventati emblema di un’epoca e tratti distintivi della Belle Epoque. Il bellissimo allestimento ci tuffa nella Parigi del Moulin Rouge e del can – can, dei caffè e dei tanti artisti che vivono la notte. La mostra è aperta fino al 5 marzo 2017.
Info: www.mostratoulouselautrec.it (RC)
VENARIA: MERAVIGLIE DEGLI ZAR
Le Sale delle Arti della Reggia di Venaria ospitano, fino all’8 gennaio, una rassegna dedicata alle Meraviglie degli Zar, provenienti dal Palazzo Imperiale di Peterhof, splendido palazzo estivo, con parco e spettacolari fontane, nei pressi di San Pietroburgo.
In mostra 150 opere: quadri, abiti, porcellane, arazzi che illustrano il gusto raffinato ed assolutamente francese ed italiano della corte russa.
Peterhof, sulle rive del Mar Baltico, venne creato, agli inizi del ‘700, da Pietro il Grande e, successivamente, ingrandito, con varie palazzine e percorsi nel parco, da tutti i sovrani russi, fino a Nicola II. I Romanov acquistarono in Europa, durante i loro spettacolari Gran Tour, veri capolavori d’arte: tantissime tele di pittori francesi del ‘600 e ‘700, raffinate porcellane di Meissen e pregiati oggetti di manifattura torinese. Info: www.lavenaria.it (RC)
TORINO, MOSTRA FIABE D’AUTORE. GOZZANO E LA “FIABA POETICA” DEL PRIMO NOVECENTO
Apertura della mostra con presentazione del curatore Pompeo Vagliani
Sabato 29 ottobre, h 16.00 Inaugurazione a ingresso libero
MUSLI – Museo della Scuola e del Libro per l’Infanzia Via Corte d’Appello 20/c – Torino
Nell’ambito dell’iniziativa «L’immagine di me voglio che sia…». Guido Gozzano cent’anni dopo promossa dal Centro Studi “Guido Gozzano-Cesare Pavese” dell’Università di Torino per il centenario della morte di Guido Gozzano (1916-2016), la Fondazione Tancredi di Barolo presenta la mostra Fiabe d’autore. Guido Gozzano e la “fiaba poetica” del primo Novecento tra testo e illustrazione. L’esposizione offre l’occasione di approfondire e valorizzare la produzione di fiabe scritte dal poeta, attraverso una selezione di preziose edizioni e tavole originali che mettono in relazione l’opera di Gozzano destinata all’infanzia con la produzione di altri scrittori e illustratori della prima metà del Novecento. Il percorso è arricchito da alcune postazioni multimediali che permettono di avvicinarsi alle tematiche della mostra in modo interattivo e coinvolgente. Al percorso bibliografico si affianca la mostra Fiabe d’autore. 16 illustratori contemporanei per il centenario di Guido Gozzano, dedicata a opere originali ispirate alle fiabe del poeta e realizzate per l’occasione da artisti che operano nel campo dell’editoria per l’infanzia attuale.
La mostra sarà visitabile all’interno del Percorso Libro del MUSLI dal 30 ottobre 2016 al 30 giugno 2017, nei seguenti orari: lunedì – venerdì: h. 9.30 – 12.30; domenica: h. 15.30 – 18.30.
Ingresso 4 euro. Gratuito per tessere Abbonamento Musei (sono previste altre riduzioni e gratuità).
