PIEMONTE ARTE: GUALA BICCHIERI, GINNETY, GOVONE, CIRIO…

TORINO: “LO SCRIGNO DEL CARDINALE “, GUALA BICCHIERI COLLEZIONISTA DI ARTE GOTICA TRA VERCELLI, LIMOGES, PARIGI E LONDRA

Palazzo Madama – Sala Atelier Piazza Castello – Torino

11 novembre 2016 – 6 febbraio 2017

Giovedì 10 novembre 2016 ore 11.00 – conferenza stampa | ore 18.00 inaugurazione

lo-scrigno-del-cardinaleA novecento anni esatti dalla riconferma della Magna Charta, siglata a Bristol l’11 novembre 1216 su iniziativa del cardinale Guala Bicchieri, Palazzo Madama presenta Lo scrigno del Cardinale, una preziosa mostra dedicata alla figura del prelato vercellese, appassionato collezionista di arte gotica all’inizio del 1200. Il percorso in mostra illustra le principali opere giunte sino a noi di questa preziosa collezione. Innanzitutto gli smalti di Limoges, di cui troviamo esposti sedici esemplari. Tra questi spicca il celebre Cofano di Palazzo Madama (acquisto del Comune di Torino nel 2004) utilizzato dal cardinale come baule da viaggio per gli arredi liturgici, le oreficerie e i documenti che portava con sé durante gli spostamenti; un piccolo e prezioso cofanetto proveniente dal Museo Leone di Vercelli; e tre dei dodici medaglioni conservati al Musée du Louvre provenienti da un cofano di Guala Bicchieri e raffiguranti animali, creature fantastiche e scene di combattimento.

Una sezione è interamente dedicata alle opere di Limoges con decorazione profana del Musée de Cluny, tra cui un piccolo capolavoro del gotico di inizio Duecento: la scatola con scene cortesi dell’abbazia di Saint-Martial di Limoges, su cui sono raffigurati i diversi momenti della conquista amorosa secondo l’etica cavalleresca.

Ad arricchire il percorso espositivo c’è anche un codice miniato di origine germanica della Biblioteca Nazionale di Torino, a testimonianza della ricca collezione di manoscritti del cardinale che contava 118 codici, tra bibbie, testi patristici, liturgici e giuridici, e un coltello eucaristico, tesoro di oreficeria in uso soprattutto in età paleocristiana e nella liturgia ortodossa.

La mostra si conclude con un approfondimento sulla fortuna di queste opere nell’Ottocento presso i collezionisti, gli architetti-restauratori e le Scuole Professionali, in linea con quella riscoperta del Medioevo che caratterizzò la cultura non solo piemontese, ma anche nazionale ed europea del periodo, e sul tema dei falsi, oreficerie in stile di Limoges, attraverso l’esposizione di disegni, lettere e fotografie riguardanti il cofano di Guala Bicchieri accanto a calchi in gesso e copie in ottone degli esemplari originali del XIII secolo.

 

ALLA FREDDI LIBRERIA ANTIQUARIA LA PITTURA DI PAULINE GINNETY

La pittrice irlandese Pauline Ginnety, che vive e lavora a Parigi, inaugura venerdì 11 novembre, alle 18, la sua prima mostra personale in Italia, nelle sale della Freddi Libreria Antiquaria, in via Mazzini 40. Per questa occasione presenta dipinti, incisioni e libri d’artista, affiancati da testipoetici, saggi storici e antropologici sviluppati negli anni di volontariato in Zambia e di lavoro nei paesi dell’Est europeo, in Tailandia e Irlanda del Nord. Le sue opere prendono forma attraverso esperienze maturate nell’atelier parigino e con il Museo Moma di New York. Invitata alle mostre del Piemonte Artistico e Culturale, ha esposto alle collettive organizzate a Torino (Regione Piemonte e Libreria Freddi) e nei palazzi storici di Bene Vagienna.

