CRONACA – Asti, la Guardia di Finanza sequestra 200 chili di carne di maiale introdotta illegalmente in Italia

Le Fiamme Gialle astigiane hanno sequestrato circa 200 Kg di carne di maiale introdotta e trasportata illegalmente in Italia. E’ questo il carico celato all’interno di un mezzo con targa rumena che una pattuglia della Compagnia di Asti, in servizio “117”, ha sottoposto a controllo mentre era fermo in sosta nei pressi di un distributore di carburante adiacente al casello autostradale di Asti ovest. Si tratta di uno dei tanti trasporti organizzati dalla comunità rumena per far giungere in Italia prodotti tipici, magari proprio in occasione dell’approssimarsi delle festività. Il vano di carico del furgone, peraltro non opportunamente refrigerato, si presentava stipato oltre l’inverosimile di numerosi pacchi, involucri ed oggetti di varie forme, dimensioni e tipologie. Tra la merce erano presenti vari bidoni in plastica al cui interno è stata rinvenuta la carne, suddivisa in numerose confezioni tutte prive delle etichettature e bollature obbligatorie necessarie per certificarne la provenienza e rendere possibile l’immissione in consumo nel territorio dell’Unione Europea. Tale normativa, che tutela la salute dei consumatori, garantisce la tracciabilità dei prodotti, la provenienza da luoghi di macellazione certificati ed autorizzati e le condizioni igienicosanitarie dei prodotti alimentari. La carne è stata immediatamente sequestrata e posta a disposizione dell’ASL di Asti che l’ha avviata per la distruzione in un centro specializzato. Al conducente del furgone, un cittadino rumeno che ha condotto il veicolo durante il lungo viaggio dalla patria di origine, è stata comminata una sanzione amministrativa compresa tra € 3.000 e € 18.000. Tale sanzione è prevista per chi trasporta carni macellate prive della bollatura sanitaria. A ciò si è aggiunto il fermo amministrativo del veicolo in quanto il conducente, essendo residente in Paese estero, non è stato in grado di fornire adeguate garanzie per il relativo pagamento. L’attività rientra in un più ampio piano di controllo economico del territorio attuato attraverso mirati servizi di pattugliamento lungo le principali arterie di comunicazione della provincia astigiana, potenzialmente più esposte al rischio di essere interessate da traffici illeciti di varia natura.