Fondazione Tancredi Barolo – Centro studi e Museo della scuola e del libro per l’infanzia – Palazzo Barolo, via delle Orfane 7 – 10122 Torino. Tel. 011. 19784944 – Fax. 011.19785188 – e-mail: info@fondazionetancredidibarolo.it – sito: www.fondazionetancredidibarolo.com
La rassegna ha come punto di partenza le prime edizioni delle fiabe di Gozzano: I tre talismani, pubblicata nel 1914 dalla casa editrice La Scolastica di Arnoldo Mondadori con le illustrazioni di Antonio Rubino, e La principessa si sposa, edita postuma (1917) da Treves con le illustrazioni di Golia. Di questi due preziosi volumi è ricostruita la storia editoriale e la loro collocazione nel più ampio contesto delle fiabe d’autore prodotte in quegli anni. Delle dodici fiabe di Gozzano sono esposti anche tutti i pre-originali, usciti sul “Corriere dei Piccoli” tra il 1908 e il 1912, illustrati dai migliori artisti dell’epoca, nonché una selezione dei racconti fiabeschi che il poeta scrisse per la rivista “Adolescenza”, non editi in volume. Una sezione specifica è dedicata a presentare con criteri analoghi le fiabe di Amalia Guglielminetti attraverso edizioni rare e disegni originali. Nella sala didattica del Museo è ricostruita la vicenda scolastica di Gozzano che frequentò la scuola elementare Moncenisio di Torino, corrispondente alla mitica “Sezione Baretti” evocata da De Amicis in Cuore.
Completano l’allestimento alcune postazioni multimediali che consentono di “sfogliare” e ascoltare alcune delle fiabe più belle e navigare attraverso il patrimonio iconografico delle edizioni esposte in mostra: un ulteriore stimolo per rendere vivi e attuali i materiali storici e offrire ai visitatori la possibilità di rielaborare in modo interattivo i temi emersi durante la visita. Grazie alla cortese concessione della Cineteca Nazionale di Roma, sarà inoltre possibile visionare una clip del film Umanità di Elvira Giallanella del 1919, ispirato al volume Tranquillino splendidamente illustrato da Golia (Treves, 1916).
I visitatori potranno anche ammirare le xilografie ispirate alle fiabe di Gozzano e vedere spezzoni del filmato dello spettacolo teatrale realizzato nel 1985 – in occasione delle manifestazioni per il centenario della nascita del poeta – dai bambini delle scuole elementari di San Maurizio Canavese, sotto la guida del maestro Franco Brunetta.
Il percorso bibliografico è integrato dalla mostra Fiabe d’Autore. 16 illustratori contemporanei per il centenario di Guido Gozzano: essa espone le opere originali di Roberta Angaramo, Irene Bedino, Lorena Canottiere, Marco Cazzato, Francesca Chessa, Laura Crema, Anna Curti, Silvia Forzani, Cinzia Ghigliano, Marco Paschetta, Gabriella Piccatto, Ilaria Pigaglio, Petra Probst, Elisa Talentino, Susanna Teodoro e Stefania Vincenzi.
RIVARA, ARTE CONTEMPORANEA
Domenica 30 ottobre 2016 dalle ore 10 alle ore 18, il Castello di Rivara Museo d’Arte Contemporanea presenta:
ARON DEMETZ – Solo show
BEPI GHIOTTI – Materia prima
ALESSIO DELFINO – Tarots
ANDREAS SCHÖN – Friend
PETER SCHMERSAL – Tränende Herzen
PIERO GHIGLIONE. GIORNALISTA DELL’AVVENTURA
Torino, Museo Nazionale della Montagna, 29 ottobre 2016 – 15 gennaio 2017
Piero Ghiglione (1883-1960), comincia a scalare per scommessa a trent’anni quando è rappresentante della Lancia in Germania, poi sale moltissime montagne tra i 5000 e i 7000 metri e diventa un protagonista dell’alpinismo extraeuropeo.
Alla figura leggendaria di questo ingegnere di Borgomanero (Novara), considerato un padre dello sci in Italia, inventore del Trofeo Mezzalama, il Museo Nazionale della Montagna dedica una mostra a cura di Danilo Fullin e Roberto Serafin, con il coordinamento di Veronica Lisino, nel tentativo di ricostruire la complessità e la fascinazione di un personaggio che fu alpinista, ma anche giornalista e scrittore, fotografo e soprattutto giramondo.
A partire dalle proprie collezioni, molte delle quali donate dallo stesso Ghiglione nel 1942, il Museo con la Regione Piemonte e la collaborazione di Città di Torino e Club Alpino Italiano, propone un’articolata esposizione che mette insieme materiale diverso: dalle stampe fotografiche alle copertine di giornale, dall’attrezzatura alpinistica ai libri e ai documenti.
