CRONACA – Rivoli, rifiuti pericolosi trovati dalla Polfer in una ditta, parte la denuncia
Dalle analisi statistiche sul fenomeno dei furti di rame a livello nazionale è stata riscontrata una flessione del numero di eventi delittuosi e della quantità di materiale ferroso sottratto. Nonostante questo miglioramento continuo, la Polizia Ferroviaria continua ad eseguire assidui controlli su tutto il territorio Nazionale. In particolare, nelle giornate del 15 e 16 novembre scorse, sono stati disposti dal Servizio di Polizia Ferroviaria servizi mirati nei depositi di materiale ferroso su tutto il territorio nazionale. Per quanto riguarda la provincia di Torino, i servizi pianificati sono stati svolti in un’ottica di cooperazione, attraverso la partecipazione coordinata dell’A.R.P.A. Piemonte e dell’Ufficio Controlli Ambientali della Città Metropolitana di Torino, nei siti di maggior rilievo, con particolare attenzione alle imprese specializzate nella gestione di rifiuti metallici, dove spesso viene conferito il rame oggetto di furto, mentre, per quanto attiene la provincia di Aosta le attività hanno visto la partecipazione del Corpo Forestale dello Stato. Nel torinese sono state controllate tre ditte da parte della Squadra Informativa e della Squadra di Polizia Giudiziaria Compartimentali unitamente al Servizio tutela Ambientale della Città Metropolitana di Torino. Le verifiche effettuate hanno consentito di denunciare in stato di libertà i tre amministratori delegati delle rispettive ditte, per reati ambientali quali la violazione degli obblighi autorizzativi, attività di gestione di rifiuti pericolosi in assenza di autorizzazione e ritiro, deposito e smaltimento non autorizzato di materiale pericoloso. In particolare durante il controllo esperito in una ditta a Rivoli, all’interno dell’impianto, è stato rinvenuto un autocarro cassonato contenente rifiuti pericolosi quali accumulatori di piombo (batterie). Gli accertamenti successivi hanno permesso di appurare che quel materiale era presente presso l’azienda, da oltre due giorni, senza che la stessa avesse le autorizzazioni specifiche per quel tipo di prodotto. I controlli verranno ripetuti anche nei prossimi mesi per proseguire nell’attività di contrasto al fenomeno dei furti di rame e alla rimmissione nell’indotto industriale del materiale sottratto.