Nichelino, Associazione “Amici del Cammello”: c’è una libreria speciale da salvare
Gian Luca Ruggiero è il presidente dell’associazione culturale “Il Cammello di Nichelino. L’appello che rivolge, anche attraverso 100torri.it, ci sembra meritevole della massima attenzione. Scrive Ruggiero: “Dal 2011 esiste a Nichelino una realtà unica nel suo genere, l’associazione “Amici del Cammello”, a differenza delle tante altre realtà associative del territorio comprende la prima libreria in Italia completamente gestista da volontari. Nasce da un piccolo gruppo di volontari guidati da un leader sognatore ed infaticabile che hanno ragionato su un dato di fatto: In Italia si legge poco, siamo agli ultimi posti per numero di lettori in Europa. Studi internazionali dimostrano che questa carenza ha gravi ricadute sulle opportunità individuali, sull’economia e sulla stessa democrazia della Nazione. Al di là degli impegni che la politica dovrebbe prendere, è importante che il mondo degli amanti del libro e della lettura metta in campo le proprie risorse. La scarsa propensione alla lettura ha diverse cause. Una di queste è il basso numero di librerie. L’assenza di una libreria è grave anche più della carenza di una biblioteca perché per numerosi motivi l’80% dei lettori preferisce acquistare i libri piuttosto che prenderli in prestito. Per questo, oltre che fare iniziative e appelli alla lettura, è indispensabile tenere aperte le librerie e aprirne di nuove. In Italia esistono poche librerie anche perché sotto i 30.000 abitanti in genere è antieconomico aprire un esercizio commerciale a così basso rendimento e la stragrande maggioranza dei Comuni italiani è sotto quella soglia. Hanno un numero di acquirenti potenziali troppo basso per sostenere economicamente una libreria anche numerosi Comuni che pure superano i 30.000 abitanti, il più delle volte per la disgregazione sociale causata da una troppo rapida crescita. Nichelino rappresentava quest’ultimo caso, avendo conosciuto una crescita da 10.000 a 50.000 abitanti tra il 1960 e il 1970 per il boom dell’industria dell’auto a Torino. Da allora ben cinque librerie sono fallite nella nostra città. Serviva una libreria, un nuovo punto di riferimento culturale e di aggregazione, che vedesse il libro e la lettura come strumenti di promozione sociale e come ricchezze con il quale accrescere il proprio bagaglio personale di conoscenze. Allora quel gruppo di pochi sognatori ha messo in piedi questa strana, ma innovativa realtà, che si basava su tre caratteristiche, che ora consideriamo i nostri punti di forza, ossia:
- Siamo una associazione di volontariato e questo ci permette di risparmiare su uno dei costi principali di gestione: il personale.
- Siamo una associazione culturale e questo ci consente di accompagnare la vendita a numerose attività ed eventi culturali che stimolano la nascita di nuovi lettori.
- Vendiamo anche libri usati in ottimo stato che ci sono donati, con flusso continuo, dalla gente che apprezza il nostro progetto e ci dà la possibilità di rivenderli a prezzi irrisori.
Il recente calo del numero di lettori, più di tre milioni negli ultimi quattro anni, legato in gran parte alla crisi, ha colpito anche la nostra libreria.
Ma crisi vuol dire un momento di difficoltà o una opportunità per crescere. Noi scommettiamo sulla crescita. Per farlo ci siamo impegnati ad affrontare tre criticità:
- La sproporzione tra libri nuovi (3.500) e libri usati (12.000)
- La sproporzione tra libri per adulti (3.200) e libri per bambini (300)
- La sproporzione tra libri prenotati e quelli venduti perché immediatamente disponibili.
Queste tre criticità si risolvono in un solo modo: portando il numero dei libri nuovi a superare la soglia minima ottimale che, secondo gli esperti, una libreria delle nostre dimensioni deve possedere: 5.500. In particolare vogliamo triplicare il numero di libri per bambini, i nostri nuovi potenziali lettori, che diverranno i futuri cittadini, le gambe dell’Italia.
Per realizzare questo progetto occorrono almeno 20.000 euro.
Finora il sostegno dei cittadini di Nichelino ci ha permesso di superare ogni difficoltà. Oggi l’obiettivo è molto alto e per questo abbiamo dato vita al crowdfunding nella convinzione che chiunque in Italia ama il libro e la lettura voglia dare il suo contributo al nostro progetto.
La nostra sopravvivenza è importante perché dimostra che è possibile costruire librerie gestite da volontari anche in molti altri Comuni.
Tutto questo è spiegato nel libro UNA LIBRERIA GESTITA DA VOLONTARI, disponibile su internet al prezzo simbolico di 0,99 euro, in cui è anche narrata la nostra storia.
Troverete la nostra causa al seguente link: https://buonacausa.org/cause/libreriailcammello, vi chiediamo una piccola donazione, anche solo simbolica di 1€.
Ulteriori informazioni sono presenti sul nostro sito: http://www.libreriailcammello.com o sulla nostra pagina Facebook: https://www.facebook.com/IlCammellolibreria/.”