Moncalieri, giovedì 11 maggio l’associazione culturale I 4 del trio presenta Ama*mi, lettura teatrale
“I 4 del trio” è il nome di una giovane compagnia teatrale torinese, nata come gruppo informale di scenografi nel 2012 a opera di Francesco La Rosa e del santenese Vito Di Martino. Ampliando negli anni l’organico e gli orizzonti teatrali, nel 2015 diventa un’associazione culturale operante sul territorio di Torino Sud e provincia, che agisce principalmente nell’ambito del teatro di figura, con un focus sulla produzione di scenografie, maschere e pupazzi e con un’attenzione alle aree periferiche della città, in cui organizza costantemente rassegne di teatro di figura, laboratori teatrali e di scenografia.
L’11 maggio alle 21, al Teatro Matteotti di Moncalieri, nell’ambito della rassegna teatrale a ingresso gratuito “CambioScena” organizzata da Moncalieri Giovane e Comune di Moncalieri, debutta il loro ultimo lavoro, Ama*mi, una lettura teatrale dedicata allo scambio epistolare tra due poeti torinesi del primo Novecento, il celebre Guido Gozzano e la sua controparte femminile Amalia Guglielminetti che, al pari di altre poetesse e artiste dell’epoca, viene ricordata, a torto, sempre troppo poco. I due si frequentarono, si piacquero, si amarono; ma fu una relazione strana e incompleta, cui mancò sempre il pieno e reciproco abbandono; un amore angosciato e crepuscolare, fra un giovane triste e ironico, malato di tubercolosi e sempre in fuga, e una giovane brillante e generosa, ma insicura di se stessa e inquieta.
In scena, oltre a due lettori/attori (Marco Balmativola e Liliana Vagnoni), saranno presenti anche due pupazzi, manovrati da Vito Di Martino e Serena Abbà, alter ego dei due poeti, che rifletteranno sul palcoscenico le loro azioni, cercando di colmare in maniera grottesca la distanza che si era instaurata fra di loro in vita. Ideazione e drammaturgia portano la firma di Liliana Vagnoni. Le scenografie sono di Vito Di Martino e Francesco La Rosa, la regia è affidata a Michela Zungri. Musiche originali dal vivo di Oliver Crini e Francesco La Rosa.