Cambiano: all’Unitre riparte il corso di scacchi con Guglielmo Cielo: una tradizione

Guglielmo Cielo

Guglielmo Cielo

All’UNITRE’ riparte uno dei corsi storici con lo storico docente, Guglielmo Cielo. Guglielmo, nato il 22. 8. 1947, ex impiegato , ha iniziato ad appassionarsi all’ età di venticinque anni, dopo una vacanza a San Marino. Vide in un negozio una scacchiera e la comprò: solo dopo acquistò un libro per imparare a giocare.

– Hai solo quella?

“ Ne ho cinque, una di queste ha un valore affettivo perché mi è stata regalata da degli amici quando lavoravo. Quasi quarant’ anni fa, ed è stata costruita da loro appositamente per me in acciaio in un reparto di verniciatura”.

– C’ è una pedina che ti è più simpatica delle altre?

“ Ogni pedina ha la sua personalità; forse il pedone perché è piccolo ma se riesce ad arrivare nell’ ottava traversa può diventare anche Regina: la pedina più potente”.

– E’ un gioco difficile?

“ La fortuna non c’entra , è un gioco di strategia e tattica. Purtroppo non è per tutti perché è un gioco mentale: ha 400 possibili combinazioni dopo la prima mossa, e 80.000 dopo la seconda.

– Però fa bene a tutti?

“ Certamente. Agli adulti per tenere in allenamento il cervello e ai bambini per svilupparlo. Il gioco degli scacchi simula una battaglia sul campo ma può essere usata anche come metafora della struttura sociale; insegna le diverse posizioni  e le “ mosse” che ognuna può , o non può fare. Al giorno d’ oggi può rappresentare le diversità e il rispetto dei ruoli”.

– Hai partecipato a delle gare?

“ Alcune. Nel ’82 la Scacchistica Torinese, società centenaria, organizzo un incontro dove ho avuto l’onore di giocare contro l’ ex campione d’ Italia, Mattioli”.

 – Oltre alla collaborazione con l’ UNITRE’ fai altri corsi?

“ In collaborazione con la biblioteca di Cambiano  F.lli Jacomuzzi, insieme a Celso Giuliani conduciamo diversi corsi durante l’anno”.

– In questo che stai conducendo quanti sono i partecipanti?

“ Cinque. Tre adulti e due bambine di undici e otto anni. Il numero dei partecipanti non conta; quello che conta e tenere accesa la fiamma della passione per questo gioco così antico. Da alcuni scavi archeologici sono venuti alla luce dei reperti che fanno pensare all’ esistenza di questo gioco già nel secondo o terzo secolo D.c  ma, di certo sappiamo grazie a degli scritti che il metodo e la scacchiera usata oggi era usata già nel medioevo.

– A Cambiano esiste un Circolo scacchistico?

“Tempo fa era nata Arco-Torre che poi si trasferì a Chieri in via San Filippo. Noi ci incontriamo ogni venerdì  pomeriggio in biblioteca. Dall’ 11 di novembre fino al 7 aprile, dalle 15 alle 17 si uniranno a noi i corsisti dell’ UNITRE’”.

Il Presidente Gianfranco Bordin e il direttivo, hanno voluto riproporlo perché è un gioco divertente e intelligente.  Speriamo che un giorno possa prendere il posto delle Slot Machine. Non è detto che non avvenga: nella vita come in una partita di scacchi, con tutte quelle combinazioni, potrebbe accadere di tutto.

Antonella Rutigliano