Il senso di una natura rivisitata, di territori della memoria, di quelle sottili emozioni che presiedono alla formulazione del discorso per immagini dell’irlandese Pauline Ginnety, rappresentano gli aspetti della sua esplorazione intorno agli scenari dell’umana esistenza. E, quindi, il suo percorso travalica la sola definizione del vero per testimoniare gli anni della «crescita in Irlanda», delle passeggiate a piedi e in bicicletta lungo i sentieri del paesaggio francese e del periodo, culturalmente importante, trascorso in un villaggio dello Zambia.

Nelle sue opere, nulla è affidato al caso, ma ogni scansione dello spazio, ogni ricordo, ogni sensazione, stabilisce una determinante connessione con i misteriosi itinerari che attraversano il tempo e le pianure dell’Africa, contribuendo a fissare nella mente i sofferti ed inquietanti momenti di una migrazione su improbabili battelli, di approdi su coste talvolte inospitali, di onde incombenti che distruggono vite, sogni, speranze.

E la raffigurazione è caratterizzata da colori, segni, immagini che prendono forma su fogli di carta o sulla tela, in una sorta di narrazione che unisce le stagioni parigine alla «siccità« dello Zambia, gli ambienti irlandesi a una poetica visione d’insieme.

Una visione che appartiene al «corpus» di lavori esposti in questa mostra alla Libreria Antiquaria Freddi, dove accanto ai libri storici e alle raccolte di poesia, si «scoprono» le pagine pittoriche di «Pached Lands» e «After the rains», «Night crossing» e «Show blanket».

Vi è nella stagione della Ginnety, il clima di una ricerca espressiva estremamente meditata, scandita dai versi di Charles Baudelaire, di Seamus Heaney e George Mwandu: «L’acqua che è il motore della natura./ ….Le piante che hanno bisogno di essa per rimanere in vita/ gli animali che hanno bisogno di impianti per rimanere in vita/ ma chi rimarrà in vita senza acqua?».

I suoi lavori vogliono essere, perciò, una sensibile e probabile risposta ai quesiti e alle angosce esistenziali dell’umanità, alle quotidiane riflessioni, ai dubbi, ma sono anche un segnale che annuncia un nuovo rapporto tra l’artista e il territorio, tra la linea che incide subitanee impressioni e le acque vorticose di un torrente, tra la vegetazione e le sedimentazioni del terreno con rari alberi. E in questo incedere delle immagini, una luce sospesa annuncia il verde fitto del bosco e l’avventura di un antico fossile.

Pauline Ginnety racconta un mondo di coinvolgenti emozioni, ma lo fa con riserbo, senza urlare, recuperando dalla propria interiorità l’inconfessato desiderio di tradurre, con linee e colori, la visione di terre assolate, rocce, silenzi.

Angelo Mistrangelo

 

Torino, Libreria Antiquaria Freddi-Galleria, via Mazzini, 40,

orario:lun.- sab.10,30-12,30/16-19,30, sino al 28 novembre.      

 

IL PAESE DI NATALE DI GOVONE È DAVVERO MAGICO

govoneDal 19 novembre al 26 dicembre 2016 torna il “Magico Paese di Natale” di Govone, in provincia di Cuneo, che con i suoi 30 mila visitatori al giorno rappresenta uno degli eventi più attesi del Natale.

Grande novità dell’edizione numero 10 è il coinvolgimento dell’intero territorio del Roero: non solo Govone quindi, ma anche Canale arricchirà il calendario degli eventi, per rendere davvero Magico il Natale 2016.

Sabato 19 e Domenica 20 novembre è il week end della grande inaugurazione. L’evento, insieme a un testimonial d’eccezione, ripercorrerà la storia del Magico Paese di Natale in questi 10 anni: musica, spettacoli, balli e luci sullo sfondo del Castello Reale, il tutto unito da una narrazione fuori campo che farà da filo conduttore. Un’atmosfera magica e suggestiva pronta ad incantare tutti il pubblico.

