Da Cambiano alla Maratona di New York
E’ appena rientrato in Italia il cambianese che ha partecipato alla maratona di New York la domenica scorsa. La cinquantunesima. Nella Grande Mela ha lasciato il suo risultato: 41Km, in 3ore, 41’, 28’’. Il vincitore della gara, Ghirmay Ghebreslassie ( Eritrea ), corridore professionista, ha tagliato il traguardo in 2ore,7’51’’. Michele Mastromartino non corre per professione ma per passione. Nato il 4.4.1958, di Melfi ( Potenza ), da trent’anni vive in Piemonte con la moglie e la figlia. Iniziò a correre dopo aver parlato con il suo medico, che gli consigliò di cambiare stile di vita: così tra una pillolina e un po’ di sport, scelse l’ ultimo. Pensando di non farcela, si fece accompagnare da alcuni amici che si persero presto per strada “ Io invece mi ero appassionato e vedendo che miglioravo anche nell’ aspetto, continuai. Su internet trovai tutte le indicazioni, dalle regole base all’ abbigliamento”. Poi si iscrisse ad una società , l’ Atletica Alpini Trofarello di cui oggi è anche consigliere. “ Sono dieci anni che corro e se ogni giorno non vado a farmi i miei 25 chilometri, mi mancano”. Dopo che ha indossato i pantaloncini, la maglia e le scarpe da corsa, la cosa che indossa sempre e l’ orologio GPS per controllare la prestazione. A volte ascolta la musica. – Questa maratona è molto partecipata, secondo te perché?
“ Penso che sia perché è molto conosciuta e perché è organizzata meglio di altre, se teniamo conto che ci sono più di 50.000 partecipanti”. E poi, è l’ America, New York: il mito dello stato più libero del mondo. Fin ora.
– L’ altra settimana era tempo di elezioni presidenziali “ In città non c’ erano fermenti, manifestazioni come in altri posti, era tutto tranquillo, se si può definire tranquilla una città che è caotica e rumorosa ventiquattro ore su ventiquattro: ho dormito quando sono rientrato in Italia.
– Cosa ti sei portato a casa? “Panorami bellissimi e il calore delle migliaia di persone che ci sostenevano lungo il percorso; erano tantissimi, applaudivano a tutti e molti ci hanno offerto frutta e bevande energizzanti anche se non ci conoscevano. L’ altra cosa che mi è piaciuta è che durante la corsa non sei mai solo, e questo è stimolante”.
– Eri già andato in America? “ No. La corsa mi ha cambiato la vita; ora sto meglio di salute, ho nuovi amici e mi diverto. Viaggio.
– Pensi che sia importante fare sport? “ Sì e prima possibile. Penso ai risultati che avrei potuto ottenere se avessi incominciato dieci o venti anni fa”.
– Il tuo prossimo traguardo? “ La maratona di Valencia, Spagna”.
Intanto Michele, per ora si allena e si gode la sua bella medaglia. La danno solo a chi arriva al traguardo. Michele Mastromartino è il 6968° su oltre 50.000 mila arrivati alla maratona di New York 2016; non è un professionista della corsa, lavora e ha iniziato solo una decina di anni fa. Per me è lui il vincitore .
– Se ti chiedessi di dirmi il primo nome che ti viene in mente? “ Oriana, mia moglie”. Sono sposati da quasi trent’ anni: ditemi che non ho ragione.
Antonella Rutigliano