Dalla Fototeca Museomontagna provengono una serie di immagini pubblicate dal 1938 al 1940 sulla “Gazzetta del Popolo”, di cui Ghiglione fu corrispondente; tra queste una galleria di suoi ritratti che lo mostrano come un vero “trasformista”, capace di adattarsi ai luoghi in cui si trova, dall’Albania alla Lapponia, dal Giappone al Sudafrica, dalle Ande all’Himalaya, fino alle Hawaii e al Borneo, oltre a una serie di reportage realizzati a corredo degli articoli scritti per il quotidiano torinese. Numerose anche le stampe originali, di grande formato, pubblicate sui molti libri di viaggio scritti dall’autore, che riproducono cime innevate, paesaggi sconfinati, pareti rocciose, vita da campo, e ancora genti e popolazioni locali. Infine alcune stampe originali di autori diversi pubblicate sul suo manuale Lo sci e la tecnica moderna (1928), considerato fra le migliori edizioni del tempo, a livello internazionale, dedicate allo sci fuoripista. Tra le collezioni anche una selezione di materiali utilizzati in spedizione o nei viaggi intorno al mondo, come i famosi sci corti di sua invenzione, usati nella spedizione del 1930 al Kibo con cui stabilì nel 1934 un record assoluto salendo in Himalaya il Balthoro Kangri (m 7260) e raggiungendo la quota mai toccata di 7000 metri con gli sci; e vari documenti, tra cui la copia del testamento olografo con cui lasciava alla sezione di Torino del CAI la somma di 20 milioni di lire per la costruzione di un bivacco in zona Monte Bianco, versante Brenva.
In mostra anche numerosi libri, come A zonzo per il mondo (Torino 1951), Dalle Ande all’Himalaya (Torino 1936), Le mie scalate nei cinque continenti (Milano 1942), Dall’Artico all’Antartico (Milano 1953) conservati dalla Biblioteca Nazionale CAI, parte dell’Area Documentazione del Museomontagna.
Per l’occasione il Museo inaugura una nuova esperienza editoriale, proponendo un “giornale di mostra” – nel formato di un piccolo quotidiano – che sarà offerto gratuitamente al pubblico durante il periodo della mostra. Al suo interno si potranno trovare immagini e testi dei curatori, utili ad approfondire l’argomento.
TORINO, BREAK DI CARLA MURA
Architetture Sensibili in BREAK by Carla Mura
a cura di Anja Gunjak
Opening giovedì 27 ottobre 2016, ore 18:30
In esposizione da giovedì 27 ottobre a domenica 13 novembre 2016
Mirafiori Galerie, Piazza Riccardo Cattaneo, Torino – INGRESSO LIBERO
Il break, ossia la “pausa” di riflessione e di pensiero in cui nascono le realizzazioni dell’artista Carla Mura. Un invito verso un “tempo fermo” negli avvenimenti della vita, in cui diventano necessari la pazienza, la devozione e – perché no? – l’amore.
Dal 27 ottobre al 13 novembre presso la Mirafiori Galerie di Torino è allestita la mostra delle opere di architetture sensibili e di geometrie astratte realizzate in filo di cotone firmate da Carla Mura.
La rassegna BREAK, a cura di Anja Gunjak, raccoglie una selezione di creazioni recenti dell’artista che, dopo un lungo periodo di sola pittura, ha iniziato a realizzare le sue opere utilizzando un nuovo materiale da lei molto amato, il filo, in una tecnica spontanea e assolutamente unica e personale. Differenziando i supporti, che spaziano dal legno alle pietre come marmo e travertino, al plexiglass, alla tela, Carla Mura utilizza i suoi fili in percorsi lenti e misurati, li annoda, li incrocia in continui rimandi dal prima al poi, li organizza in sequenze ritmiche o libere combinazioni, in configurazioni cartesiane o intricati reticoli.
