CRONACA – Torino, Borgo Po: preso il rapinatore seriale delle vecchiette

rapinatore%20-%20defIl quartiere è Borgo Po. Ville Liberty, strade tranquille, ampi spazi verdi. È’ normale notare, in tarda mattinata, in questo soleggiato inizio autunno, signore ben vestite, borsetta a tracolla, andare a piedi a fare la spesa. Probabilmente erano questi i pensieri di KHALED Amhed, egiziano senza fissa dimora e senza attività lavorativa, assuntore di sostanze stupefacenti, quando ha iniziato a colpire. Ed erano loro i suoi obiettivi: anziane signore a passeggio, magari dirette al supermercato, spesso con in borsa soltanto poche decine di euro. Come M.M., 70 anni, che la mattina dell’8 ottobre si sente afferrare alle spalle la borsetta. Neanche il tempo di cercare di trattenerla (e forse è stata una fortuna), un giovane con il berrettino nero sfreccia via. M. lo insegue, c’erano gli assegni della pensione dentro la sua borsetta: non ce la fa. Il rapinatore sparisce dentro il parco Michelotti. Anche la signora D.V. circa 70 anni, stava passeggiando in via Martiri della Libertà la mattina del 3 ottobre, quando il giovane con il berrettino afferra anche lei. Stavolta però la prende a pugni, la strattona e infine scappa con la sua borsetta. E’ il 5 ottobre e siamo in via Bricca. Intorno alle 11.30, la signora B.G., 84 anni, si stava recando al market del quartiere quando un giovane con un berretto nero le afferra la borsetta da dietro. Lei, forse per istinto, cerca di trattenerla: allora lui la strattona con violenza, la fa rovinare a terra. La signora sbatte il volto sul marciapiede e perde i sensi. Al pronto soccorso le diagnosticano varie fratture e un taglio al labbro. La signora B.G. da quel giorno non è più autosufficiente. All’interno della borsa c’erano 50 euro.    Serrate le indagini della polizia. Il 20 ottobre gli uomini del Commissariato Borgo Po fermano il KHALED appena in tempo: stava per colpire ancora. Negli uffici della polizia KHALED ammette tutto; anzi, dichiara di aver commesso altre rapine, alcune anche a ragazzini. Sceglieva bene: colpi facili, obiettivi indifesi. Ora è in carcere: chiunque sia stato ultimamente rapinato e dovesse riconoscere il KHALED, avvisi subito le forze dell’ordine.