“L’ALTERNATIVA NON E’ CHIARA” o forse sì, Moncalieri si propone per salvare il Jazz in Piemonte

moncalieri-jazzMONCALIERI – Solo pochi giorni fa diecimila persone hanno partecipato alla Notte Nera del Jazz di Moncalieri, ed ecco che giunge da Torino la notizia della chiusura del Festival Torinese.

Paolo Montagna, sindaco di Moncalieri, non ci sta a perdere la tradizione del jazz sul territorio piemontese, e con il fondatore del Moncalieri Jazz Festival Ugo Viola si mette al lavoro per creare una reale alternativa.

 

Il sindaco di Moncalieri, Montagna

Il sindaco di Moncalieri, Montagna

Siamo pronti a moltiplicare gli sforzi per proseguire lungo la strada della grande tradizione jazzistica piemontese: lanciamo perciò un appello agli artisti e al variegato mondo del jazz per costruire insieme una straordinaria edizione 2017 e preservare questo grande patrimonio del nostro territorio. L’alternativa ‘non è Chiara’ e di certo non è Milano, che proprio in questi giorni inaugura il suo JazzMI. Da 19 anni il Festival di Moncalieri porta in piazza la grande musica jazz, con un calendario di eventi alla portata di tutti. I grandi ospiti italiani ed internazionali (Fabrizio Bosso, Gegè Telesforo, Dave Holland con Aziza, Horacio Hernandez, solo per citarne alcuni) e le migliaia di presenze con arrivi da tutto il Piemonte, ne sono la testimonianza”.

 

Fa eco Ugo Viola, fondatore del Moncalieri Jazz Festival, in rassegna fino al 13 novembre:

La cultura, e in particolare la grande musica che diventa festa popolare è da decenni patrimonio dell’intera comunità torinese, ormai fattore distintivo e di riconoscibilità. In questo senso la responsabilità di organizzare, a partire dal 2017, l’unico Jazz Festival all’ombra della Mole ci pone di fronte alla necessità di raddoppiare gli sforzi. Moncalieri si candida a diventare la casa del jazz piemontese”