Asti. Passepartout en Hiver: Roberto Gerbi e la guerra di Troia, alla scoperta di Palamede, l’altro Ulisse.
Continua Passepartout en Hiver, rassegna organizzata dalla Biblioteca Astense Giorgio Faletti e da CNA Asti. Domenica 12 febbraio alle 17, alla Casa del Teatro di via Goltieri 3, Roberto Gerbi, Direttore Sanitario dell’Ospedale Cardinal Massaia, sarà protagonista dell’incontro “Palamede, l’altro Ulisse”.
Roberto Gerbi, nato nel 1954, laureato in Medicina e Chirurgia, è da sempre appassionato di lettura, nonostante gli studi scientifici e ha nel tempo sviluppato la passione per la storia e le mitologie. Recentemente ha pubblicato un libro, “L’eterno racconto”, destinato agli amici, in cui vengono rinarrate alcune delle storie che gli uomini amano ripetersi dall’inizio dei tempi. Nei suoi itinerari di lettura si è imbattuto nel personaggio di Palamede, un eroe greco della guerra di Troia, e ne è rimasto affascinato per le vicende che lo vedono protagonista, ma soprattutto per la sua straordinaria modernità. Palamede è l’avversario di Ulisse e nello scontro tra i due eroi emerge come l’eroe “puro”. Al contrario veniamo a scoprire un Ulisse lontano da quello che brilla nei nostri ricordi scolastici, un personaggio ambiguo e crudele, un “altro Ulisse”. In maniera ben più autorevole il personaggio di Palamede è stato “riscoperto” e portato recentemente sulle scene da Alessandro Baricco. Roberto Gerbi sostiene comunque fermamente che ciò sia avvenuto in modo del tutto casuale.
Come nelle scorse edizioni, a ogni autore verrà affiancato un pittore della CNA Artisti: domenica sarà il turno di Mac. Nato a Torino nel 1962, Mac (al secolo Gian Luigi Delpin) vive e lavora ad Asti: la sua formazione professionale è da graphic designer e la sua pittura nasce dal segno che diventa materia e la luce che la colpisce, vibrazione; lavora in modo assolutamente artigianale, partendo dalla costruzione dei telai e dalla preparazione della tela di juta. Prepara e assemba materiali molto eterogenei creando strutture in bassorilievo.La sua è una pittura molto fisica con una particolare cura del dettaglio nella quale nulla è casuale, in funzione di estraniamento dal soggetto/oggetto. L’albero è uno dei suoi soggetti ricorrenti, è forma, simbolo e struttura autoreplicante.