Nei suoi segmenti e nei pattern cromatici ci sono visioni di panorami, aperture su strade e città, finestre di una casa metropolitana, vetri opachi di un vagone di un treno, forse di un autobus, segnati dalla pioggia o dalla polvere stratificata. Non sono rappresentati, eppure crediamo di vederli…
Mirafiori Galerie – Mirafiori Motor Village
Piazza Riccardo Cattaneo, Torino | fca.motorvillageitalia.it/MVTorino
Lunedì-venerdì 9-20 | sabato 9 – 19.30 | domenica 9.30-13 / 15-19.30
TORINO, INAUGURA IL 27 OTTOBRE LA PRIMA EDIZIONE DI NEST
Inaugura il 27 ottobre a Torino la prima edizione di NEST, il festival sui centri di produzione artistica indipendente dedicato in questa prima edizione alla scena italiana.
Il festival fa parte del più ampio progetto NESXT, il network internazionale rivolto al panorama artistico no profit, tra associazioni, artist run space e collettivi: un ambito poco esplorato dal sistema dell’arte ufficiale ma estremamente dinamico e articolato, come hanno dimostrato le adesioni alla call, provenienti da tutto il territorio nazionale in una molteplicità di realtà vitali ed eterogenee. Sede centrale del festival è Q35, ex spazio industriale sito in Via Quittengo 35, dove avrà luogo l’esposizione (show) dei 20 spazi selezionati dal comitato scientifico, in una ricognizione che definisce una prima mappatura sulla dimensione della produzione indipendente italiana. I 20 progetti vincitori sono stati scelti sulla base dei criteri che informano l’identità stessa di NESXT, ovvero l’esplorazione libera di nuove e sperimentali pratiche relative agli aspetti della ricerca, della produzione, dell’esposizione, dell’associazionismo e della relazione con il pubblico. Centrali i valori della progettualità, intesa a 360°, e la capacità di ideare e dar vita a realtà di networking su più livelli. I progetti selezionati sono BOCS (Catania), Carico Massimo (Livorno), Cose Cosmiche (Milano), Current (Milano), Frequente (Milano), Giuseppefraugallery (Gonnesa – CI), Le Dictateur + B-tomic (Milano), Localedue (Bologna), Museo d’Inverno (Siena), N38E13 (Palermo), Ramdom (Lecce), RAVE East Village Artist Residency (Trivignano U.se – UD), SPAZIENNE (Milano), Spazio Y (Roma), Studio Corte 17 (Prato), Werkbank Lana (Bolzano), Museo Wunderkammer (Trento), Wunderbar+Peninsula (Roma/Berlino), Zentrum (Varese), /77 (Milano). Un’altra area del complesso è dedicata alla grafica d’arte (graphic), un focus realizzato con il supporto di personal media | agenzia di comunicazione, che arricchisce la prima edizione del festival con una selezione di progetti liberi e visionari realizzati da collettivi ed editori indipendenti italiani, quali: Chicken Broccoli (Roma), Costola (Genova) + Fame (Roma), Elyron (Torino), Fondo A.A.V.V. (Biella), Presidio Artistico Circolare (Torino), Print About Me (Torino), Tuta (Torino), Venti Dita Studio (Torino). Parallelamente Bodyteller, a cura di Francesca Arri, un programma di live a 360°, con performance, concerti, talk, visual, djset, video e workshop, prenderà vita nello spazio live di Q35, con ospiti italiani e internazionali, tra cui Sabrina Casadei (Roma) Clarinde Wesselink (Amsterdam), Mare di Dirac (Torino), Le DIctateur + B-tomic + Larsen (Milano/Torino), Emanuele Vesci (Roma/Berlino), EX NUNC (Londra/Web), Vivian Chinasa Ezugha (Nigeria/UK), VestAndPage (Gemania/Italia), Le Ragazze del Porno (Italia), Tweedo e Dario Timpani (Torino), Gandalf e High Files (Torino), Ambra Gatto Bergamasco e Edegar Fernando Starke (Dublino/Berlino), NoiziKnobs (Torino).