Il cuore pulsante della kermesse è senza dubbio l’unica autentica Casa di Babbo Natale in Italia, che per tutta la durata della manifestazione sarà animata dalle coreografie ideate e dirette dal regista Vincenzo Santagata e interpretate da attori professionisti. Uno spettacolo affascinante, che trascina lo spettatore in quella che è l’atmosfera incantata del regno del signor Claus e degli altri personaggi: Elfi, Mamma Natale, Antea la regina degli Elfi e il cuoco Saucisson.

Dopo il grande successo dello scorso anno, tornano anche i musical che animeranno la città: Astrid e la bottega incantata, che negli antichi locali del teatro parrocchiale di Govone condurrà in un viaggio nel laboratorio dei giocattoli di Babbo Natale, e Le nuove avventure di Arien, la principessa dei Ghiacci – Il 2° capitolo della Saga che, riprendendo le fila dello spettacolo dell’anno scorso, s’ispira ai mondi incantati e glaciali del polo, per raccontare le piccole disavventure della bellissima principessa Arien.

Immancabile come ogni anno il grande Mercatino Natalizio, che si snoda per le vie del centro storico di Govone, vetrina di tante eccellenze Italiane: 86 espositori provenienti da tutto lo stivale proporranno le loro specialità gastronomiche e artigianali; 6 punti street food e la Locanda saranno pronti a rifocillare i visitatori con specialità della cucina nazionale. Ad arricchire la proposta enogastronomica sarà poi l’Enoteca del Magico Paese di Natale, uno spazio dedicato ai produttori di vino in cui saranno organizzate degustazioni di vino e abbinamenti a formaggi e salumi del territorio.

Non mancheranno poi le iniziative di intratteniamo pensate per i più piccoli, come la giostra a carosello in Piazza Baratti (Piazza Vittorio Emanuele II), con le animazioni promosse dalla Baratti&Milano, e il mini parco avventura nel parco del Castello, con ponti sospesi, tiro con l’arco ed altri giochi di equilibrio.

Ma la festa non finisce qui! Per i primi tre weekend di dicembre Il Magico Paese di Natale poterà a Canale l’atmosfera della grande festa con Magic Christmas Hills: nelle antiche strade del comune a soli 15 chilometri da Govone ci saranno un mercatino, stand di street food per riscoprire gli antichi sapori (dalle polpettine langarole alle patate di Cuneo), artisti di strada, musica dal vivo, un mini luna park, degustazioni di vini presso l’Enoteca regionale del Roero e la Piazza degli alberi danzanti: al tramonto, con il tintinnio delle campanelle della slitta, Babbo Natale sarà accolto da uno scenografico spettacolo di luci e suoni.

Al Castello di Monticello si potrà vivere invece un’esperienza esclusiva con Un Natale da favola: nei giorni del 3, 8, 9, 10 e 17 dicembre, l’antica sala della biblioteca del Castello vedrà Babbo Natale intrattenere con racconti e magie i bambini e le loro famiglie, per poi proseguire l’avventura con una cena a tema nella foresteria del Castello.

Il Magico Paese di Natale è reso possibile grazie a Regione Piemonte, Assessorato al Turismo, Comune di Govone, Comune di Canale, L’Ente Turismo Alba Bra Langhe e Roero, Enoteca Regionale del Roero e con il sostegno di Fondazione CRT e Fondazione CRC. Fondamentale anche il contributo di una rete di sponsor: Baratti & Milano, Casa Saclà, Produttori di Govone, Q120. Che la Magia del Natale abbia inizio!

www.magicopaesedinatale.com

Informazione e prenotazioni:

IL MAGICO PAESE DI NATALE®

Associazione Culturale Generazione

Tel. 173 58 200

info@ilpaesedinatale.com

gruppi@ilpaesedinatale.com

 

Dal 15 settembre prenotazione visita alla Casa di Babbo Natale e spettacoli: www.magicopaesedinatale.com

 

