ALLEGRO MOLTO a cura di Edoardo Ferrati
TORINO- UN BIG MONDIALE DELLA BACCHETTA-Â
Kyrill Petrenko, scelto dagli orchestrali come direttore dell’Orchestra Filarmonica di Berlino nel giugno 2015 (123 voti su 124), incarico di cui prenderĂ possesso a partire da settembre 2018, succedendo a sir Simon Rattle, sale sul podio dell’Orchestra Sinfonica Nazionale RAI per l’ultimo concerto dell’anno. Nato a Omsk in Russia, a diciotto anni emigra in Austria dove il padre è violinista nell’orchestra del Voralberg. Esordisce nel 1995 dopo studi a Vienna. Presto raggiunge incarichi musicali alla Volksoper di Vienna, a Meiningen, alla Komische Oper di Berlino e alla Staatsoper Bavarese (dal 2013).Applaudito in importanti sedi come l’OpĂ©ra di Parigi, il Covent Garden di Londra e il Metropolitan di New York, esordisce a Vienna (2001, “Il flauto magico”) e Bayreuth (2013, Tetralogia di Wagner). Petrenko ritorna a Torino dopo quindici anni ,quando nel 2001 venne chiamato a sostituire Giuseppe Sinopoli, stroncato da un infarto a Berlino mentre dirigeva “Aida”, ne “II cavaliere della rosa” di R..Strauss ottenendo un lusinghiero successo.Direttore antidivo, non concede interviste, lavora molto sul suono orchestrale, poche parole che vanno alla sostanza della musica, intuito formidabile. SarĂ dura per un interprete così severo sostenere il peso mediatico che richiede l’incarico alla Filarmonica di Berlino, la piĂą celebre orchestra del mondo. A Torino si cimenta con due capolavori del repertorio sinfonico.La Sinfonia n. 35 in re maggiore K. 385 scritta per un’occasione festiva della famiglia salisburghese Haffner: una grandiosa pagina sinfonica. Attraverso la dominante aggressivitĂ dell’Allegro iniziale, la forza del Minuetto, momento cruciale del lavoro e l’allegra protervia del Finale, Mozart costruisce un esempio significativo di musica libera e sicura destinata al “galante”. Al termine della scrittura della Sinfonia n. 6 in si minore op. 74 (“Patetica”), Cajkovskij annuncia trionfalmente al fratello Modest: “Sono molto della sinfonia, e credo che sia la migliore delle mie composizioni”. Una sorta di epitome aspro, una testamento musicale consapevole dove emergono in modo impietoso linee gravide di contrasto e di lutto. Un lavoro di congedo che mostra impietoso, senza veli, i nervi scoperti del grande compositore russo. Tale sincera solaritĂ , che a tratti si fa persino imbarazzante,, sempre tenuta nella regola aurea che ne aveva guidato i suoi estri artistici: la musica delle proporzioni, la maestria degli equilibri, il magistero timbrico, la mistura di ebbrezza e nitore, di eleganza e delirio.
Torino, Auditorium “Toscanini” (RAI), p. Rossaro
giovedì 22 dicembre (ore 20,30), venerdì 23 dicembre (ore 20.00)
ORCHESTRA SINFONICA NAZIONALE R.A.I. diretta da KYRILL PETRENKO
Musiche di Mozart, Cajkovskij