CRONACA – Torino, giocattoli e altro materiale pericoloso dalla Cina, sequestrati 80 mila pezzi

L’identità – Le risorse strumentali

Oltre 1.5 milioni tra giocattoli e materiale elettrico pericoloso sequestrati, tra questi decine di confezioni di colle, anche quelle che di solito utilizzano i bambini a scuola, potenzialmente dannose per la salute. Questo il primo bilancio di un’imponente operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Torino. L’indagine è partita da un controllo a un negozio situato in via Priocca, a Torino, nel centralissimo quartiere di Porta Palazzo, gestito da un imprenditore cinese, tra l’altro già noto alle Forze di Polizia per fatti analoghi. Nel corso del controllo i Baschi Verdi del Gruppo Torino hanno sequestrato oltre 80.000 articoli contraffatti e potenzialmente pericolosi per la salute degli acquirenti. E’ stato accertato come l’imprenditore commercializzasse “serenamente” i propri articoli con false certificazioni di conformità.   In questi casi l’assenza delle più elementari indicazioni sull’origine e provenienza dei prodotti, comporta di fatto l’impossibilità di ricostruire la filiera di approvvigionamento della merce illegale; ma qui entra in campo l’intuito investigativo dei Finanzieri, che sfruttando l’esperienza e le competenze proprie di una Polizia economica e finanziaria, sono riusciti, attraverso la documentazione acquisita a risalire all’importatore del materiale pericoloso. Si tratta di un imprenditore di etnia cinese proprietario di un maxi capannone in Via Cialdini a Milano e di un negozio in Via Niccolini nella Chinatown lombarda.  Nel corso delle perquisizioni presso i negozi milanesi gli inquirenti, coordinati dalla Procura della Repubblica di Torino, hanno sequestrato oltre 1.500.000 di merce pericolosa, giocattoli, piastre per i capelli, luci notturne per bambini e altro materiale ad uso domestico. Ora i due spregiudicati imprenditori, oltre alle sanzioni amministrative, rischiano fino a quattro anni di carcere.  Certo, la normativa del settore può sembrare molto rigida ma è in gioco la nostra salute e la sicurezza dei nostri bambini; inoltre, è bene ricordare che rispettare tutte le norme si traduce sempre in un costo per l’imprenditore onesto quindi chi viola le regole mette a rischio la salute dei consumatori e crea un danno concreto agli operatori corretti. L’operazione rientra nel quadro delle attività svolte dalla Guardia di Finanza a tutela dell’economia legale e finalizzate a preservare il mercato dalla diffusione di prodotti non conformi rispetto agli standard di sicurezza imposti dalla normativa nazionale e dell’Unione Europea, anche perché il consumatore ha sempre il diritto di sapere come sta spendendo i suoi soldi.