Asti. Stelle giganti, supernovae e buchi neri: domenica 19 febbraio Marco Pedroletti a Passepartout en hiver
Domenica 19 febbraio alle 17 alla Casa del Teatro di via Goltieri 3 Marco Pedroletti sarà protagonista dell’incontro “Meraviglie dell’Universo: stelle giganti, supernovae e buchi neri”.
La conferenza, supportata da vivaci slide, prende le mosse da ciò che avviene all’interno del nostro Sole, per seguirne poi l’evoluzione fino allo stadio di “gigante rossa” e oltre; l’esame di stelle molto più grandi del Sole porta a far luce sui fenomeni estremi dell’Universo: stelle che esplodono, buchi neri, quasar.
Il relatore, Marco Pedroletti, insegnante di Fisica in pensione, è appassionato di astronomia fin dall’età di 12 anni. Attualmente ad anni alterni tiene un corso di Astronomia in 11 lezioni presso la UTEA (Università delle Tre Età di Asti) che vede la partecipazione di 40-50 iscritti, e prevede una serata di osservazione diretta del cielo.
Come nelle scorse edizioni, a ogni autore verrĂ affiancato un pittore della CNA Artisti. Domenica saranno ben due gli artisti coinvolti: Barbara Fantaguzzi e Nicola Colucciello.
Maestro d’arte, Barbara Fantaguzzi inizia giovanissima l’attivitĂ di pittrice e coltiva la propria formazione artistica seguendo vari corsi. Ha partecipato ad alcuni concorsi e rassegne d’arte in Piemonte e Lombardia, ottenendo anche premi e riconoscimenti. Nel 2002Â inaugura un laboratorio nel quale dedica parte del suo tempo alla realizzazione di opere pittoriche su commissione, lavori di grafica e illustrazione, sperimentando anche interessanti esperienze nell’editoria. Molte sue opere sono esposte presso locali pubblici o fanno parte di collezioni private.
Nicola Colucciello, decoratore e restauratore, è diplomato al Liceo Artistico di Brera e in Scenografia presso l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. Tra i suoi lavori di restauro, tra i più importanti va citato quello svolto presso la chiesa di San Nicolao, a Monteu Roero. Per quanto riguarda, invece, l’ambito decorativo, è doveroso il riferimento ai lavori eseguiti presso il castello di Lavezzole, che nel 2012 ha suscitato l’attenzione di Mark Zuckerberg.