Asti. L’Onav manda in scena la sua storia. I 65 anni sul palco dell’Alfieri.
C’erano quasi tutti ieri, sabato 29 ottobre, al Teatro Alfieri: il presidente Vito Intini, la vice presidente Maria Pia Berlucchi, il direttore Michele Alessandria, i delegati provinciali, gli ex presidenti, gli enologi, i sostenitori e naturalmente molti soci. Quasi tutti quelli che hanno fatto la storia dei 65 anni dell’Onav, l’Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino. Quelli che mancavano per ovvie ragioni (gli anni passati non sono pochi) sono stati ricordati e celebrati perchĂ© il movimento nato ad Asti nel 1951 è cresciuto e diventato grande grazie ad ognuno di loro.
Presentata da Maurelia Carafa, giornalista Rai, la giornata per festeggiare il 65° compleanno dell’Onav è stata introdotta da un balletto coreografato da Luca Rapis con i ballerini della One Thousand Dance (compagnia di Bergamo) ispirato al movimento del vino nel calice. Il presidente Intini e il direttore Alessandria hanno poi premiato i soci piĂą anziani, quelli che hanno raggiunto ben 50 anni di associazione, tra i quali la prima donna iscritta all’Onav nel lontano 1961, quando il mondo del vino si declinava ancora tutto al maschile: è Renata Marchesini, moglie dell’ex presidente Adriano Rampone.
I momenti istituzionali di premiazione dei soci, con varie anzianitĂ o che hanno contribuito a dare lustro all’Onav, sono stati inframmezzati da un “racconto” musicale che ha ripercorso i 65 anni passati e da quello delle tappe salienti della storia italiana, con i cambiamenti del costume e della societĂ . Il recital, diretto dal Maestro Andrea Albertini al piano, accompagnato  dalla violinista Livia Hagiu, ha riproposto con il contributo del tenore Giorgio Trucco, della soprano Elena D’Angelo e del vocalist Max Di Lullo, classici della canzone italiana e internazionale. Di pari passo è stata ricordata la storia dell’Onav attraverso i vari decenni. Un vero clima di festa che ha celebrato la memoria storica dell’associazione, memoria che risiede proprio in quei soci che hanno continuato negli anni a fornire il loro contributo e a infondere la loro passione all’Onav. Momento commovente è stato quello in cui Roberto Rampone, consigliere dell’associazione e figlio del compianto presidente Adriano, tra i fondatori presenti nel 1951, ha consegnato la spilla di suo padre al presidente Vito Intini, per ringraziarlo dell’opera svolta per la festa dell’associazione. Un simbolico passaggio di testimone tra quello che è stato e quello che sarĂ .
Erano presenti anche le autoritĂ cittadine: il sindaco Fabrizio Brignolo, il consigliere regionale Angela Motta, il presidente della Camera di Commercio Renato Goria, il presidente della Fondazione CRAsti Mario Sacco. Non ha voluto mancare neppure l’assessore regionale all’agricoltura Giorgio Ferrero, il quale ha voluto ricordare che nel suo curriculum c’è anche il conseguimento del diploma Onav.
Tra gli ospiti Daniele Cernilli, giĂ direttore del Gambero Rosso, e attualmente direttore del Nuovo Assaggiatore, rivista ufficiale dell’Onav; Paolo Massobrio, inventore di Golosaria e i rappresentati di varie associazioni, tra le quali Slow Food, Fisar, Donne del Vino.
I 65 anni dell’Onav sono stati ripercorsi anche in un libro celebrativo che ha raccolto i documenti, le fotografie, i personaggi e i racconti dei soci.
La festa si è conclusa, ovviamente, con un brindisi offerto dalle Cantine Gancia. A ricordare la giornata la lavagna firmata dai presenti: un “C’ero anch’io” che sarĂ di buon auspicio per gli anni a venire.
Carmela Pagnotta