CRONACA – Viarigi, scoperti due falsi carabinieri pronti alla truffa

polizia-volante2Il Questore della Provincia di Asti, dottor Filippo Claudio Di Francesco, ha emesso in data 17 novembre u.s., su proposta del Comando Stazione Carabinieri di Montemagno, nell’ambito delle iniziative intraprese nel settore del controllo del territorio a tutela dell’ordine, sicurezza e tranquillità pubblica, due misure di prevenzione del rimpatrio con F.V.O. prevista dall’art. 2 del Decreto L. vo n.159 del 6.09.2011. R F., di 52 anni, residente in provincia di Alessandria e G. G., 53enne proveniente dalla medesima provincia, nella mattinata del 17 novembre venivano rintracciati nel Comune di Viarigi (AT) da personale dipendente del Comando Stazione CC di Montemagno mentre si aggiravano con fare sospetto a bordo di una autovettura. Per il loro atteggiamento e per la presenza, che non era apparentemente giustificata in loco, venivano sottoposti a perquisizione personale che dava esito positivo in quanto sulla persona di R F. venivano rinvenuti un pugnale con lama lunga 15 cm. e un cacciavite di 26 cm., mentre sulla persona di G. G., occultato nella giacca, veniva trovato un tesserino di riconoscimento della “commissione sportiva automobilistica dilettantistica” riportante, con i dati del soggetto, una fotografia, visibilmente incollata e non appartenente al tesserino originale, raffigurante un Carabiniere in divisa, del genere solitamente utilizzato per perpetrare truffe e furti ai danni di persone anziane. A seguito di tali risultanze R.F. veniva indagato in stato di libertà per violazione all’art. 4 L.110/75 e G. G. veniva indagato in stato di libertà per violazione dell’art. 482 c.p. (Falsità materiale). Ad entrambi i soggetti, con numerosi precedenti penali e di polizia, valutata la loro pericolosità, è stato ingiunto, con il Foglio di via obbligatorio dal Comune di Viarigi (AT) il ritorno nel comune di provenienza e l’ordine di presentarsi alla locale Autorità di P.S. con divieto di fare ritorno a Viarigi (AT) per il periodo di anni TRE senza la preventiva autorizzazione della Questura.