Chierese e Carmagnola, raccolta rifiuti: parte la mega-gara da 73 milioni di Euro per 8 anni
Con la pubblicazione del capitolato, è partita la ‘madre di tutte le gare’, quella per l’aggiudicazione da parte del Consorzio Chierese dei Servizi della raccolta rifiuti nel Chierese e Carmagnolese per i prossimi 8 anni. “Una base di gara da 73 milioni di euro – spiega Davide Pavan, direttore generale del CCS – per un periodo che va dal 1° novembre 2017 al 31 dicembre 2025. Le offerte devono pervenire entro il 3 aprile.”
Una gara di enorme impatto, per i costi e per il tipo di servizio. Ecco perché la stesura del capitolato è stata accurata ed è durata mesi. “Aggiudicheremo all’offerta più vantaggiosa – prosegue Pavan – e sarà data più importanza al progetto che al prezzo, come prevede il nuovo Codice degli Appalti. Sono previsti per la prima volta i criteri ambientali minimi dettati dal Ministero dell’Ambiente: per esempio i mezzi dovranno essere almeno in parte Euro 6 e comunque non al di sotto dell’Euro 5.”
Cosa chiede il Consorzio al futuro gestore? Parecchio. Ad esempio, dal punto di vista informatico, la geolocalizzazione sul territorio dei mezzi in tempo reale (sapere dove si trovano e cosa fanno in ogni momento) e la possibilità di lettura immediata. Ma per i cittadini, cosa cambierà? “Mi auguro il meno possibile – prosegue Pavan – perché siamo soddisfatti dei livelli di qualità raggiunti. Per questo, al capitolato abbiamo allegata la nostra carta dei servizi. Gli standard sono stati definiti dal Consorzio insieme alle associazioni dei consumatori, cui saranno affidati anche alcuni controlli sul territorio, a spese dell’appaltatore. La nostra base di partenza è alta: abbiamo il 75% di raccolta differenziata, uno standard che la Regione ha dato per il 2030 e che noi abbiamo già raggiunto dal 2015. Altri confronti con gli standard regionali ci vedono molto avanti: per la quantità di rifiuti prodotti all’anno per abitante (noi stiamo sotto i 400 chili, la Regione prevede di stare sotto i 455 dal 2020), per i rifiuti che vanno all’inceneritore (noi siamo a 92 chili per abitante/anno, la Regione prevede di stare sotto i 100 chili solo nel 2030). E infine, per il costo del servizio: la Regione indica il costo medio per abitante all’anno in 155 euro, mentre noi oggi siamo a 143…”
Pavan prevede una larga partecipazione di imprese: “Già nei primi giorni di pubblicazione del bando – conclude – ci ha contattato almeno una decina di ditte, da tutta Italia. Ma si può precedere che arrivino offerte anche da ditte straniere: si tratta di una gara europea.”
Gianni Giacone