Calendario e orari dell’evento

sabato 19 e domenica 20 novembre – dalle 10.00 alle 19.00

sabato 26 e domenica 27 novembre – dalle 10.00 alle 19.00

sabato 3 e domenica 4 dicembre – dalle 10.00 alle 19.00

da giovedì 8 a domenica 11 dicembre – dalle 10.00 alle 19.00

sabato 17 e domenica 18 dicembre – dalle 10.00 alle 19.00

lunedì 26 dicembre – dalle 10.00 alle 19.00 (apertura degli stand nella piazza antistante il Castello di Govone)

 

PELLATI E “LA STORIA DI CIO’ CHE MANGIAMO”

Mercoledì 9 novembre alle ore 17,30, presso il Centro Incontri della Fondazione Paolo Ferraris –

C.so Galileo Ferraris 99 – Torino, Renzo Pellati presenta “La Storia di ciò che Mangiamo”.

La storia di ciò che mangiamo è una storia ricca di aneddoti, di fatti curiosi, di notizie a volte bizzarre che aiuta a comprendere l’evolversi delle abitudini alimentari, la comparsa dei miti e dei pregiudizi, l’importanza della ricerca scientifica. Renzo Pellati, specialista in Scienza dell’Alimentazione e in Igiene, è autore di numerose pubblicazioni in campo scientifico e divulgativo. Nel corso degli anni ha ottenuto importanti riconoscimenti. Con il presente libro ha vinto il “Gran Prix 2015 de la Littérature Gastronomique” indetto dall’Académie Internationale de la Gastronomie. Collabora a quotidiani e periodici a diffusione nazionale sui temi dell’educazione alimentare, sulle novità del mondo della ricerca, sulla Storia dell’Alimentazione.

Ingresso libero e gratuito sino ad esaurimento posti. Gradita prenotazione

Per informazioni: 3331609156 – amicolibro06@libero.it – info@fondazionepaoloferraris.it

 

OCCHIO ALLA BORSA, ASTA DI BENEFICENZA

L’iniziativa, organizzata da Silvano Mercuri, è stata promossa per poter acquistare uno scanner vocale “MAESTRO” per un bambino di 10 anni gravemente ipovedente, che sta progressivamente perdendo la vista. Purtroppo al momento non esistono cure per fermare il processo degenerativo.

La mamma del bambino, Signora Michela Vita, ha fondato il Comitato Nazionale Maculopatie Giovanili in seno all’ A. P. R. I – onlus Il cui Presidente è Marco Bongi.

60 artisti dell’area torinese hanno prontamente aderito all’iniziativa, dipingendo altrettante

borse da donna vintage secondo il loro stile e linguaggio, con colori e immagini ricche di fantasia.

Le borse saranno vendute durante un’ASTA PUBBLICA DI BENEFICENZA che avrà luogo il 12 novembre 2016 alle h. 15,30 presso la sala GRANDE al 1° piano dell’ Oratorio Salesiani Crocetta, in via Torricelli 30 Torino. Il battitore sarà SILVANO MERCURI

L’intero ricavato dalla vendita sarà impiegato per l’acquisto dello scanner vocale “MAESTRO”

L’eventuale cifra avanzata verrà destinata al reparto di “ Ricerca Genetica” dell’Ospedale

Careggi di Firenze a favore degli studi e la cura delle “Maculopatie Giovanili”.

Un’ asta , quindi, per un fine quanto mai importante, per contribuire alla realizzazione dei

progetti intorno alle malattie rare e per stabilire un determinante rapporto tra la popolazione

ed i problemi più complessi della salute umana.

Informazioni: Silvano Mercuri, tel 011/ 2207455   cell.3408132108   silvanomercuri@gmail.com

 

NOME, BERLINO: ARTE, POLITICA E TECNOLOGIA

nomeFondata a Berlino nel 2015, guidata da Luca Barbeni e diretta da Manuela Benetton, NOME opera tra arte, politica e tecnologia, esplorando gli intrecci tra questi ambiti per promuovere la discussione pubblica delle questioni cruciali che affliggono il nostro tempo.

La galleria collabora con artisti internazionali, emergenti e non, i cui lavori coinvolgono diverse discipline e tecniche.

