Chieri e l’ospitalità ai profughi, Zullo: “La lettera di Olia al Prefetto è scorrettezza politica”
E’ ancora polemica sull’ospitalità ai profughi a Chieri. Il Comune, per mano del vicesindaco e assessore alle politiche sociali Manuela Olia, ha scritto una lettera al Prefetto, dopo le vivaci discussioni dei giorni scorsi sul sovraffollamento degli alloggi in cui i profughi stessi sono ospitati, in cui chiede che siano rivisti “i criteri di autorizzazione alla residenzialità in alloggi, che tengano conto dei grandi problemi che un eventuale sovraffollamento solleva, problemi che danneggiano la causa dell’integrazione”. Dall’opposizione, Antonio Zullo, capogruppo della Lista X Chieri – Lancione”, attacca e, con una lettera ai media, accusa l’amministrazione di ‘scorrettezza politica’, per aver bocciato una mozione, presentata dalla stessa Lista, che trattava gli stessi temi, salvo poi assumersi il merito e la visibilità dell’iniziativa. Scrive Zullo: “Con una Mozione dal titolo: “Lettera al Sig. Prefetto di Torino, inerente l’ospitalità dei richiedenti asilo”, protocollata in data 22 novembre u.s., la “Lista X Chieri – Lancione” chiedeva al Consiglio Comunale di “impegnare il Sindaco a scrivere al Sig. Prefetto di Torino, con la finalità di mettere in evidenza le qualità
delle progettualità che hanno sempre contraddistinto questa Città nell’ambito dei percorsi di integrazione e di accoglienza, sensibilizzandolo, però, ad un più attento monitoraggio sulle caratteristiche igienicosanitarie degli alloggi e sulle relative metrature abitative, ove sono alloggiati i richiedenti asilo, al fine di evitare forme di “percezione di insicurezza”, che già si stanno manifestando per effetto del sovraffollamento alloggiativo e che determina, anche, successive ripercussioni sulle problematiche condominiali, quali la raccolta rifiuti, l’uso dell’ascensore, l’acqua ecc.” Questa mozione, discussa nel Consiglio Comunale del 30 novembre u.s., dopo essere stata elogiata (fintamente) sia dal Sindaco che dai suoi Consiglieri del Partito Democratico, veniva praticamente “bocciata”, perché l’assessore Manuela Olia, nella sua poca “lealtà politica” (e con la compiacenza iniziale dello stesso Sindaco Martano, che poi pubblicamente ammetterà l’errore), ha pensato il giorno 23 novembre u.s., nel giorno successivo alla presentazione formale del nostro “Ufficiale Atto Pubblico”, di preparare e inviare alla Prefettura un documento, con l’obiettivo di bypassare e di non dare voce alla nostra iniziativa politica che risultava fondamentale per i cittadini che l’avevano richiesta. Visto l’accaduto, ci preme porre in evidenza tre aspetti fondamentali:
1) elaborare e presentare un documento, subito dopo la protocollazione del nostro “Ufficiale Atto Pubblico” di Consiglio Comunale (impendendoci in qualche modo di svolgere correttamente il nostro ruolo politico e, per di più, rendendoci edotti solo in Consiglio Comunale di una lettera preparata a posteriori), non rientra in quei principi di lealtà che caratterizzano la “Politically correct” (sinceramente non è la prima volta che assistiamo ad atti formali di “scorrettezza politica” perpetrati sia da alcuni membri della Giunta Martano, che da alcuni Consiglieri del Partito Democratico, soprattutto da quelli appartenenti al “vecchio regime” partitocratico);
2) il contenuto della lettera trasmessa al Prefetto ha disatteso completamente gli argomenti evidenziati nella nostra richiesta (ribadiamo che ci erano stati indicati da quei cittadini coinvolti nella delicata vicenda);
3) il comportamento assunto sia dall’assessore Manuela Olia che da una parte dei Consiglieri del Partito Democratico è la chiara dimostrazione che l’attuale “governo” chierese non ha una completa visione delle problematiche sociali che emergono sul territorio, quindi prova a risolverle solo dopo che sono state segnalate da altri e quasi mai in forma preventiva.
A conclusione ribadiamo che la “Lista X Chieri – Lancione” è sempre favorevole a qualsiasi idonea e reale progettualità di integrazione sociale e lo ha dimostrato negli anni. Abbiamo sempre saputo distinguerci dai “Partiti Politici” e dalla “Politica Partitica”, per lealtà, umiltà, sincerità e correttezza (proprio perché non siamo un “partito politico”), pertanto tali valori ci caratterizzeranno fino alla fine del nostro mandato, con il dovere di mantenere questo modo di essere anche nella previsione futura di continuare il nostro impegno per la Città.”