Astimusica. Svelato il calendario della 22° edizione: Mannoia, Bollani, Ruggiero, Rovazzi e Tre Allegri Ragazzi Morti sul palco di piazza Cattedrale.
Sarà un altro luglio bollente, ad Astimusica. Un’edizione ridotta nel tempo per poter concentrare meglio la grandezza della musica, la magia del pianoforte, lo splendore delle storie, l’insuperabile commozione della voce che si alza nel silenzio, la voglia di stare insieme in piazza Cattedrale. Abbiamo i nomi per un grande cartellone, ma preferisco non citarli. Perché uno dei segreti di Astimusica è sempre stato l’insieme. Si vince con il grande nome, ma, ancora di più, si vince nel nome della grande musica. Godiamoci questo festival. Non ce ne sono tanti di così belli, in Italia. Ed è nostro, nella nostra Asti. Chi non ne va fiero, non ha capito niente“.
Così l’assessore alla cultura di Asti Massimo Cotto presenta la sua 22° edizione di Astimusica, ancora una volta alla direzione artistica, nonostante le polemiche di qualche mese fa su presunti conflitti di interesse con la sua carica politica. Durante la conferenza stampa di questo pomeriggio, mercoledì 12 aprile, Cotto ha ringraziato l’Asp, sponsor e co-organizzatore del Festival, per averlo convinto ad accettare di nuovo la direzione artistica e si è tolto qualche sassolino dalla scarpa descrivendo la sua sulla visione di una manifestazione cresciuta negli anni che ha cambiato qualcosa nella sua formula, ma è rimasta profondamente legata all’astigianità, facendo di piazza Cattedrale un punto di ritrovo per condividere la musica e cercando di accontentare i gusti di “tutto l’arco costituzionale” musicale. E se qualcuno storce il naso per qualche virata verso un panorama che giudica più commerciale “può anche starsene a casa”.
La presidente dell’Asp, Giovanna Beccuti, ha confermato che perdere una personalità importante nel panorama culturale astigiano come Massimo Cotto avrebbe significato perdere un prezioso collaboratore e delle straordinarie competenze.
Astimusica non deve perdere i suoi ideatori, Massimo Cotto e Gianluigi Porro – ha detto la Beccuti – con i quali, in questi tre anni in cui Asp è entrata a far parte della squadra, si è lavorato bene ed è stato, in alcuni momenti, anche bello farlo”.
Era presente anche il sindaco Fabrizio Brignolo che ha sottolineato come l’ingresso dell’Asp nell’organizzazione di Astimusica abbia permesso al Festival di essere messo “in sicurezza” e di proseguire nel futuro a prescindere dall’amministrazione comunale in carica.
La formula di Astimusica non cambia: ci saranno grandi nomi e artisti emergenti; concerti gratuiti e concerti a pagamento; una serata dedicata alle corali in collaborazione con la Pastorale Giovanile Diocesana.
Due grandi presenze femminili in calendario: Fiorella Mannoia (sabato 8 luglio) e Antonella Ruggiero (domenica 16 luglio). E poi tanti giovani: Rovazzi; Maldestro, reduce da Sanremo giovani; Tre Allegri Ragazzi Morti. Le presenze astigiane saranno rappresentate da Losburla, alias Roberto Sburlati e da Solotundra. Altro nome prestigioso quello di Stefano Bollani, sul palco mercoledì 12 luglio. L’apertura di Astimusica, giovedì 6 luglio, sarà affidata a Lou Dalfin, gruppo di musica occitana che canta in lingua d’Oc.
Il calendario completo di Astimusica si può consultare sul sito, aggiornato recentemente, www.astimusica.info.
Una data rimane ancora scoperta, quindi ci sarà ancora un concerto a sorpresa che sarà annunciato prossimamente.
Carmela Pagnotta