Chieri, l’autovelox che sarà ripristinato a Fontaneto: “Scelta imprudente, solo per fare cassa”, dice Vaccaro (FdI-AN)

“La scelta dell’Amministrazione Comunale di ripristinare l’autovelox in strada Fontaneto, sulla base della sentenza di primo grado del TAR Piemonte che avrebbe respinto il ricorso proposto contro lo stesso velox da un automobilista multato, appare imprudente e non obbligatoria sotto il profilo giuridico. Legalmente infatti la sentenza del TAR Piemonte è sì esecutiva in sè, e non è formalmente sospesa dal Consiglio di Stato, dunque risulta eseguibile dall’Amministrazione Comunale, ma – si badi bene – non è definitiva, in quanto pende appello innanzi appunto al Consiglio di Stato nei confronti della stessa sentenza del TAR.  La sentenza del Tar che ha dato ragione al Comune potrebbe essere dunque ribaltata in secondo grado dal Consiglio di Stato. In tale ipotesi sono facilmente immaginabili le conseguenze. Se cioè il Comune dovesse riattivare ora il velox e poi, in un secondo momento, il Consiglio di Stato dovesse accogliere le ragioni dell’automobilista, il velox sarebbe illegittimo e dunque andrebbero restituiti agli eventuali automobilisti nel frattempo multati tutti i denari incassati grazie allo stesso velox. Denari da rendersi chiaramente con gli interessi, e con il rischio inoltre di richiesta di risarcimento degli ulteriori danni a carico del Comune per avere imprudentemente eseguito una sentenza del TAR non definitiva, ripristinando un velox poi magari giudicato illegittimo in appello dal Consiglio di Stato. Non è dunque affatto obbligatorio per il Comune – sotto il profilo legale – ripristinare ora il velox (nessun magistrato contesterà mai all’Amministrazione la prudenziale e logica mancata attivazione del velox, stante la non definitività della sentenza del TAR), ma trattasi chiaramente di una scelta politica poco prudente – e piuttosto discutibile, a nostro avviso – dell’Amministrazione comunale, che intende fare cassa subito, sulla base di una sentenza non ancora definitiva, con il rischio peraltro (come minimo) di dover rimborsare un domani agli automobilisti multati tutti i soldi di multe incassati nel frattempo. Che poi – come affermano dall’Amministrazione – sia giusto riaccendere l’impianto per spingere gli automobilisti a rispettare i limiti di velocità, è altrettanto opinabile, in quanto è palese che si possono incentivare gli automobilisti a rispettare i limiti di velocità anche con altri metodi (ad esempio dissuasori fisici, dossi, etc.), che però evidentemente non consentirebbero al Comune di incassare soldi dagli utenti della strada, soldi che peraltro un domani l’Amministrazione potrebbe essere costretta a restituire, essendo la questione ancora sub iudice.

Invitiamo pertanto l’ Amministrazione ad occuparsi seriamente di sicurezza, nell’ interesse dei Chieresi e non come mezzo per far cassa.” Così, in una nota,Karol Vaccaro Coordinatore FdI-AN Chieri e per l’ area del Chierese.