ALLEGRO MOLTO a cura di Edoardo Ferrati

PINEROLO (TO)- PLURIPREMIATO QUARTETTO– I quattro dello Stratos Quartett (foto) provengono da tre paesi diversi (Austria, Repubblica Ceca, Giappone). si conobbero all’Università di Vienna e nel 2013 decisero di mettersi insieme. Lo scorso anno vinsero la competizione internazionale “Premio Città di Pinerolo e Torino Città Metropolitana” la cui prossima edizione avrà luogo nel marzo 2018. Stuzzicante il programma che si aprirà con il Quartetto in sol minore K. 478 dove Mozart “fonde” la dimensione cameristica del trio d’archi con il virtuosismo del concerto per pianoforte, abbandonando così le più elementari convenzioni galanti, e la dimensione che non ha più nulla da condividere con il dilettantismo musicale. Un capolavoro serio e appassionato. Il movimento in fa minore (Klavierquartettsatz) di Mahler risale al periodo dei suoi studi al Conservatorio di Vienna dove è custodito come materiale di un concorso a cui partecipò. Un primo tempo di quartetto che reca l’indicazione “Non troppo svelto-Deciso” con richiami a Brahms e Schumann nell’invenzione melodica e ritmica, ma con già un vivido senso dell’angoscia espressionista. Chiusura in gloria con il Quartetto in mi bemolle maggiore op. 87, uno dei vertici della produzione cameristica di Dvorak per la drammaticità, la ricchezza dell’invenzione, la chiarezza della forma e l’equilibrio tra le componenti strumentali.

Pinerolo (To), Accademia di Musica (sala P. Cerruti Bresso), v.le Giolitti, 7

martedì 7 febbraio, ore 21.00

QUARTETTO “STRATOS”: Katharina Engelbrecht (violino), , Magdalena Eber (viola), Jan Ryska (violoncello), Mari Sato (pianoforte)

Musiche di Mozart, Mahler, Dvorak

TORINO- VISIONI DA SCHUMANN A RACHMANINOV– Benedetto Lupo (foto), pianista dal vasto repertorio ha al suo attivo un’importante attività concertistica e didattica, inizierà il suo recital per l’Unione Musicale con un trittico di Schumann: Blumenstuck op. 19 (Pezzo fiorito), breve parentesi di sommessa intensità che sembra riflettere dolci miraggi; La Sonata in sol minore op. 22 al cui scatenato primo movimento seguono un tranquillo “Andantino”, un fulmineo “Scherzo” e un impetuoso “Rondò”; le tre Romanze op. 28, pagine brevi di cui la seconda è una della pagine più commosse del suo catalogo. Seguiranno due Sonate dalle visioni molto diverse. La Sonata in sol diesis minore op. 19 di Skrjabin costruita su un percorso di natura programmatica riallacciato alla poetica del tardo romanticismo inteso, però, in senso simbolista e la Sonata n. 2 in si bemolle maggiore op. 36 di Rachmaninov, lavoro complesso articolato in tre movimenti che si susseguono senza soluzione di continuità. Lupo dell’op.36 proporrà la versione abbreviata del 1931.

Torino, Conservatorio, p. Bodoni

Stagione Unione Musicale

Mercoledì 8 febbraio, ore 21.00

BENEDETTO LUPO, pianista

Musiche di Schumann. Skrjabin, Rachmaninov