Chieri, al posto dell’ex Cartotecnica 120 alloggi e 3 mila metri quadri di spazi commerciali.

Massimo Ceppi

Massimo Ceppi

“Tutto previsto da anni nel piano regolatore”, spiega l’assessore
Sarà una cosa grossa, se e quando partirà: al posto dell’ex Cartotecnica Chierese di Via Conte Rossi di Montelera, potrà infatti sorgere un’area mista, abitazioni più spazi commerciali, di dimensioni ragguardevoli. “Tra i 100 e i 150 alloggi – spiega l’assessore all’urbanistica del comune di Chieri, Massimo Ceppi – e 3 mila metri quadri di spazi commerciali. Teniamo conto del fatto che lì vicino, nell’area dell’ex mulino Berruto, l’intervento che tante polemiche ha suscitato da parte di forze politiche e cittadini, non arriva nemmeno a 2 mila metri quadri di area commerciale.”

cartotecnicaMa, sottolinea Ceppi, non è una notiziona: stava già tutto scritto nel piano regolatore della città. “La notizia, se c’è, risale ad almeno 15 anni fa. All’epoca il consiglio comunale, varando le B.P.R., trovò una soluzione per favorire il reinsediamento fuori dal centro delle aziende locali che ne avevano bisogno, e che senza un aiuto da parte del Comune si sarebbero trasferite altrove. Di pari passo, si fece l’area industriale di Fontaneto e si diede una sorta di ‘premio’ a chi lasciava i vecchi capannoni, consentendo di trasformarli in abitazione e attività commerciali. La Cartotecnica Chierese era la più grande di queste aziende e, in tempi successivi, utilizzò questo strumento, trasferendosi a Fontaneto. Ora, il vecchio impianto produttivo abbandonato da anni sembra interessare a gruppi disposti ad investire: nessuna richiesta formale è ancora pervenuta, ma confermo che c’è dell’interesse a demolire tutto e costruire su quell’area. Nei limiti previsti dal piano regolatore, vale a dire: 45 mila metri cubi edificabili, di cui 3mila metri quadri destinabili ad attività commerciali. Il piano non precisa se questi 3 mila metri saranno tutti dedicati ad una attività o saranno frazionati. C’è già anche una scheda tecnica allegata al piano che, se fosse accettata così com’è dai futuri investitori, accorcerebbe non poco il cammino amministrativo dell’operazione. E’ stato all’epoca previsto, infatti, anche come si svilupperà la nuova costruzione: una ‘C’ molto allungata lungo Via Martiri di Via Fani, la via che collega Via Conte Rossi con Via Montù. SE questa previsione non fosse ritenuta adeguata, si dovrebbe passare attraverso un PEC, cioè un piano esecutivo convenzionato, in cui sarebbe possibile modificare la distribuzione dei volumi da edificare. Ma le eventuali modifiche proposte dovre3bbero passare attraverso un iter che coinvolge in ultima battuta il consiglio comunale. Perché si tratterebbe di un permesso a costruire in deroga.”

Ma la riflessione di Ceppi va oltre. “Chiedo ai cittadini e mi chiedo: questa previsione di piano, oggi, è ancora davvero valida? E’ giusto premiare l’azienda che vuole trasferirsi? E ancora: siamo sicuri che sia davvero considerato un business andare a costruire lì altre attività commerciali collegate a 120 alloggi?”

E ancora, una battuta diretta a chi ha commentato sulla nostra pagina facebook la notizia, la scorsa settimana (e sono stati in parecchie migliaia…): “Leggo commenti del tipo: altro che centro commerciale, lì bisognerebbe farci un bowling, o un parco giochi per i bambini. Benissimo: se conoscete qualcuno disposto a investire tanti soldi in cose come queste, fatecelo sapere, piacerebbe molto anche al Comune…”

 

Gianni Giacone