Trofarello – Proposta e Movimento Cinque Stelle contestano convocazioni tardive ed orari impossibili per Consigli e Commissioni
La polemica si trascina ormai da anni e gli animi, ancora una volta, si scaldano per la spinosa questione delle convocazioni delle Commissioni e dei Consigli Comunali a Trofarello.
Proposta Trofarello segnala:
“Nell’articolo 8 del regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale si legge che l’avviso deve essere consegnato almeno cinque giorni prima della riunione, non considerando nel conteggio dei giorni quello di consegna e quello della seduta. I nostri consiglieri hanno ricevuto via PEC la convocazione il 24 novembre, ore 18.04, per un consiglio comunale previsto per il 29 novembre alle ore 09.00. Abbiamo formalmente interpellato il presidente del consiglio comunale Giuseppe Scaglia affinchĂ© renda conto di questo, con l’auspicio che non debba ricapitare in futuro – ed ancora – Altro problema sta nelle convocazioni delle commissioni. Le ultime, bilancio, urbanistica e lavori pubblici, si sono tenute il 28 novembre, alle ore 9 ed alle ore 11. Per quanto riguarda l’orario delle convocazioni ribadiamo con forza che la convocazione in orario feriale e lavorativo è economicamente svantaggiosa per il Comune. Per quanto riguarda la data, invece, è troppo prossima al consiglio comunale, fissato per il giorno dopo. Scopo delle commissioni dovrebbe essere quello di consentire ai consiglieri di informarsi a fondo sulle questioni poste all’ordine del giorno, per poter eventualmente presentare emendamenti, cosa di fatto resa impossibile a causa dell’insufficiente tempo intercorrente tra commissione e consiglio. Chiediamo pertanto al presidente della commissione bilancio Giorgio Miletto ed al presidente della commissione Urbanistica Stefano Napoletano che le commissioni siano convocate con modalitĂ e tempi che rendano possibile lo svolgersi democratico delle attivitĂ politiche”.
Anche dal Movimento Cinque Stelle sale la protesta, incarnata dalla consigliera Eliana Salanitri, che indirizza una missiva a tutto il Consiglio per segnalare le motivazioni per le quali non potrà partecipare il 29 novembre:
“Vi prego di giustificare la mia assenza al Consiglio comunale, a causa di impegni lavorativi improrogabili. Con enorme rammarico ci ritroviamo nuovamente una convocazione in orari mattutini di un giorno lavorativo, che mette in seria difficoltĂ tutti quelli che lavorano e la sottoscritta in particolar modo. Chi lavora come me in piccole aziende in cui i dipendenti sono pochi e necessari, soprattutto in periodi di maggior carico lavorativo, sa che a nulla serve il rimborso del comune per le ore perse se l’assenza porta disguidi e difficoltĂ al datore di lavoro e colleghi. Mi rivolgo soprattutto ai giovani di voi che non hanno un lavoro statale e che si trovano, come me, in difficoltĂ a presenziare ai Consigli comunali dovendo decidere se dare prioritĂ al proprio lavoro o al ruolo di consigliere. Per me, che ho provato sulla mia pelle cosa vuol dire la disoccupazione, risulta complicato mettere a repentaglio il posto di lavoro che mi permette di pagare, per esempio, la retta del nido comunale e il cibo per miei figli. So che qualcuno di voi penserĂ che ho fatto male a candidarmi con questi presupposti. Io, invece, ritengo che basterebbe solo buonsenso e coerenza per permettere a una cittadina volenterosa di poter svolgere il ruolo istituzionale che 1922 cittadini trofarellesi mi hanno affidato ed ho accettato di buon grado e cerco di svolgere con il massimo impegno. Coerenza, perchĂ© parlate spesso di lavoro e contrasto alla disoccupazione ma quando poi concretamente e direttamente si mette a repentaglio, solo per puntiglio, il posto di lavoro di una madre di famiglia che cerca di far quadrare in tutti i modi possibili il bilancio familiare non vi fate nessuno scrupolo. Con questo vi chiedo formalmente di convocare i prossimi Consigli comunali in orari serali o al sabato mattina, come previsto dalla legge; cosa che gioverebbe anche alle casse comunali eliminando i rimborsi ai datori di lavoro”.