NOME offre agli artisti l’opportunità di approfondire la loro ricerca e promuovere il loro potenziale artistico, collaborando con varie istituzioni culturali e agevolando la produzione di nuove opere per ogni mostra.

Tra gli artisti con cui NOME collabora c’è Ingrid Burrington, che presenta la mostra personale Reconnaissance fino all’11 novembre.

Esaminando l’infrastruttura materiale utilizzata per la visione satellitare, l’artista demistifica la tecnologia mostrando, tramite stampe lenticolari, due diverse fotografie per ogni soggetto, e mettendo in evidenza come pur nella sua fascinazione la visione satellitare non sia né oggettiva né definitiva.

Tra gli altri artisti Matthew Plummer-Fernandez, James Bridle, Kirsten Stolle,  Navine G. Khan-Dossos, Jacob Appelbaum, Ralf Baecker, Joris Strijbos, Quayola, Nils Völker, e ovviamente Paolo Cirio, le cui opera sono in mostra fino al 12 novembre presso gli spazi di 515 creative shop di Torino.

 

 

PAOLO CIRIO, “PUBLIC AND PRIVATE”

NOME, galleria d’arte contemporanea di Berlino, presenta la mostra personale dell´artista Paolo Cirio: Public and Private, nell´ambito di Contemporary Art Torino+Piemonte.

Visitabile fino al 12 novembre presso gli spazi di 515 creative shop, Public and Private affronta, in sei opere di Internet Photography, i temi della privacy e della sorveglianza di massa legati al diritto di pubblicazione e diffusione di informazioni e dati personali online. Il forte impatto visivo, l’utilizzo di coding e hacking come arte fotografica sono alla base della pratica artistica di Paolo Cirio. Contemporaneamente nuove tecniche di diffusione, appropriazione e riproduzione delle immagini nella società contemporanea sono parte integrante nei suoi lavori.

In esposizione a 515 due opere inedite dalla serie Obscurity, una selezione di foto segnaletiche sottratte da vari siti web e modificate con un algoritmo che offusca i soggetti ritratti rendendoli irriconoscibili. I lavori sono il risultato di un’azione mediatica online che ha portato all’oscuramento di 15 milioni di immagini di soggetti arrestati negli USA al fine di tutelare la loro privacy e affermare il loro diritto all´oblio.

Per la serie Overexposed l´artista, mediante azioni di “spionaggio creativo”, ha sottratto dai social network fotografie di alti funzionari governativi americani – agenti dell’NSA, CIA ed FBI – responsabili dei principali programmi di sorveglianza di massa o ree di aver mentito a questo riguardo. Con un software di sua creazione, Cirio ha realizzato una serie di stencil per graffiti “ad alta definizione” e in quadricromia attraverso cui ha dipinto con colore a spray, su tela e carta fotografica, i ritratti qui in mostra, che raffigurano Caitlin Hayden e David Petraeus , rispettivamente ex portavoce del NSC – National Security Council, e ex direttore della CIA.

Chiudono il percorso espositivo due immagini acquisite da Google Street View che ritraggono, a grandezza naturale, due passanti che camminano lungo Brick Lane a Londra. Le opere compongono Street Ghosts, una serie di fotografie di persone riprese da Street view e ricollocate dall´artista negli stessi luoghi in cui sono state scattate. L’opera ricontestualizza le immagini disponibili online e documenta il cambiamento delle norme che regolano la nostra privacy.

Tramite i suoi interventi di street art per le serie Overexposed e Street Ghosts l’artista ha disseminato questi soggetti sui muri di città come New York, Parigi, Londra e Berlino.

Le opere di Paolo Cirio sono state presentate in importanti musei e gallerie d’arte contemporanea di tutto il mondo, tra cui: Victoria and Albert Museum (Londra), ZKM (Karlsruhe) e ICP Museum (New York). Alcuni dei suoi lavori sono attualmente esposti presso la Quadriennale 2016 di Roma, e l’International Kunstverein di Lussemburgo. Paolo Cirio è nato a Torino, vive e lavora a New York.