VILLAR PEROSA, I CARABINIERI DEL NOE DI TORINO SEQUESTRANO 200 BIG BAGS CONTENENTI POLVERI PROVENIENTI DAL CICLO PRODUTTIVO DI ISOLANTI CERAMICI

I Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Torino nel corso di un controllo presso un’azienda di Villar Perosa, attiva nella produzione di isolanti ceramici per l’industria elettromeccanica, hanno riscontrato delle gravi irregolarità nella gestione dei rifiuti prodotti dalla stessa azienda nel corso dell’iter produttivo.

L’area in cui sono stati rinvenuti i rifiuti illecitamente gestiti è una porzione del piazzale aziendale in cui negli ultimi anni sono stati  accatastati alla rinfusa più di 200 big bags contenenti polveri provenienti dalla lavorazione dei componenti ceramici e frammenti di manufatti stessi, contenenti anche parti metalliche, risultati difettosi, a ciò vanno aggiunti un certo numero di sacchi colmi di macerie provenienti dall’attività di ristrutturazione dei locali dell’azienda.

Lo stabilimento ha subito negli ultimi anni un radicale riammodernamento anche con l’impiego di nuove tecnologie che permettono di ridurre la produzione del materiale di scarto, ma la nuova dirigenza aziendale se, sotto questo aspetto ha investito notevolmente, sul versante della gestione dei rifiuti, allo scopo di contenere i costi, ha continuato ad operare in questo settore in modo carente facendo si che nuovi rifiuti andassero ad aggiungersi a quelli lasciti dalla precedente proprietà.

Infatti all’atto del sopralluogo ben erano visibili big bags “dimenticati” ormai da anni con evidenti danneggiamenti dovuti all’incuria ed all’esposizione agli agenti atmosferici con le conseguenti rotture e la fuoriuscita  di polveri e manufatti accanto ad un buon numero di contenitori nuovi accumulati sopra i vecchi.

Si è pertanto proceduto al sequestro dell’area di 130 metri quadrati in cui erano illecitamente stoccati i rifiuti, ammontanti ad un peso complessivo di circa 150 tonnellate, invitando la società a procedere alla loro rimozione per avviarli allo smaltimento.

Della situazione è stata informata la Procura di Torino.