Moncalieri, al via la gara per il nuovo argine del Po: in zona Vallere, 1milione600mila euro di lavori, 12 mesi per l’intervento.

 

Il sindaco di Moncalieri, Montagna

L’AIPO ha pubblicato il bando per la realizzazione del nuovo argine lungo la sponda sinistra del PO, dal ponte autostradale di corso Trieste sino alla confluenza con il Sangone. Investimento di 1,55 milioni di euro per un tratto di 1,6 km: i lavori dureranno 12 mesi.

Il Sindaco di Moncalieri, Paolo Montagna:“E’ il primo importante passo di un percorso in cui non daremo tregua, faremo di tutto per mettere in sicurezza le Borgate e i cittadini di Moncalieri. In tema di sicurezza del territorio, per quanto riguarda il Chisola, si sono nel frattempo conclusi i lavori di AIPO per il ripristino dell’argine rotto durante l’alluvione, che è stato riportato alla sua condizione originale. Lunedì prossimo, inoltre, approveremo il progetto definitivo del canale scolmatore, per cui abbiamo chiesto la possibilità di spendere gli 8 milioni di euro necessari, di cui disponiamo, in deroga ai vincoli del bilancio. L’obiettivo, in questo caso, è di mettere in sicurezza Borgo Aje, Borgo Vittoria e la zona di corso Savona”. In particolare, il progetto prevede:

1) Nuovo rilevato arginale per TR200 anni, mediante il ringrosso e rialzo di rilevati esistenti, ovvero mediante la realizzazione di nuovi argini. L’intervento si sviluppa per circa 1610 metri, a partire dal ponte autostradale sino alla confluenza con il Sangone;

2) Riprofilatura in sponda destra a monte della confluenza con il Chisola, per una lunghezza pari a circa 450 metri.

La scelta del progetto consentirà di:

–       mantenere un andamento regolare del rilevato arginale, senza la formazione di bruschi angoli che possono limitare la funzionalità idraulica, diventando al contempo anche un elemento disarmonico nel paesaggio del Parco;

–       non interferire con l’area attrezzata e con le strutture già in essere ampiamente utilizzate e apprezzate dalla popolazione;

–       sfruttare il vecchio e storico tracciato arginale che verrebbe solo ringrossato;

–        mettere in sicurezza l’impianto GPL e le cisterne ad esso connesse che verrebbero

separate dal contesto ad alto valore naturale del Parco;

–     separare le aree a carattere naturale da quelle intensamente antropizzate, pur conseguendo le finalità preposte di porre in sicurezza idraulica le aree urbanizzate;

–       rispettare il più fedelmente possibile le prescrizioni del PAI.