Una cultura in Comune: i candidati sindaco vogliono Asti capitale della cultura 2020.
La campagna elettorale delle amministrative di Asti procede con molte occasioni di confronto pubblico tra i candidati. Ieri sera, martedì 18 aprile, i sette sindaci in pectore, Maurizio Rasero, Biagio Riccio, Angela Quaglia, Massimo Cerruti, Angela Motta, Beppe Rovera e Giuseppe Passarino, erano alla Biblioteca Astense, invitati dalla presidente Roberta Bellesini per discutere del futuro della cultura ad Asti. C’è stata grande partecipazione di pubblico (molti presenti hanno assistito in piedi in fondo alla sala) e di operatori del settore.
Proprio Roberta Bellesini ha introdotto l’incontro, intitolato “Una cultura in Comune”, facendo il punto della situazione della fruizione culturale in città:
Mancano gli spazi di aggregazione, delegati ormai solo ai centri commerciali dove i giovani si incontrano attirati da servizi come il wi-fi gratuito e il marketing dei marchi commerciali. Sogno un futuro per Asti dove i giovani possano incontrarsi qui in biblioteca o in altri luoghi dove è possibile condividere spazi sociali non a pagamento, ma per il piacere di stare insieme. In questo senso va il nostro progetto della copertura del cortile interno della biblioteca: speriamo di contribuire a creare questi nuovi spazi”.
Il dibattito era moderato dal giornalista Vanni Cordero che ha posto poche domande alle quali i candidati potevano rispondere in un tempo massimo di tre minuti.
Non sono emerse grandi differenze di visione di programma tra i contendenti allo scranno di sindaco. Quasi tutti, con qualche distinguo sugli strumenti da adottare, si sono detti favorevoli al progetto che da qualche tempo circola in città, di proporre la candidatura di Asti come capitale della cultura 2020. Angela Quaglia e Angela Motta hanno inserito già questo punto nel programma elettorale. Dagli altri candidati c’è stata un’approvazione generale, considerato che Asti ha diverse frecce al suo arco per proporsi al ruolo: oltre alla figura di Alfieri, 19 musei, il Palio (in verità citato solo dalla Quaglia), la capitale del Monferrato patrimonio Unesco, il mondo enogastronomico.
Altro punto di discussione è stata la creazione di un “polo culturale”. Anche a questo proposito i distinguo non sono stati molti. Da più parti si è evocata la necessità di rivolgersi a professionisti della comunicazione e a operatori di settore. Maurizio Rasero, inaspettatamente, viste alcune polemiche che c’erano state in città, a questo proposito ha ringraziato l’assessore alla cultura Massimo Cotto, che in questi anni con le sue competenze e conoscenze ha portato ad Asti grandi nomi della musica e del teatro. Massimo Cerruti ha citato l’esempio di Treviso, che in tre anni con alcune mostre di richiamo ha attirato più di un milione di visitatori: “Serve qualcosa del genere anche ad Asti. Se ce l’ha fatta Treviso, possiamo farcela anche noi”.
Tutti concordano sulla necessità di una regia tra tutte le forze che si occupano di cultura. C’è bisogno di un tavolo di concertazione. Rovera punta sul rilancio di Asti come capitale del Monferrato e sul fare sistema con le città vicine come Alba e Casale Monferrato. Biagio Riccio sottolinea che il sistema cultura è indissolubilmente legato al rilancio dell’economia: “Parliamoci chiaro – dice – la cultura si fa dove ci sono persone che hanno soldi da spendere!”.
Sulla possibilità di attirare capitali da privati c’è piena sintonia sul fare di Asti un’attrattiva per imprenditori e privati. Angela Motta sogna una città ambita dagli artisti che sono sempre alla ricerca di nuovi spazi. Per Passarino strumenti e finanziamenti non sono un problema, ma servono persone creative che mettano in campo qualcosa di nuovo e che sappiano coinvolgere i cittadini astigiani che abbiano nuove idee.
La prossima occasione di confronto fra i candidati sarà alla “Scuola Popolare” presso la parrocchia di Nostra Signora di Lourdes. Due gli incontri: venerdì 21 aprile alle 21 saranno presenti Maurizio Rasero, Biagio Riccio e Beppe Passarino, mentre giovedì 27, sempre alle 21, interverranno Massimo Cerruti, Angela Motta, Angela Quaglia e Beppe Rovera.
Carmela Pagnotta