Nell’ambito del festival, domenica 6, è prevista anche una sessione di lavori del Forum Permanente dell’Arte contemporanea dedicata alle criticità dei progetti artistici community based. Q35 ospiterà il festival dal 4 al 6 novembre, mentre già a partire dal 27 ottobre si animerà il circuito off di NEST, che andrà a coinvolgere oltre 20 spazi culturali della città in una serie di mostre ed eventi; tra questi due collaborazioni internazionali con Istanbul e Marsiglia, a esemplificare il network di relazioni che NESXT intende costruire tra le realtà italiane ed estere. Gli spazi coinvolti nel circuito off sono Almanac Inn, Autofocus/VANNI, Barriera, blank – spazio espostivo e/static, Fusion Art Gallery + Edizioni Inaudite, Galleria Moitre, Galo Art Gallery, Laboratorio Artistico Pietra | PASAJ (Istanbul), Libreria Bodoni/Spazio B, Jest, Ncontemporary – TPS, Officina 500 | Galerie ambulante – Association ART’ccessible (Marsiglia), Phos –Centro Polifunzionale per la Fotografia e le Arti Visive, Progetto Diogene, Spaziobianco, Spazio Buonasera, Spazio Ferramenta, Teatro Baretti, Teatro “Gar(a)bato” o “piccolo piccolo”, Temporary Space Arteco, Torino Graphic Days, UltraSpazio coworking. NEST, attraverso la mostra e il circuito cittadino, prende la forma di un grande evento condiviso che abbraccia la città e la presenta come unico spazio creativo multiforme, per stimolarlo e promuoverlo di fronte al pubblico internazionale della settimana di ContemporaryART Torino Piemonte: città laboratorio che diventa palcoscenico per nuove pratiche e sperimentazioni, come nella sua vocazione e identità. In questa ottica, oltre a coinvolgere gli spazi sopracitati, NEST ha avviato dei progetti di collaborazione con altre realtà progettuali come Spazio Ferramenta, Superbudda, Calista Record, Genau e Moving Bodies Festival, oltre a operazioni di networking con soggetti indipendenti che realizzano iniziative artistiche nella settimana dell’arte contemporanea: DAMA (fiera di arte contemporanea che avrà luogo a Palazzo Saluzzo Paesana), theGIFER (festival di gif art che si articola in una serie di location cittadine) e Torino Graphic Days (festival di grafica che avrà casa presso Toolbox). Direzione artistica Olga Gambari; comitato scientifico: Lorenzo Balbi, Pietro Gaglianò, Andrea Lacarpia, Roberta Pagani, Giangavino Pazzola e Marco Scotini.
ALBA: FUTURBALLA
La Fondazione Ferrero di Alba celebra la figura del pittore torinese Giacomo Balla con una interessante mostra, aperta fino al 27 febbraio 2017.
L’esposizione, realizzata con la GAM di Torino, mette a fuoco i vari periodi artistici di Balla, dalle prime esperienze di pittura realistica, come allievo di Giacomo Grosso all’Accademia Albertina, alla sua adesione al Futurismo.
Balla con la sua pennellata ricca di filamenti luminosi, il forte contrasto fra chiari e scuri, la scelta di tagli prospettici audaci ed estremi rappresenta un vero modello per i giovani pittori futuristi.
Balla lascia la sua Torino nel 1895 per proseguire la sua ricerca artistica a Roma; la sua formazione si completa a Parigi, dove trascorre qualche mese nel 1900, anno della grande Expo Internazionale.
Tornato a Roma, riunisce intorno a sé giovani ansiosi di modernità, come Boccioni e Severini.
Balla studia e trasferisce sulla tela il movimento, si appassiona di astronomia, cinema e teatro.
In mostra i suoi grandi capolavori, come “Dinamismo di un cane al guinzaglio”, il “Volo di rondini” e “Automobile in corsa”.
La sezione espositiva alla GAM di Torino, che conserva molte opere di Balla, è dedicata al giovane Balla ed alle sue esperienze torinesi: la nascita nel poverissimo Borgo del Rubatto, le influenze del suo maestro Giacomo Grosso e le sue prime esperienze artistiche.
Fondazione Ferrero Alba: ingresso gratuito. Chiuso il martedì.
