ALLEGRO MOLTO a cura di Edoardo Ferrati

CHIERI- CONCERTO PER POCHI INTIMI– Domenica scorsa si è inaugurata al Santuario della Ss. Annunziata la nona edizione di “Musica e Spiritualità” curata da Rita Peiretti-Accademia dei Solinghi in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e la fondazione Live Piemonte dal vivo. Come ormai da consolidata tradizione la rassegna propone musica barocca, lontana dai consueti sentieri del repertorio, ma sempre di grande interesse. La locandina ha proposto oltre un secolo di pagine per una formazione insolita: flauto-organo. Il sipario del pomeriggio musicale si è alzato su John Stanley, grande amico di Haendel, organista cieco dall’età di due anni. Il suo maggiore lascito è costituito dai Trenta Voluntary per organo (di cui è stato proposto il Sesto), pagine di galante spirito barocco. A seguire il francese Michele Corrette, migliore organista del suo tempo al servizio del potente ordine dei Gesuiti fino alla sua espulsione. Johann Christoph Kellner, autore di pagine di grande respiro  e improntate a vivace fantasia. Poi, due composizioni dall’indubbio sapore teatrale quali la Sonata di Donizetti e il brano “Elevazione” di Felice Moretti, noto come padre Davide da Bergamo, tra i compositori più acclamati dell’Ottocento, autore di merito e buon contrappuntista. Il flautista Adriano Meggetto e l’organista Stefano Rodi sono interpreti valorosi e piacevoli che sanno mantenersi in equilibrio tra brillantezza tecnica ed eleganza di scrittura. Un duo che evita la ricerca dell’effetto a favore delle ragioni profonde della musica. Lo sparuto pubblico ha palesemente gradito con convinti applausi.

 

prossimo concerto

Chieri, Santuario Ss. Annunziata,

Domenica 2 aprile, 0re 17.00

ILARIA ZUCCARO (soprano), MATTEO COTTI (organo)

Musiche di: Monteverdi, A. Scarlatti, Haendel, F.J. Haydn, Mozart, Schubert, Fauré

 

TORINO- VIOLINISTA VIRTUOSO DA OLTRE OCEANO- Per la prima volta l’Unione Musicale ha invitato il violinista statunitense Joshua Bell (foto). Era il 1981, quando quattordicenne, fece irruzione sulla scena internazionale, esordendo con Riccardo  Muti e la Philadelphia  Orchestra. Da allora la sua carriera si è sviluppata in modo multiforme (solista, musica da camera, direttore d’orchestra, documentari per la BBC, incisione di oltre quaranta album discografici). Suona lo Stradivari “Huberman” del 1713 e si presenterà in compagnia del pianista Sam Hoywood con cui da anni forma un’affiatata coppia concertistica. Nella locandina campeggiano i nomi di Beethoven e Brahms. La Sonata in re maggiore op. 12 n. 1 di Beethoven, primo lavoro di un gruppo di tre Sonate, ha il movimento d’esordio in struttura tradizionale con rapido sviluppo, il secondo è un tema variato e l’ultimo con la novità in “Rondò” che infrange lo schema ordinario. La Sonata in re minore op. 108 impegnò Brahms per circa un biennio: qui il moderato uso del contrappunto e il grande virtuosismo del pianoforte non vennero subito accettati, La creatività della linea melodia è felicissima, mentre il fascino dell’op. 108 resiede sia nella variazione che nello scambio del materiale tematico. Il resto del programma consentirà al pubblico di ammirare le agilità da capogiro di Bell: Air di Anson Jay Kernis, dedicata allo stesso Bell, la Sonata op. 27 n. 3 per violino solo di Yasaye, “Vocalise” op. 34 n. 14 di Rachmaninov e la Carmen Fantaisie di De Sarasate.

 

Torino, Conservatorio, p. Bodoni

Stagione Unione Musicale

Mercoledì 29 marzo, ore 21.00

JOSHUA BELL (vilino), SAM HOYWOOD (pianoforte)

Musiche di: Beethoven, Brahms, Kernis, Ysaye, Rachmaninov, De Sarasate

 

TORINO- MONUMENTALE CAPOLAVORO DI BACH- La prestigiosa Akademie fur Alte Musik Berlin (foto) è un’orchestra da camera nata nel 1982. Ogni anno tiene cento concerti con un organico variabile a secondo del repertorio affrontato. L’Akamus (nome breve) sarà all’Auditorium “Agnelli” nell’ambito della stagione Associazione Lingotto Musica, con la proposta della Messa in si minore di J.S. Bach, uno dei monumenti dell’intera letteratura musicale, diretta d Martin Luhmann. La Messa ha lungamente occupato gli studiosi che non hanno risolto parecchi problemi tra cui lo scopo della composizione, la questione unitaria, l’atteggiamento confessionale di Bach che non usa il Missale Romanum, bensì quello della chiesa protestante, sebbene la suddivisione quadripartita e la musica stessa denuncino palesi caratteri luterani. Tuttavia , nella dedica della Messa il Kantor si offerse cn chiarezza di comporre musica sacra per la corte cattolica di Dresda. Resta, infine, il problema dell’orchestrazione. Un Bach indifferente alla materia confessionale e considerato a torto “rappresentante di un umanesimo liberale e cosmopolita”.

 

Torino, Auditorium “Agnelli” del Lingotto, v. Nizza, 248

Associazione Lingotto Musica

Lunedì 3 aprile, 20.30

AKADEMIE FUR ALTE MUSIK BERLIN E WINDSBACHER KNABENCHOR diretti da MARTIN LUHMANN

Solisti: NURIA RIELS (soprano), REBECCA MARTIN (mezzosoprano), MARTIN SCHAEFER (tenore), THOMAS LASKE (basso)

Musica di J.S. Bach