Referendum Costituzionale: l’affluenza della provincia di Asti al 69%. Vince il No con il 57%
L’affluenza finale per la provincia di Asti al Referendum Costituzionale si è assestata sul 69,20% dei votanti. Nel capoluogo la percentuale si è fermata al 67,79% mentre i campioni di affluenza sono stati i comuni di Roatto con l’80,98%, Cantarana con l’80,23% e Capriglio con l’80,17%. Disaffezione per il voto invece per Tonengo, unico comune che non ha superato la soglia del 50% degli elettori: solo il 46% degli aventi diritto si è recato alle urne. Con l’eccezione di Tonengo e Serole (56,56%) nei restanti 116 comuni dell’astigiano si è superato il 60% dei votanti. Più di 60 i comuni in cui si è andati oltre la soglia del 70% degli elettori.
Già dalle prime proiezioni delle ore 24:00 il dato nazionale era confermato: con 54 sezioni scrutinate su 266 la percentuale a favore del Si’ era del 42,69% (7.633 voti) contro il 57,31% a favore del No (10.245 voti). Lo spoglio, non ancora concluso alle 2:00 del mattino (mancava all’appello Villanova d’Asti) fotografava un 57,54% per il No con 62.721 voti contro il 42,46% per il Si’ (46.285 voti).
Quattro i comuni dove il Si’ si è affermato sul No: Bruno con il 50,98%, Chiusano con il 57,55%, S. Martino Alfieri con il 52,39 e Roatto, dove il Si’ ha vinto per un solo voto, 122 a 121 (50,21%).
Le percentuali più alte per il No si sono registrate a Castel Boglione (65,99%), Castel Rocchero (66,67%), Cortanze (65,75%), Moransengo (68,80%), Pino d’Asti (66.94%), Rocchetta Palafea (68,16%), San Giorgio Scarampi (70,69%), Tonengo (66,29%), Viale (65,25%), Villa San Secondo (67,68%) e infine Montabone con la percentuale più alta del 73,37%.
Carmela Pagnotta