Chieri, il Ciofs: “Per crescere onesti, non droga ma un buon mestiere”
Intervista alla Direttrice del CIOFS FP di Chieri, Suor Monica Roncari: attività preventive concordate con i Carabinieri
–Suor Monica, abbiamo appreso dai comunicati stampa dei Carabinieri dell’azione dei cani anti-droga all’Interno del Centro di Formazione Professionale CIOFS. Cosa ci dice a proposito?
“Da mesi abbiamo concordato l’Arma una serie di attività preventive nei confronti dei giovani che frequentano nostra scuola. Una di queste, propostaci dai Carabinieri insieme alle lezioni di educazione alla legalità tenute dai militari stessi, era proprio quella dell’intervento dell’unità cinofila per la ricerca di sostanze stupefacenti.
Purtroppo alcuni giovani vanno alla ricerca di esperienze nuove, di divertimento facile e di felicità artificiale…”
E quindi?
“E quindi vogliamo che i nostri allievi sappiamo distinguere ciò che davvero può realizzare da ciò che è pura illusione e, per giunta, ti rovina la salute e ti mette nei guai. A volte, bisogna toccare con mano i propri errori per capirlo.”
Allora sapevate che il cane Quark avrebbe trovato qualcosa…
“Non ne eravamo certi, anzi speravamo proprio di no. Ma è giusto che i ragazzi si mettano di fronte alle proprie responsabilità.”
E alle famiglie che cosa direte?
“Abbiamo contattato immediatamente le famiglie dei ragazzi trovati in possesso di stupefacenti. Il dialogo è la miglior arma educativa. Insieme abbiamo concordato misure disciplinari per i giovani coinvolti. Tutti e tre sono attualmente sospesi dalle lezioni. Naturalmente, si studierà anche un percorso educativo affinché abbiano modo di riflettere e di rimettersi in carreggiata. È giusto essere severi, ma anche incoraggiarli a cambiare.”
E tutti gli altri?
“Per fortuna il numero di coloro che sono stati individuati come consumatori di hascisc è molto ridotto. Tre studenti su duecento che frequentano le nostre attività non fanno testo. Per tutti gli altri vogliamo puntare sui valori importanti della vita, fatti di grandi ideali e di piccoli gesti attraverso i quali concretizzarli. In questo momento abbiamo in corso un’Unitá di Apprendimento sui diritti umani e qui c’è molto su cui riflettere. E poi venerdì prossimo andremo in visita alle case di riposo chieresi. Anche questo è un momento in cui aprirsi agli altri e far crescere la positività.”
Insomma, non perdete occasioni per educare…
“Come don Bosco riteniamo che i giovani debbano essere aiutati a diventare onesti cittadini e, possibilmente, buoni cristiani.
Le nostre attività sono finalizzate a questo: un buon mestiere nelle mani e una recuperata motivazione allo studio per rendersi protagonisti della vita.
Anche i Carabinieri ci hanno fatto i complimenti. Non tutte le scuole sono così attente alla persona e all’aspetto educativo. Dico con orgoglio che hanno capito il nostro metodo.”