Info: www.fondazioneferrero.it
ARTISTI CHIERESI A COSTIGLIOLE
Quattro artisti contemporanei dell’Unione Artisti del Chierese a Costigliole d’Asti, nel palazzo comunale, presso la cantina dei vini, in una mostra collettiva di pitture ad olio, acquerelli e sculture lignee, che propongono temiastratti e figurativi. Si tratta degli scultori lignei Pietro De Ruvo e Bruno Peirolo e dei pittori Luigi Pogliani e Bruno Cantino. La mostra, a ingresso libero, sarà aperta dal 28 ottobre al 7 gennaio 2017, in orario con la manifestazione “Barbera”
AOSTA, MOSTRA FOTOGRAFICA ALPIMAGIA. RITI, LEGGENDE E MISTERI DEI POPOLI ALPINI
Aosta, Museo Archeologico Regionale
Piazza Roncas, 12
29 ottobre 2016 – 19 febbraio 2017
Orario: dal martedì alla domenica,
ore 10-13 e 14-18
Venerdì 28 ottobre 2016, alle ore 18, sarà inaugurata, presso il Museo Archeologico Regionale di Aosta la mostra ALPIMAGIA. Riti, leggende e misteri dei popoli alpini di Stefano Torrione.
La rassegna presenta 92 fotografie di grande formato che ci conducono nel mondo “magico” della cultura popolare alpina. Immagini di riti scanditi dall’antico calendario contadino che portano il visitatore, attraverso le sei sale tematiche della mostra, in un viaggio immaginario che percorre un intero anno solare sulle montagne. Dalle scampananti feste propiziatorie per scacciare l’inverno, alle gesta carnevalesche di uomini selvatici con sembianze di orsi, lupi e diavoli, dai roghi di mezza quaresima a quelli del solstizio d’estate, dalle notti di Halloween alle scorribande notturne dell’Avvento, fino ai riti natalizi e a quelli di fine anno, il visitatore è condotto alla scoperta di luoghi e località dai nomi poco conosciuti, tra gli abitanti delle Alpi, occitani, valdostani, ladini, sud tirolesi, friulani, cimbri e mocheni, dove “arde ancora il fuoco della tradizione”. La mostra rende omaggio alla cultura tradizionale alpina attraverso una ricerca fotografica straordinaria, che documenta l’unione simbolica di tutte le popolazioni di montagna.
Il progetto espositivo è il risultato di un lavoro di ampio respiro sulla cultura immateriale delle popolazioni alpine, realizzato dal fotografo valdostano nel corso di diversi anni. Dalla Valle d’Aosta al Piemonte, dalla Lombardia al Friuli, dal Trentino all’Alto Adige/Südtirol, dal Friuli al Veneto, fino alla Liguria, Stefano Torrione ha percorso valli e paesi alla ricerca dei riti e le feste delle comunità di montagna, componendo un grande affresco sulla cultura popolare alpina.
Sulle Alpi risiede ancora la magia di riti e feste, la cui origine si perde nella notte dei tempi. In questa esposizione apprezziamo la ricchezza e il fascino di un progetto che, come in un gioco di specchi, riflette squarci di vita dei piccoli mondi alpini, separati tra di loro da vallate impervie, ma uniti in un unico spirito. Per realizzare ALPIMAGIA Stefano Torrione ha impiegato più di 5 anni e ha percorso più di 100.000 km, spostandosi dalla Liguria fino al Friuli Venezia Giulia, alla riscoperta degli antichi riti che ancora oggi vivono sulle montagne. È tornato negli stessi posti “più e più volte per fotografare quei riti, da un anno all’altro, senza fretta – quasi un elogio della lentezza – per cercare di coglierne l’essenza” come scrive Daria Jorioz nel testo di presentazione del lavoro, interrogandosi sul significato del rito.
L’esposizione resterà aperta sino a domenica 19 febbraio 2017, dal martedì alla domenica, ore 10-13 e 14-18, chiuso il lunedì.
Il costo del biglietto d’ingresso è di 6 euro intero, 4 euro ridotto; 3 euro per i soci del Touring Club Italiano e Alpitur; entrata gratuita per i minori di 18 anni e per le scuole. Sarà possibile acquistare un abbonamento con la mostra Cattedrali di ghiaccio. Vittorio Sella, Himalaya 1909, aperta dal 5 novembre 2016 al 26 marzo 2017 al Centro Saint-Bénin di Aosta, al costo di 10 euro intero e 6 euro ridotto. Nel corso della mostra sono previste attività didattiche per le scuole e visite guidate.