Asti. Presentato dalla Provincia il progetto del Percorso ciclabile Terre dell’Unesco.
Si è da poco concluso lo studio di fattibilitĂ relativo al “Percorso ciclabile Terre dell’Unesco”, un progetto promosso dalla Provincia di Asti e realizzato con il contributo della Regione Piemonte.
L’idea è quella di collegare i percorsi cicloturistici  che attraversano i paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato riconosciuti Patrimonio dell’UmanitĂ dall’Unesco e farne un pacchetto turistico organico: 240 km complessivi di piste e sentieri che entreranno in un’unica rete con quattro itinerari principali.
Con tale obiettivo la Provincia di Asti ha approvato un Protocollo d’intesa con 38 comuni delle province di Asti, Alessandria e Cuneo: Asti, Castagnole delle Lanze, Isola d’Asti, Mongardino, Portacomaro, Castell’Alfero, Tonco, Penango, Moncalvo, Castelnuovo Belbo, Incisa Scapaccino, Nizza Monferrato, Calamandrana, Canelli, Calosso, Coazzolo, Cerro Tanaro, Refrancore, Rocchetta Tanaro, Castello d’Annone, Alba, Barbaresco, Castagnito, Neive, Magliano Alfieri, Santo Stefano Belbo, Castiglione Tinella, Alessandria, Casale, Serralunga di Crea, Alfiano Natta, Ozzano Monferrato, San Giorgio Monferrato, Ponzano Monferrato, Quattordio, Felizzano, Solero e Masio. Un progetto articolato alla presenza di amministratori e tecnici comunali e con la collaborazione dei referenti FIAB per le sezioni di Asti, Alessandria e Casale.
L’associazione temporanea di professionisti Icardi & Ponzo Associati, Studio Associato Leving e ing. Gloria Benussi con sede in Rocchetta Tanaro, su incarico della Provincia, hanno quindi individuato una rete di percorsi ciclabili che collegherĂ , una volta messi a regime, i territori astigiani con le aree delle Langhe e del Roero e quelle dell’Alto e del Basso Monferrato, snodandosi lungo le direttrici principali Castagnito-Castelnuovo Belbo, Alba-Asti, Asti-Casale Monferrato e Asti-Alessandria. ll criterio adottato nell’individuazione dei quattro itinerari è stato quello di utilizzare, per quanto possibile, la viabilitĂ esistente (strade comunali bitumate con un limitato traffico) e strade bianche locali e di risolvere i punti di criticitĂ rappresentati da intersezioni di vario genere; laddove le condizioni lo impongano, si è pensato a tratti di nuova realizzazione da eseguire su sentieri pubblici e privati con interventi infrastrutturali mirati.
L’obiettivo è quello di favorire un processo di integrazione della rete locale esistente con un percorso ciclabile principale che si colleghi, a sua volta, con la rete ciclabile regionale, in cui rientrano le ciclovie nazionali e transnazionali Vento ed Eurovelo” – dichiara il Presidente della Provincia Marco Gabusi – Con il raggiungimento di tale obiettivo sarĂ possibile creare un prodotto turistico integrato legato al cicloturismo e al cicloescursionismo che permetta di ampliare e arricchire l’offerta turistica dell’area Unesco e di incrementare l’aumento dei flussi turistici sul territorio piemontese”.