CRONACA – 45enne di Nichelino assunto come autista all’AVIS: ma era uomo di ’ndrangheta

Un 45enne originario di Locri e residente a Nichelino, assunto nel 2015 come autista delle autoemoteche dell’Avis, ha nascosto a lungo a superiori e colleghi di essere stato uomo di ‘ndrangheta: C’era già stata la condanna in primo e secondo grado, ma la notizia è diventata pubblica quando è arrivata, nel maggio 2016, la condanna definitiva della Cassazione, nell’ambito del maxi-processo Minotauro, a 5 anni e 6 mesi per mafia. L’arresto fa precipitare la situazione: l’uomo, definito da tutti un ottimo lavoratore, diventa bersaglio di proteste da parte dei colleghi, che ne chiedono il licenziamento. Ma la condanna penale congela tutto: l’uomo, sospeso dal servizio a termini di legge, non può essere licenziato. E al termine della condanna potrebbe essere addirittura reintegrato nel posto. La direzione dell’Avis ha assicurato che farà di tutto per evitare questo epilogo.