Chieri, i servizi dell’asl 5: si è riunito il gruppo di lavoro. Uberti: cardiologia e nuova sala chirurgica

Massimo Uberti e Luciano Bernini

Massimo Uberti e Luciano Bernini

Istituito di recente a Chieri, il gruppo di lavoro relativo alla permanenza di servizi dell’ASLTO5 sul territorio del distretto ha tenuto la prima riunione l’8 novembre scorso. Del gruppo, oltre ai Consiglieri comunali indicati dai Gruppi Consiliari e l’Assessore Massucco, fanno parte per l’ASLTO5 il Direttore Generale dott. Uberti e il Direttore Sanitario dott. Bernini. Inoltre erano presenti il dott. Stramignoni e il dott. Luca Lancione. Il sindaco Martano, che coordina il gruppo, ha trasmesso ai media il verbale della riunione: data l’estrema importanza e attualità del tema, lo pubblichiamo integralmente.

Dr. Uberti:

  • precisa che istituzionalmente gli organi deputati al confronto fra ASL e rappresentanti politici del territorio sono l’Assemblea dei Sindaci dell’ASL e l’Assemblea dei Sindaci di Distretto. Che dunque il gruppo di lavoro, cui partecipa volentieri con massima disponibilità, non può tuttavia essere sede di atti formali, ma solamente avere funzione interlocutoria.
  • A richiesta di illustrare lo stato attuale dei servizi e le prospettive di sviluppo futuro rileva come sarebbe assai lungo scendere in dettagli su tutta la situazione, che è peraltro rilevabile in buona parte da atti ufficiali, di cui fornirà indicazioni per l’accesso al Sito e/o i file con i documenti utili.
  • Su richiesta illustra in estrema sintesi le caratteristiche che avrà il Nuovo Ospedale, evidenziando soprattutto la destinazione per patologie acute, che comportano degenze brevi e alto livello di cure.
  • Da ciò deriva che per tutte le situazioni che non rientreranno in quei parametri si dovrà garantire l’assistenza sul territorio, in varie forme, sia domiciliari che in idonea struttura.
  • Fino al momento dell’entrata in funzione del nuovo Ospedale dichiara che le funzioni attualmente prestate nelle Strutture esistenti saranno mantenute e nei limiti delle possibilità anche potenziate e cita alcuni esempi a conferma di tale volontà:

 

  • Servizi
    • l’attivazione a breve (dopo lungo ma inevitabile iter burocratico) del concorso per la copertura del primariato di medicina; istituzione di servizio di Cardiologia con copertura tramite 2 unità nel 2016, portate a 3 nel 2017 delle 12 ore diurne, servizio indispensabile in DEA I livello, che non era presente fino ad ora, limitandosi a 4 ore ambulatoriali del mattino affidate a consulente non dipendente;
    • apertura di una quinta sala chirurgica per 2 giorni la settimana (di più non possibile per carenza spazi di degenza) con aumento dell’attività chirurgica del 7%
    • iter in corso per apertura di 5 nuovi posti di dialisi, dato l’aumento della richiesta e la difficoltà odierna a farvi fronte
    • Oncologia: adesione piena alla rete oncologica con attivazione in tutti e 3 i presidi attuali (da mantenere comunque anche in seguito nei Comuni attualmente sede di Ospedale) dei CAS (centri di assistenza e servizio) che svolgono tuta la parte di accoglienza dei pazienti con sospetta patologia oncologica, la parte iniziale di conferma diagnostica, le pratiche burocratiche, i contatti con tutti gli specialisti coinvolti nel caso per la valutazione collegiale, l’invio assistito dei pazienti verso i Centri idonei per le cure successive di ogni paziente (tranne precise richieste del paziente di scelte autonome, sempre possibili).
    • Pronto Soccorso: assunzione di un Primario di Medicina e Chirurgia di Urgenza (che coprirà tutti e 3 i Presidi, con presenza in ognuno di essi di un Responsabile di Struttura semplice di pronto soccorso; il turnover sarà mano a mano coperto da medici Urgentisti.
  • ATTREZZATURE
    • Ecografia: acquisto di un nuovo eco cardiografo con tempistica più breve, circa 2 mesi, se disponibile idoneo apparecchio su CONSIP, più lunga se necessario ricorrere a specifica gara
    • Acquisto di 100 letti nuovi in 3 anni (30+35+35) così che alla fine del triennio i letti del presidio saranno tutti di tale modello molto più confortevole e pratico
    • Sistema di trasmissione di immagini digitali (definito RIS PACS) che consentirà a regime di eliminare le immagini su lastra e di visualizzarle in tutto il presidio, e anche in ogni altra struttura dotata del medesimo sistema (che diverrà sempre più diffuso in Piemonte) in modo immediato su ogni schermo idoneo, con grande miglioramento della qualità e rapidità diagnostica, oltre ad un significativo risparmio economico ed ecologico sui materiali.
    • Completamento entro il 2017 del sistema antincendio in conformità alle norme in vigore  La difficoltà di precisare appieno l’assetto di assistenza che sarà attivo deriva oggi dalla mancanza della nuova convenzione dei medici di medicina generale e dei pediatri, di cui esiste per ora solo una bozza in discussione. Dato il ruolo centrale che queste figure dovranno rivestire nel nuovo modello di assistenza territoriale, presso le Unità di Cure primarie, è necessario disporre di quella convenzione per precisare le modalità di erogazione delle cure territoriali La parte di assistenza domiciliare avrà un ruolo di grande rilevanza nel nuovo modello, e nel periodo intercorrente si dovrà ancora migliorare il sistema organizzativo, mentre il personale addetto, anche oggi molto efficiente e preparato, potrà richiedere potenziamento numerico, che sarà reso possibile anche in seguito alla maggior efficienza nella gestione di un singolo ospedale anziché gli attuali tre, con la possibilità di destinare al territorio personale oggi impegnato nei reparti.La riunione si conclude prevedendo sedute successive da definire, con la possibilità di partecipazione preventivamente concordata di figure tecniche della sanità, per approfondire singoli aspetti.   
  • Il dottor Uberti ed il dottor Bernini si rendono disponibili sin d’ora a partecipare a incontri successivi per rispondere a ulteriori quesiti o aggiornare sull’evoluzione di processi in corso.”
  • Tuttavia si può delineare un servizio territoriale che preveda nell’ attuale struttura ospedaliera una Unità di Cure Primarie, con accesso per una parte molto estesa della giornata (almeno 12 ore o più) e la presenza dei Medici di medicina generale e dei Pediatri, in interazione con specialisti ambulatoriali delle principali discipline, una Radiologia e TAC, servizio prelievi per esami, prestazione di cure di primo soccorso, (non Pronto Soccorso che definisce invece struttura per ogni tipo di acuzie e l’appoggio a reparti di degenza per acuti, che saranno allocati presso l’Ospedale nuovo). Saranno possibili anche piccoli interventi chirurgici (day surgery, che non necessità di reparto di rianimazione né di ricovero), fra cui potrebbero avere uno spazio importante quelli di correzione della Cataratta, di cui c’è elevatissima richiesta in relazione all’aumento di età media della popolazione; potranno essere presenti alcuni letti di post acuzie per pazienti che necessitino di un passaggio protetto prima dell’invio a domicilio.
  • Circa le prospettive in preparazione all’entrata in funzione del nuovo Ospedale dichiara che è certamente necessario un percorso graduale di attivazione dei servizi che resteranno sul territorio, in modo che siano già pienamente efficienti al momento del passaggio. Questa è quindi l’intenzione.